Innanzitutto il cambio ha un convertitore di coppia e soprattutto (il cambio) ha dei limiti meccanici in quanto a coppia in entrata e coppia in uscita. Siccome va evitata la condizione limite (max coppia in entrata a fronte di max coppia resistente) se schiacci il freno tenendo l'acceleratore giù, la centralina toglie potenza al motore (riduce la coppia in entrata).
D'altro canto la condizione di esercizio naturale prevede che durante la frenata (con gas rilasciato) la coppia in entrata sia negativa (motore trascinato dal cambio).
Qualsiasi trasmissione idrostatica non ha nulla a che vedere con la trazione della Giulia e non mi pare il caso di fare supposizioni per analogia.
Nella meccanica le cose sono ben determinate da un progetto. A meno di errori grossolani, ciò che è frutto di un progetto ha le caratteristiche funzionali, dimensionali, statiche e dinamiche che il progettista ha voluto impartire. Alcune caratteristiche, soprattutto in campo automobilistico, sono frutto di strategie commerciali o industriali che non hanno nulla a che vedere con questioni tecniche, altre no. Ad esempio motori uguali che sono regolati per avere prestazioni diverse (200cv e 280cv benzina della Giulia - strategia commerciale-) o motori ldentici regolati in maniera specifica per interfacciarsi con cambi diversi (i motori diesel della Giulia che in abbinamento al cambio Mt6 erogano una coppia inferiore-strategia industriale di riutilizzo di un componente esistente che impone un limite tecnico).
Spero come sempre di aver dato un contributo utile.
P.s. Nella condizione di avvio della marcia il convertitore di coppia ha la coppia in entrata che parte da zero e cresce mentre quella resistente è entro i limiti attesi e nel caso... il freno di stazionamento viene rilasciato automaticamente...