Diesel? E dopo 10 anni che vale 0?

petta petta se vuoi domani ti posto di cazzate che la scienza considerava proprio cazzatone e che oggi la stessa scienza sta riconsiderando...
dai dai dai
Il topic sono le emissioni dei diesel, ragioniamo su quelli se hai elementi concreti, ma se non hai neppure le basi scientifiche ti lascio alle tue fantasie.
 
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si tra un pò tiriamo in ballo il propulsore delll'Enterprise
 
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La Cina è il primo mercato mondiale per i veicoli elettrici. L’anno scorso ne sono stati venduti più di 650 mila, una cifra che supera l’insieme dei veicoli elettrici acquistati nel resto del mondo, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Nel 2013 erano 15 mila le auto elettriche in Cina. Le previsioni di PricewaterhouseCoopers (PwC) indicano un forte sviluppo per il settore che arriverà a contare una produzione di 1,6 veicoli nel 2018 e che salirà a 4 milioni nel 2024.

GLI OBIETTIVI DI PECHINO
Uno sviluppo a tappe forzate spinto dal governo che vede nella mobilità elettrica l’unico modo per ridurre l’inquinamento nelle città. Pechino sta usando tutte le risorse disponibili: incentivi fiscali per gli acquirenti, multe ai costruttori se, a partire dal 2019, non rispetteranno la quota di vendita, un colossale piano di investimenti nelle infrastrutture per le ricariche con un piano di 500 mila terminali da installare nei prossimi due anni.

Detto questo tu citi il ciclo delle batterie, ma non parli della loro essere completamente riciclabili, poi ora arriveranno le stato solido.
Pensa... in una elettrica devi sostituire le sole batterie ogni 6 o 7 anni? Pensa sulle combustione, ogni anno filtri, ogni anno olio esausto (chissà dove va a finire) ogni anno filtro benzina e olio, e decine di altre amenità che sull'elettrico non esistono.
I benzina non producevano particolato (o ne producevano veramente pochissimo) fino a qualche anno fa, con l'introduzione dell'iniezione diretta sui benzina si è cominciato a vedere che emettevano anche loro particolato, ecco perché ora si usano nei benzina i GPF.

Non pensare che utilizzando un FILTRO il tuo bel Diesel diventa magicamente pulito perché se analizzi i fumi allo scarico in fase di pulizia del filtro vedrai che andrà ad emettere esattamente la stessa quantità di particolato che ha trattenuto mentre te la spassavi a 50km/h nel traffico senza contare il fatto che conterrà ulteriori componenti ugualmente dannose non ancora studiate del tutto derivate dai componenti stessi del filtro (carburo di silicio, palladio, platino etc)
Non esiste una soluzione per pulire i motori nascono sporchi e moriranno sporchi.
Anche le rotaie del tram emettono particolato e anche i freni di vetture e treni.

In questa Tesi dell'università di padova di Carretta Alessio, potete leggere molte cose interessanti:
http://tesi.cab.unipd.it/46592/1/Tesi_Carretta_Alessio.pdf


Buono studio! e W l'elettrico.
Scusate se non ho scritto bene ma oggi sono di fretta!

La Cina fino ai prossimi 70 anni, se avrà ulteriori reattori, saranno a fissione e non a fusione. Con relative scorie. Che ti piaccia o no.
Italia aveva tecnologia fusione all'avanguardia, ma dopo disastro Chernobyil si è voluto, per un motivo o per l'altro (gli stessi a mio parere che hanno portato alla sparizione di Eni Mattei ed Olivetti), alla completa dismissione. Posto paro paro le parole del primo link che avevo postato:
"
Vediamo allora, scientificamente, da dove provengono le PM10 misurate al centro di una città europea. Ci viene incontro uno studio del professor Lenz della Università di Vienna, che da molti anni si occupa d’inquinamento. Per prima cosa bisogna scorporare dalla misura delle polveri tutto ciò che è stato prodotto dalla natura, su cui è superfluo o impossibile o inutile intervenire: in particolare, le piante dei parchi di una grande città possono disperdere, in certe stagioni, pollini, oli (terpeni) e altro pulviscolo che in totale possono raggiungere il 35-40% delle polveri captate da una centralina.

