Confronto con la concorrenza

Parlano parlano ma alla fine non ci sono né le infrastrutture e né le risorse necessarie per compiere questa "elettrificazione"...
manca la materia prima per qst elettrificazione: l'energia elettrica appunto. ad oggi anche se per assurdo ci fosse una colonnina ogni 2 mt e fossimo tutti con la 500E non ci sarebbe l'energia necessaria per ricaricarle..
 
Ma quanto sono prezzolati?
O sono solo fanatici?

Del resto la tassa sull'acquisto di auto che producono CO2 in francia arriva fino a 50.000 €...
E voi credete a Stellantis quando si rimangia le dichiarazioni?
Quali soni i marchi in Stellantis?
Qualche francese, per caso?
Stellantis lo fa per l’ambiente, questo è sicuro:
Spero che almeno imparino ad isolare meglio motori elettrici e batterie di quanto Alfa by Fca ha fatto con il nostro body computer...



Se sono più care chi ci rimetterà: le casse statali o i nostri conti correnti? Entrambi? O ci sarà qualcuno che dai piani alti lo ascolterà?




manca la materia prima per qst elettrificazione: l'energia elettrica appunto. ad oggi anche se per assurdo ci fosse una colonnina ogni 2 mt e fossimo tutti con la 500E non ci sarebbe l'energia necessaria per ricaricarle..
Parlano parlano ma alla fine non ci sono né le infrastrutture e né le risorse necessarie per compiere questa "elettrificazione"...
Il problema è che ormai la vogliono fare a qualsiasi costo, economico o ambientale che sia.
 
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Io rimango convinto che chi decide le sorti dei beni di consumo sia il mercato.
Il mercato e' costituito da chi produce e offre un bene e da chi decide di acquistarlo, detenendo quest' ultimo l' unico elemento decisionale : il potere di acquisto.

Se oggi o fra 10 anni chi ha il potere di acquisto decide di comprare elettrico , allora ok: l' elettrico avra' diffusione con tutte le conseguenze del caso.
Ma se nei prossimi anni coloro che detengono il potere di acquisto si schiereranno per minime percentuali verso l' elettrico o l' ibrido e i restanti privilegeranno ancora l' endotermico, le aziende produttive che hanno " scommesso " troppo sull' elettrico andranno in crisi.

Con buona pace delle miriadi di incentivi o tassazioni che dir si voglia.

Per determinare il vero " salto " di motorizzazione da endotermico a elettrico dovranno affacciarsi le nuove future generazioni ( i nostri figli ) quando essi deterranno il potere di acquisto.
Costoro aumenteranno la platea degli elettrificati ? Sicuramente si , anche se ci vorranno 15 o 20 anni perche' abbiano il potere di acquisto " base ", dai 25 ai 35 perche' abbiano potere di acquisto " premium".

Tuttavia anche tra questi ci saranno tantissimi che non resisteranno al fascino dei timbri dei motori endotermici: i miei figli, infatti ( 19 e 14 anni ) quando accendono le loro moto ( Yamaha XJ6 600 4 cilindri e Yamaha TZR 50 minarelli AM6 ) si emozionano come ci emozionavamo noi alla loro eta'.
E sono millenial fatti e finiti: smartphone, social , annessi e connessi...
Probabilmente, pero', la loro futura auto premium sara' elettrica.

Scinderanno consapevolmente, quindi, le diverse caratteristiche dei propulsori: l' endotermico sara' dedicato alla sfera emozionale, essendo graffiante, passionale e divertente.
L' elettrico sara' funzionale, pratico, ecologico e noioso...come un buon frigorifero.

Quindi, non sarei cosi' preoccupato: quando penso al futuro io vedo la nascita di nuove strade alternative piu' che alla chiusura delle strade esistenti...
 
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Il problema è che pur non essendo diffuso le fabbriche stanno puntando unicamente sull'elettrico a prescindere dalla richiesta..
Questo perché costrette da queste norme inutilmente sempre più restrittive
Stanno elettrificando la gamma senza preoccuparsi dello smaltimento delle batterie, delle risorse di Litio, della produzione di energia elettrica e della distribuzione soprattutto.
La cosa che mi rende sereno è il fatto che fisicamente non possono elettrificare tutta la gamma in poco tempo perché fattibilmente non vi sono le risorse.. Il problema è che però vogliono farci credere il contrario.
Qua c'è troppa politica di mezzo
 
Io rimango convinto che chi decide le sorti dei beni di consumo sia il mercato.
Il mercato e' costituito da chi produce e offre un bene e da chi decide di acquistarlo, detenendo quest' ultimo l' unico elemento decisionale : il potere di acquisto.

