Ma allora, se i cilindretti sono stati introdotti per garantire la funzione prefill che le Brembo non hanno, mi viene da chiedere come influiscono su questa "manovra".
Immagino che tutto il sistema "intelligente" sia grossomodo il medesimo, magari con qualche sottile differenza, ma in ogni caso sarà sempre l'elettronica che legge, interpreta ed agisce.
Se l'azione è quella di spingere le pastiglie contro i dischi, beh non vedo perché non possano farlo anche sui Brembo; allora forse il problema sta nello stabilire "quando" questa azione deve essere conclusa. Potrebbe essere che nelle standard ci sia un (passatemi il termine) un "finecorsa" che avvisa l'elettronica che l'operazione si è conclusa; possibile che i cilindretti, che credo siano passivi, possano in qualche modo "avvisare" che le spinta sia da concludere ?
Solo che non riesco a capire il criterio di funzionamento, anche perché le pastiglie si consumano e la distanza non può essere un fattore fisso.
Personalmente non credo che i cilindretti possano essere deputati al miglioramento del confort o della precisone d'intervento.
Che ne pensate ?
Bel ragionamento...a questo aggiungerei un vecchio discorso già risolto, quello del click+sbuffo del servofreno che si ode in abitacolo spessissimo durante le cambiate in D, al rilascio del gas, che abbiamo capito essere il prefill che interviene: come fa la centralina a capire di quanto caricare l'impianto, e quindi di quanto avvicinare le pastiglie? Qualcuno mi sembra affermò (dall'alto della sua "autorità" - e non autorevolezza, almeno all'epoca) che il precaricamento avviene a pressione costante, cioè viene sempre precaricato alla stessa pressione, indipendentemente dallo stato usura delle pastiglie(che ovviamente non sono monitorate millimetro per millimetro durante il loro consumo).
Tutto ciò comporta che chi materialmente fa la sostituzione delle pastiglie deve montare il tutto rispettando una distanza dal disco tale che il precarico dell'impianto operato dal prefill non vada a far sì che le pastiglie tocchino il disco (e tornando al discorso di apertura, ciò causerebbe una frenata durante ogni cambiata!).
C'è qualcosa di poco chiaro in questo sistema, a mio modo di vedere, al di là dei cilindretti... o è fatto "alla carlona", e cioè così:
- distanza disco -> pastiglia nuova appena montata = 1cm
- quando scatta il prefill, l'impianto viene precaricato a 1.5bar e la pastiglia viene portata a 0.5cm dal disco
- distanza disco -> pastiglia usurata al 75% = 1.75cm
- quando scatta il prefill, con la pressione di 1.5bar la pastiglia viene portata a 1.25cm dal disco
e quindi è soltanto marketing, o poco di più (in effetti hai un beneficio...ci metti sempre mezzo centimetro in meno tra pastiglia e disco), oppure è fatto in modo molto più sofisticato, ma vorrei capire come.
Spero di essere stato chiaro!