Fatta questa operazione, rimane la grande torta di polvere che abbiamo riprodotto nella figura sopra, a destra. È divisa in tre fette: il 47% è costituito da polveri che provengono dall’esterno della città; il 27% arriva da sorgenti interne alla città; il 26% è prodotto dal traffico nei dintorni della centralina.

Molto interessante è una distinzione essenziale fra i due modi di produrre polveri da parte del traffico: dal tubo di scarico e dalle ruote. All’interno della città queste due fonti sono equivalenti, mentre dalle tangenziali esterne proviene soprattutto PM10 emesso dai tubi di scarico dei veicoli industriali. I pneumatici contribuiscono a produrre e a sollevare una frazione rilevante di polveri che deriva dall’abrasione dell’asfalto, dall’usura dei pneumatici, dall’usura delle pastiglie. Sono tutte particelle che rimangono a galleggiare nell’aria per diverse ore e quando si depositano sulle strade – se non piove per molto tempo – vi rimangono a lungo e possono venir risollevate dopo alcuni giorni da altri veicoli. Per esempio, dai mezzi pubblici, quando vige il blocco per il traffico privato.

Industria e riscaldamento valgono il 33%

Complessivamente, l’industria, le centrali termiche e il riscaldamento domestico (all’interno e all’esterno della città) hanno una responsabilità pari al 33%, ma questa è una media annuale destinata a subire un incremento di circa 10 punti percentuali durante la stagione invernale. Il traffico esterno alla città incide complessivamente per l’8%; quello interno alla città vale il 15% (fra pneumatici e tubo di scarico); mentre il traffico che si svolge nelle vicinanze della centralina produce l’11% delle polveri dagli scarichi e il 15 dai pneumatici: in totale, vale il 26%.

Determinante a questo punto è la “torta” pubblicata in alto che rappresenta come e da chi viene emesso quel 26%. Ebbene, se consideriamo pari a 100 questa frazione, le automobili ne emettono il 9% dal tubo di scarico e il 30% dall’abrasione dei pneumatici; i veicoli industriali, il 33% dallo scarico e il 28% dai pneumatici.

Due cose sono chiarissime: primo, il 9% del 26%, attribuito ai gas di scarico delle auto nel traffico locale, equivale al 2,5% del totale. Come dire che quando in certe aree si proibisce la circolazione di tutte le auto (a benzina, a gasolio, Euro 0 o Euro 5), si riducono le polveri emesse della stessa percentuale...

Ciò significa che anche se useremo esclusivamente automobili elettriche oppure se vieteremo la circolazione delle vetture private, saranno sufficienti le emissioni dei riscaldamenti domestici, delle industrie e del traffico merci per far superare costantemente i valori limite delle polveri quando non piove per due settimane...".

Se poi auspiachiamo di voler tornare al medioevo dove non c'erano auto, allora rimane sempre il detto che son tutti f......i col sedere degli altri.
 
Ultima modifica:
Ma, scusami, dici che l'80% delle mie affermazioni non sono vere. OK, dimostrami quali passaggi non sono veri.
Vorrei sapere cosa c'entra la Cina poi, che fino a prova contraria è un BRICS è non fa parte affatto del mercato EMEA, con quanto ho affermato da me.Se io scrivo Pere te non te puoi uscire rispondendo Patate.