Se oggi o fra 10 anni chi ha il potere di acquisto decide di comprare elettrico , allora ok: l' elettrico avra' diffusione con tutte le conseguenze del caso.
Ma se nei prossimi anni coloro che detengono il potere di acquisto si schiereranno per minime percentuali verso l' elettrico o l' ibrido e i restanti privilegeranno ancora l' endotermico, le aziende produttive che hanno " scommesso " troppo sull' elettrico andranno in crisi.

Con buona pace delle miriadi di incentivi o tassazioni che dir si voglia.

Per determinare il vero " salto " di motorizzazione da endotermico a elettrico dovranno affacciarsi le nuove future generazioni ( i nostri figli ) quando essi deterranno il potere di acquisto.
Costoro aumenteranno la platea degli elettrificati ? Sicuramente si , anche se ci vorranno 15 o 20 anni perche' abbiano il potere di acquisto " base ", dai 25 ai 35 perche' abbiano potere di acquisto " premium".

Tuttavia anche tra questi ci saranno tantissimi che non resisteranno al fascino dei timbri dei motori endotermici: i miei figli, infatti ( 19 e 14 anni ) quando accendono le loro moto ( Yamaha XJS 600 4 cilindri e Yamaha TZR 50 minarelli AM6 ) si emozionano come ci emozionavamo noi alla loro eta'.
E sono millenial fatti e finiti: smartphone, social , annessi e connessi...
Probabilmente, pero', la loro futura auto premium sara' elettrica.

Scinderanno consapevolmente, quindi, le diverse caratteristiche dei propulsori: l' endotermico sara' dedicato alla sfera emozionale, essendo graffiante, passionale e divertente.
L' elettrico sara' funzionale, pratico, ecologico e noioso...come un buon frigorifero.

Quindi, non sarei cosi' preoccupato: quando penso al futuro io vedo la nascita di nuove strade alternative piu' che alla chiusura delle strade esistenti...
Sono pienamente d’accordo che il mercato potrebbe decidere e magari consentire a queste due realtà di coesistere come sarebbe sensato, ma se una tecnologia viene vietata per legge statale voglio proprio vedere che gli fa la legge del mercato.
Eh se nel 2025 vuoi una bella Abarth, “rombante” come vuole la storia, che fai? Ti compri un ridicolo rasoio elettrico su ruote? Dopo la 500X diventata “cabriolet” soltanto per un tetto apribile in tela, una futura Abarth potrebbe essere soltanto una 500e con un adesivo e la sostituzione del JPG dello splash screen
 
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Il problema è che pur non essendo diffuso le fabbriche stanno puntando unicamente sull'elettrico a prescindere dalla richiesta..
Questo perché costrette da queste norme inutilmente sempre più restrittive
Stanno elettrificando la gamma senza preoccuparsi dello smaltimento delle batterie, delle risorse di Litio, della produzione di energia elettrica e della distribuzione soprattutto.
La cosa che mi rende sereno è il fatto che fisicamente non possono elettrificare tutta la gamma in poco tempo perché fattibilmente non vi sono le risorse.. Il problema è che però vogliono farci credere il contrario.
Qua c'è troppa politica di mezzo
Appunto.

Una volta che le aziende avranno buttato nel cesso vecchi impianti e tecnologie non torneranno indietro.
Intanto i primi anelli della catena dei fornitori stanno saltando: cosa e per chi produceva la GKN che ha appena chiuso e licenziato oltre 400 persone?
 
La discussione sull’elettricità ed il futuro dell’auto non converrebbe spostarla in un apposito topic, ovviamente dovrebbe provvedere un amministratore
 
So di essere impopolare ma io sono ancora più radicale: ci sono troppe macchine e l’idea è quella di aggiungerne di più quando esisterà una vera guida autonoma. Va da se che debbano essere elettriche. Se invece si puntasse al trasporto pubblico daremmo un bel taglio alle emissioni senza sconvolgere l’impianto energetico nel breve periodo. Così potremmo ritrovarci a guidare per il piacere di farlo e non per obbligo. Fiscalmente metterei in piedi un sistema che non punisca il possesso ma disincentivi l’uso dell’auto su strade pubbliche.
 
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