Non consideri un paio di aspetti del problema.
-Come li superi i picchi di rete della durata di un’ora o due? Con le rinnovabili? L’unica energia di questo tipo che può supportare in questo tipo di problema è l’idroelettrico che ha già raggiunto praticamente il massimo sfruttamento, senza dimenticare che non tutti gli impianti sono adatti allo scopo ma solo e soltanto quelli muniti di un bacino di accumulo; gli impianti fotovoltaico ed eolico non possono aiutare in questo frangente.
-Abitualmente le auto verranno ricaricate di giorno con le colonnine rapide provocando i problemi descritti nel punto qui sopra, oppure di notte con le ricariche lente quando il fotovoltaico, l’energia rinnovabile più rilevante, non esiste...anche nelle giornate poco assolate, pioggia o neve a dire la verità.
Alla luce di quanto descritto anche tu avrai già ben compreso che le rinnovabili non avranno un ruolo di primo piano per sostenere la rete, ma c’è qualcos’altro di più pratico...
Mi chiedo quali “scienziati” hanno scritto quegli studi che ti hanno indicato che “la capacità elettrica nazionale non verrà stressata chissachè”, considerando che è bastato qualche climatizzatore acceso in più per creare parecchi blackout a Milano (notizia di questi giorni) ci sarà da ridere a ricaricare le auto:
-un classico climatizzatore monosplit va da un 1kW ad 1,5kW
-una ricarica lenta parte da circa 2,3kW, fai due conti per vedere quanto ore dura la ricarica di una Leaf modello base da 40kW: quasi inutilizzabile
-una colonnina rapida eroga mediamente 22kW
-una ad alta potenza 150kW, ma una Taycan ne fino a accetta 270kW (!!!)
Infine, un appunto sui piccoli negozi: tu ritieni davvero possibile che un negoziante al dettaglio possa, da solo, lottare contro un gigante come l’azienda che citi? Quali strumenti ha per farlo? Neanche Don Chisciotte...
Se il lavoratore/imprenditore viene travolto da scelte non sue, ma soprattutto in questo caso che la scelta è del governo, deve proprio essere quest’ultimo che trova una soluzione ad un problema che esso stesso ha creato: scherziamo? Cosa serve allora, solo a creare problemi a chi lavora? Non parlo di assistenzialismo, quello è deletero, sia chiaro.
Dimentichi la durata effettiva della ricarica, la possibilità di usare la smart grid, e l'intelligenza della ricarica.
Mi spiego: è inutile parlare di potenza di colonnina, quello che serve è quanta ne viene assorbita. Una Taycan accetta 270KW, per ricaricare la batteria in...meno di mezz'ora. Le colonnine non saranno usate 24/24 fisse, così come ogni auto non avrà bisogno di ricaricarsi tutti i giorni (voi fate un pieno tutti i giorni?). Certo, ci sarà chi si farà 300km ogni giorno e avrà bisogno di ricaricare tutti i giorni, ma la maggior parte delle persone fa 10/15k km l'anno, il che in media significa 40km al giorno. Quindi un pieno ogni 10 giorni o giu di li (considerando che le elettriche hanno in media meno di 400km di autonomia ma che questa va aumentando).
Quindi parliamo di attaccarsi alla presa una volta ogni 10 giorni per ricaricare una 60/70/80 KWh. E il picco ci sarà tra un paio di decenni almeno.
Non dico che non sarà stressante per la rete elettrica, dico che è molto meno di quel che si pensa, e ci sono anni per adattarsi. Dai ad oggi è pieno di auto di 20 anni fa in circolazione, non è difficile da capire che nel 2050 ci saranno ancora una bella fettona di termiche in giro.
Capitolo smart grid e intelligenza di ricarica: Se uno mette in carica la macchina di notte alla stessa ora e la prende la mattina per andare al lavoro alla stessa ora, il caricatore di bordo capisce che non ha senso chiedere la ricarica rapida e abbassa il rate di ricarica. Si limitano i picchi.
Allo stesso modo le colonnine possono erogare ricarica in una certa zona inibendo un altra, e dopo qualche ora invertire le zone. Ancora, per limitare i picchi (ovviamente in accordo con le esigenze della persona, se devo prendere l'auto dopo un ora è giusto che la colonnina mi dia energia).
C'è poi il discorso del veichle to grid per la soppressione dei picchi, ovvero che le altre auto forniscono elettricità alla rete per sopperire ai picchi: immaginate che molti attaccano l'auto per ricaricare alle 7 di sera. Si crea un picco, che rinnovabili e non non possono soddisfare. Una parte di auto collegate da energia invece di riceverla, consentendo di gestire il picco momentaneo.
Ci sono molte soluzioni allo studio, da persone molto più esperte di chi come noi fa chiacchiere da bar. Fatto sta che sono documentate e riportate, basta cercarle.
E riguardo ai negozietti: no, il mondo del lavoro è sempre stato dinamico, eppure è solo in italia che si delega tutto allo stato per giustificare un immobilismo assurdo. C'è amazon e tu sei il negozietto? Apri una vetrina del tuo negozio su amazon e vendi passando da li. E' semplicissimo, e chi l'ha fatto ha solo guadagnato. Però è facile dare la colpa a tutti tranne che a se stessi se il mondo va avanti e si vuole rimanere fermi a 20 anni fa.