Che l'elettrico sia un possibile soluzione non credo che nessuno lo neghi, qui si contesta il fatto che certa "informazione" lo vuole come panacea dei mali mondiali dell'inquinamento e/o del riscaldamento globale, tralasciando il fatto che OK, come ben affermato da altri qui, il mezzo non ha emissioni, però se uno fa "informazione corretta" dovrebbe anche spiegare che si, non esiste uno scarico da cui escono gas nauseabondi, ma per produrre l'energia elettrica necessaria ad alimentare un mezzo full electric sono necessarie delle batterie - con vita residua da quantificare, inghippo uno, e con un riciclo ancora da capire, inghippo due - è necessaria una ricarica lunga - inghippo 3 - e bisogna anche capire da dove arriva questa energia elettrica - inghippo 4.
Se l'energia elettrica, come in Germania, dopo lo spegnimento Centrali Nucleari arriva da torba e lignite (che i venti del Nord poi portano qui in Pianura Padana) hai voglia a fare auto elettriche. Rimane poi il fatto che i dati dell'inquinamento bisognerebbe che qualcuno li spiegasse anche bene, come questo articolo, più e più volte citato o con come questo. Dando uno sguardo anche ai grafici colorati. Si scoprono tante cose interessanti. Sugli ibridi credo che nessuno qui li demonizzi, anzi, ben vengano: rimane il fatto però che per ad esempio la benzina che tanto decanti ha il benzene che non credo faccia poi così bene, o mi sbaglio? E' vero non è vero che emette 10volte più particolato di un diesel a 22°C e ben 62volte di più a -7°C? Se e' così pulito, perchè le prossime auto a benzina avranno tutte il filtro antiparticolato, non da ultimo i FireFly di FCA? Accetto risposte. Saluti.
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Ho letto questo e devo dire che hai già detto molto di quello che penso.
Aggiungo altre considerazioni:
- il benzene è uno degli elementi molto reattivi(=cancerogeni) che i motori a benzina verde emettono nei primi minuti di funzionamento quando il catalizzatore non è ancora entrato in temperatura e non riesce quindi a ridurre; superati i 100000km il degrado del catalizzatore fa sì che l’emissione di benzene sia più o meno costante, infatti è assurdo che i vecchi euro 2 a benzina non siano parificati ai diesel a livello ambientale: provate a rimanere dietro a qualche auto euro 2 benzina che non teme blocchi del traffico, l’odore che sentite non è profumo di violette, vedi qualcuno lo credesesse mai...
-auspico che in generale venga applicata una parte ibrida a tutti i motori per recuperare l’energia persa in frenata. Ma l’ibrido a benzina, specialmente il full (non quelle furberie dove alcune auto passano per ibride quando la batteria viene utilizzata solo per lo S&S) è ottimo per la città, non per le lunghe tratte a velocità costante. Consuma e quindi emette più CO2 (gas serra) perché le batterie (peso in più) diventano inutili, quindi un diesel consuma meno e di conseguenza inquina meno in quel frangente (con minori transitori di temperatura e accelerazioni l’intervento delle rigenerazioni è minore). Sono d’accordo solo su un punto: in città troppi hanno un’auto diesel, forse la causa è l’elevata richiesta di coppia legata al mondo dei SUV, un motore che si scalda poco a causa dell’elevato rendimento (migliore di certo di un benzina!) non è adatto in quel frangente, in quel caso le rigenerazioni avvengono in numero più elevato
-una bella parte di particolato viene generato dagli allevamenti ad alto tasso di emissioni di ammoniaca che ne è un precursore, quelli di suini per la precisione, che continuano a nascere in pianura padana senza che nessuno si ponga problemi di sorta
-i valori più alti di particolato vengono registrati in inverno, quando gli impianti di riscaldamento sono accesi: molte regole impongono il controllo degli impianti, ma nessuno poi li fa: scommetto che se li facessero le PM si abbasserebbero drasticamente dato che in quella stagione la maggioranza delle emissioni arrivano da lì
-le auto elettriche usano ruote di gomma, consumandosi emettono PM, quando le faranno di ferro forse...
-risolvete il problema delle scorie radioattive (mi auguro che si comprenda di quale razza di problema si tratta!!!) e sarò favorevole anch’io come Francia e Cina all’elettrico, le rinnovabili possono dare una mano ma l’energia del sole che può offrire più contributi esiste solo di giorno, a meno che qualcuno voglia caricare l’auto di giorno e andare in giro di notte...
 
Premetto che non ho letto tutto, ma quello che mi chiedo è com'è possibile che continuino a rompere le scatole alle auto, siano esse a gasolio o benzina, vecchie anche di pochi anni, bloccandole e di conseguenza obbligando alla sostituzione, mentre non obbligano ad adeguare i riscaldamenti a gasolio o nafta vecchi di 40/50 anni... bho... forse quelli non inquinano, eppure non mi risulta che le caldaie abbiano DPF, FAP, EGR, Adblue...
 
Rimane poi il fatto che i dati dell'inquinamento bisognerebbe che qualcuno li spiegasse anche bene, come questo articolo, più e più volte citato o con come questo. Dando uno sguardo anche ai grafici colorati. Si scoprono tante cose interessanti. Sugli ibridi credo che nessuno qui li demonizzi, anzi, ben vengano: rimane il fatto però che per ad esempio la benzina che tanto decanti ha il benzene che non credo faccia poi così bene, o mi sbaglio?

