L'Alfa Romeo con l'arrivo della Fiat, Marchionne, FCA

Ciao!
dunque vediamo... Giulia Super 1.6 (medagliette dorate sui montanti posteriori). direi imprenditori e professionisti. con l'occhio sia alla spesa, per quanto, ma sia con il desiderio di non vedersi su una maserati, decisamente elitaria e appariscente. senza rinunciare a prestazioni di rilievo. consideriamo che in autostrada la media era 110 km/h fiat 1100/1300/1500/1800, appia e fulvia 2c.
qui si viaggiava sui 150... con allunghi a 170, in sicurezza ed equilibrio.

Che se non vado errato si basava sulla meccanica della Giulietta1954 (progetto Tipo 750) che fu la "fidanzata d'Italia" e decretò ingresso di Alfa Romeo nella motorizzazione di massa, soprattuto medio alta borghesia.
 
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Quindi diciamo che il target è sempre il medesimo, o molto simile mi pare...

La "Tipo 105" fu prodotta dal '62 al '77 e ne sono stati prodotti 1mln di esemplari nelle sue varianti.
 
Quindi diciamo che il target è sempre il medesimo, o molto simile mi pare...
se posso dire, direi: psicograficamente il democristiano doc aveva la lancia e portava il cappello. il dirigente affermato con famiglia una fiat 1500. l'alfa era propria di un "controcorrente". le inglesi erano per chi voleva tornare in treno. le francesi per i "complicati". e il tedesco medio? uhmmmmmmm, era in sala d'aspetto.
 
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se posso dire, direi: psicograficamente il democristiano doc aveva la lancia e portava il cappello. il dirigente affermato con famiglia una fiat 1500. l'alfa era propria di un "controcorrente". le inglesi erano per chi voleva tornare in treno. le francesi per i "complicati". e il tedesco medio? uhmmmmmmm, era in sala d'aspetto.
e poi la giulia aveva il cambio a cloche mentre tutti avevano il mattarello al volante , rigorosamente con pomello nero.
I grandi imprenditori? sicuramente con la lancia flaminia, bicolor con tendine posteriori, tergi sul lunotto e 2.5 tonnellate da portare a spasso.
 
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Che se non vado errato si basava sulla meccanica della Giulietta1954 (progetto Tipo 750) che fu la "fidanzata d'Italia" e decretò ingresso di Alfa Romeo nella motorizzazione di massa, soprattuto medio alta borghesia.
si, il bialbero con basamento inclinato.....
 
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e poi la giulia aveva il cambio a cloche mentre tutti avevano il mattarello al volante , rigorosamente con pomello nero.
I grandi imprenditori? sicuramente con la lancia flaminia, bicolor con tendine posteriori, tergi sul lunotto e 2.5 tonnellate da portare a spasso.

Insomma sempre, in un certo senso allargato, "all'insegna della leggerezza": auto più veloci e sportive, ma anche più "leggere" per il portafoglio, in un equilibro originale tra il signorotto in Maserati o Lancia e le auto "per tutti" che stavano iniziando a nascere...
 
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Che se non vado errato si basava sulla meccanica della Giulietta1954 (progetto Tipo 750) che fu la "fidanzata d'Italia" e decretò ingresso di Alfa Romeo nella motorizzazione di massa, soprattuto medio alta borghesia.
la "fidanzata d'italia" era un appellativo coniato da Pininfarina per la spider, non per la sprint. (sarà perchè il design era suo). e non di bertone.
 
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Insomma sempre, in un certo senso allargato, "all'insegna della leggerezza": auto più veloci e sportive, ma anche più "leggere" per il portafoglio, in un equilibro originale tra il signorotto in Maserati o Lancia e le auto "per tutti" che stavano iniziando a nascere...
beh, oddio, per tutti minga trop: sempre un paio di milioni, ma non erano i 5 della maserati.
 
Insomma sempre, in un certo senso allargato, "all'insegna della leggerezza": auto più veloci e sportive, ma anche più "leggere" per il portafoglio, in un equilibro originale tra il signorotto in Maserati o Lancia e le auto "per tutti" che stavano iniziando a nascere...
ma, soprattutto, l'Afa Romeo apriva un strada immaginaria, quella della velocità alla portata, quella del brio e della tenuta di strada, quella della frenata e dell'assetto. quella dei colori. quella della vita!
 
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