Ehm... il primo articolo è un po' vecchiotto, è del 3 gennaio 2012 ed è tratto - cito testualmente - "Dal mensile Auto, aprile 2006": nel frattempo le caldaie a gas sono diventate a condensazione (installazione obbligatoria in Piemonte e penso un po' dappertutto ormai) e consumano una frazione del combustibile di prima (e quindi emettono meno fumi)...

Insomma, forse è ora di aggiornarlo, 'sto articolo, o di lasciarlo perdere! Anche perché dice alcune cose simpatiche, per esempio “Nei prossimi anni e fino al 2020, grazie alla introduzione dell’Euro 4 per vetture e veicoli industriali - e grazie al rinnovo del parco circolante -, si avrà una ulteriore diminuzione progressiva fino a ridurre di oltre tre volte il particolato emesso” Avete letto bene, parla di Euro 4!!!!

Gli altri due articoli, beh, non sono un gran che onestamente, quello del Sole 24 ore è involontariamente comico a tratti... immagino l'inquinamento di polveri sottile prodotto dal deteriorarsi degli ingranaggi e dalle gomme delle biciclette di cui si accenna! E poi che vuol dire che, per via dell'effetto camino "solo il 35-40% delle polveri fini delle città dell’Alta Italia come Milano o Torino è stato prodotto in quelle città; il restante 60-65% viene importato dall’hinterland e dalle campagne"? Nell'hinterland, per definizione la gente ci vive, si sposta, ci lavora: l'hinterland FA parte della città. E la campagna? Ora verrà fuori che sono i trattori dei contadini del novarese i responsabili dell'inquinamento di Milano... Mah...

Francamente vedo molti partiti presi, e li vedo specialmente da parte di qui sostiene che l'inquinamento dei diesel e delle auto in generale è irrisorio. Non è così, dispiace anche a me, ma non è così. Il fatto è che non ci sono molte alternative valide, come dici tu (e lo dico anch'io): l'alternativa al gasolio per chi viaggia moltissimo e fuori città adesso non esiste, e date queste condizioni d'uso il diesel euro 6 è probabilmente meglio anche del benzina. Anzi lo è sicuramente sicuramente, perché i diesel sono i soli motori che sono in classe A di rendimento energetico (in certi paesi qui in Europa è obbligatoria l'etichetta del rendimento energetico delle auto, come per i frigoriferi, per esempio nella vicina Svizzera).

Ci sarebbero i GPL e metano, che sono ancora meglio del diesel come emissioni inquinanti ma ti imporrebbero di fare il pieno ogni 300, massimo 400 km e, soprattutto, hanno una rete di distribuzione che è sufficiente solo per pochi (in pratica dovresti fare sempre lo stesso tragitto ed avere i distributori di strada perché ne valga la pena).

Comunque sia, il gasolio è un combustibile fossile che da qui a fine secolo non si troverà più facilmente in commercio e si finirà per comprarlo in farmacia, come fece 130 anni fa la signora Berta Benz quando fece il primo viaggio in automobile.

Per cui, in un modo o nell'altro si dovrà cambiare, e difficilmente il cambiamento sarà per il peggio.
 
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Ehm... il primo articolo è un po' vecchiotto, è del 3 gennaio 2012 ed è tratto - cito testualmente - "Dal mensile Auto, aprile 2006": nel frattempo le caldaie a gas sono diventate a condensazione (installazione obbligatoria in Piemonte e penso un po' dappertutto ormai) e consumano una frazione del combustibile di prima (e quindi emettono meno fumi)...

Insomma, forse è ora di aggiornarlo, 'sto articolo, o di lasciarlo perdere! Anche perché dice alcune cose simpatiche, per esempio “Nei prossimi anni e fino al 2020, grazie alla introduzione dell’Euro 4 per vetture e veicoli industriali - e grazie al rinnovo del parco circolante -, si avrà una ulteriore diminuzione progressiva fino a ridurre di oltre tre volte il particolato emesso” Avete letto bene, parla di Euro 4!!!!

Gli altri due articoli, beh, non sono un gran che onestamente, quello del Sole 24 ore è involontariamente comico a tratti... immagino l'inquinamento di polveri sottile prodotto dal deteriorarsi degli ingranaggi e dalle gomme delle biciclette di cui si accenna! E poi che vuol dire che, per via dell'effetto camino "solo il 35-40% delle polveri fini delle città dell’Alta Italia come Milano o Torino è stato prodotto in quelle città; il restante 60-65% viene importato dall’hinterland e dalle campagne"? Nell'hinterland, per definizione la gente ci vive, si sposta, ci lavora: l'hinterland FA parte della città. E la campagna? Ora verrà fuori che sono i trattori dei contadini del novarese i responsabili dell'inquinamento di Milano... Mah...

Francamente vedo molti partiti presi, e li vedo specialmente da parte di qui sostiene che l'inquinamento dei diesel e delle auto in generale è irrisorio. Non è così, dispiace anche a me, ma non è così. Il fatto è che non ci sono molte alternative valide, come dici tu (e lo dico anch'io): l'alternativa al gasolio per chi viaggia moltissimo e fuori città adesso non esiste, e date queste condizioni d'uso il diesel euro 6 è probabilmente meglio anche del benzina. Anzi lo è sicuramente sicuramente, perché i diesel sono i soli motori che sono in classe A di rendimento energetico (in certi paesi qui in Europa è obbligatoria l'etichetta del rendimento energetico delle auto, come per i frigoriferi, per esempio nella vicina Svizzera).

Ci sarebbero i GPL e metano, che sono ancora meglio del diesel come emissioni inquinanti ma ti imporrebbero di fare il pieno ogni 300, massimo 400 km e, soprattutto, hanno una rete di distribuzione che è sufficiente solo per pochi (in pratica dovresti fare sempre lo stesso tragitto ed avere i distributori di strada perché ne valga la pena).

Comunque sia, il gasolio è un combustibile fossile che da qui a fine secolo non si troverà più facilmente in commercio e si finirà per comprarlo in farmacia, come fece 130 anni fa la signora Berta Benz quando fece il primo viaggio in automobile.

Per cui, in un modo o nell'altro si dovrà cambiare, e difficilmente il cambiamento sarà per il peggio.
Non mi pare che qui qualcuno sostenga che l’inquinamento è irrisorio, qualsiasi attività umana crea inquinamento ed il trasporto personale ha il suo peso, anche se al di là dell’allarmismo l’inquinamento di oggi è sicuramente minore di quello di 20-30 anni fa quando le auto diesel erano mosche bianche.
Ciò che trovo ridicolo è accolare tutte le responsabilità dell’inquinamento odierno da particolato alle auto diesel dimenticando tutte le altre attività, svolte perché no anche all’esterno delle città:
- inceneritori, ce n’è uno bello in vista proprio in tangenziale alla periferia di Torino per esempio
- trasporti merci su gomma: un tir che brucia un litro di carburante al km, senza obblighi di EuroX, quanto particolato produce? In Italia i trasporti di merci avvengono in massima parte così
- impianti a biomasse, non parlo solo di piccoli riscaldamenti privati ma anche di centrali “ecologiche” perché sfruttano il ciclo di coltivazione del legname, se ricordo bene hanno anche usufruito di “certificati Verdi”
- attività industriali, quelle rimaste
- riscaldamento: d’accordo che caldaie a carbone ed olio pesante non esistono più, ma il gasolio da riscaldamento è ancora piuttosto diffuso e in quel caso non esistono nè filtri nè DeNOX

Partiti presi ne vedo molti anche io anche nei detrattori, dove i paraocchi non permettono di vedere che il problema è “lievemente” più complesso ed articolato di quel che si legge nei proclami.

Il diesel è dannoso quanto la benzina, le diverse opinioni riflettono un momento storico-tecnologico-interessi diversi; ma ricordo che la radioattività che permette di fare il pieno di elettroni green fa crepare molto più in fretta
 
Non mi pare che qui qualcuno sostenga che l’inquinamento è irrisorio, qualsiasi attività umana crea inquinamento ed il trasporto personale ha il suo peso, anche se al di là dell’allarmismo l’inquinamento di oggi è sicuramente minore di quello di 20-30 anni fa quando le auto diesel erano mosche bianche.
Ciò che trovo ridicolo è accolare tutte le responsabilità dell’inquinamento odierno da particolato alle auto diesel dimenticando tutte le altre attività, svolte perché no anche all’esterno delle città:
- inceneritori, ce n’è uno bello in vista proprio in tangenziale alla periferia di Torino per esempio
- trasporti merci su gomma: un tir che brucia un litro di carburante al km, senza obblighi di EuroX, quanto particolato produce? In Italia i trasporti di merci avvengono in massima parte così
- impianti a biomasse, non parlo solo di piccoli riscaldamenti privati ma anche di centrali “ecologiche” perché sfruttano il ciclo di coltivazione del legname, se ricordo bene hanno anche usufruito di “certificati Verdi”
- attività industriali, quelle rimaste
- riscaldamento: d’accordo che caldaie a carbone ed olio pesante non esistono più, ma il gasolio da riscaldamento è ancora piuttosto diffuso e in quel caso non esistono nè filtri nè DeNOX

Partiti presi ne vedo molti anche io anche nei detrattori, dove i paraocchi non permettono di vedere che il problema è “lievemente” più complesso ed articolato di quel che si legge nei proclami.

Il diesel è dannoso quanto la benzina, le diverse opinioni riflettono un momento storico-tecnologico-interessi diversi; ma ricordo che la radioattività che permette di fare il pieno di elettroni green fa crepare molto più in fretta

@AsdasdGiulia Mi hai tolto le parole di bocca, ti ringrazio. Cerco di rispondere per punti:
A) Fa sorridere pensare che la Teoria Generale dell'occupazione, dell'interesse, della moneta di J.M. Keynes del 1936 possa essere ancora studiata a scuola.... delle due l'una quindi secondo cui un articolo "se è vecchio non è valido": o son tutti scemi quelli che la studiano e la applicano ancora oggi, oppure forse vuol dire che quel trattato, seppur vecchio, ha ancora molto da dire...
comunque di articoli ce ne sono anche di altri più recenti che riportano comunque la stessa cosa. Più che i blocchi del traffico o la demonizzazione del diesel, il problema come dice benissimo AsdasdGiulia è molto più esteso e ramificato.
B) Che i diesel Euro 4, 5 e 6 emettano molto meno particolato e NoX dei precedenti è un dato di fatto.
Come è un dato di fatto che, in ogni caso, inquinano. Come è un dato di fatto che ogni attività antropica non è, purtroppo, ad impatto zero sull'ambiente. Impatto zero vorrebbe dire estinzione razza umana.
C) fino a prova contraria le autostrade non passano IN CENTRO città, bensì in periferia (eccetto rari casi). O mi sbaglio?
D) oramai non sono ecologiche nemmeno più le auto "ecologiche": infatti in Area C Milano pagheranno anche Gpl e Metano, no invece ibride ed elettriche.
E) l'Italia è un sistema complesso, con la sua specifica orografia (che non permette purtroppo un efficace spostamento merci su rotaia), i suoi venti etc. che rendono ad esempio la pianura padana quasi un catino, un invaso dove ristagna molto l'aria.

Dire quindi che "è tutta colpa del diesel" è fuorviante. Allora che dovremmo dire dei telefonini e delle loro onde elettromagnetiche, visto che li teniamo tutto il giorno attaccati al nostro orecchio? Credete che facciano bene?

Buonsenso. Se tutti usassimo il buonsenso (cioè non prendere il diesel per fare solo città, non prendere proprio l'auto se devo fare 2km al dì, basta la bici) ed il senso civico/sociale non risolveremmo tutto, ma sarebbe già un inizio. Saluti.
 
Buonsenso. Se tutti usassimo il buonsenso (cioè non prendere il diesel per fare solo città, non prendere proprio l'auto se devo fare 2km al dì, basta la bici) ed il senso civico/sociale non risolveremmo tutto, ma sarebbe già un inizio. Saluti.
non usare (meglio comprare) auto enormi per fare il tragitto di pochi km casa-lavoro solo perchè si vuol far vedere di potersi permettere il suv (suv che spesso viene occupato per 1 decimo del suo volume)
 
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@AsdasdGiulia Buonsenso. Se tutti usassimo il buonsenso (cioè non prendere il diesel per fare solo città, non prendere proprio l'auto se devo fare 2km al dì, basta la bici) ed il senso civico/sociale non risolveremmo tutto, ma sarebbe già un inizio. Saluti.
Esattamente, in città bisogna usare i mezzi pubblici, metro nel mio caso.
 
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