Camionaro
Alfista Megalomane
- 3 Dicembre 2009
- 14,130
- 33,047
- 181
- 55
- Regione
- Emilia-Romagna
- Alfa
- 164
- Motore
- 2.0 TwinSpark
- Altre Auto
- Grande Punto
Che hai ragione .... quindi lascio perdere il discorso otMi pare che siete parecchio OT , @J.Kay che ne pensi?
e io lo sapevo che qst era la pregiudiziale....
l'alfa era un'azienda statale visto e considerato che è stata acquisita dall'iri perchè fallita come alfa romeo ditta privata
Lo Stato potrebbe in parte non essere una azienda ai fini di lucro, ma l'Alfa era un'azienda, e questa costruzione ha determinato la chiusura dello stabilimento di Arese dove i posti di lavoro persi sono stati notevolmente maggiori di quelli guadagnati in Campania! Le opere di bene si fanno se sono sostenibili non a discapito di altri..
Il villaggio turistico era un paragone, ci mancherebbe si può e si deve costruire in tutto il paese, ma sempre con una logica! Personalmente possono fare tutte le fabbriche che vogliono al sud, bastava che non facessero quella dell'Alfa.
Pregiudizi o no, la qualità della auto che uscivano da Pomigliano era ben diversa da quelle che uscivano da Arese, il danno prodotto al marchio Alfa si ripercuote in parte ancor oggi: l’Alfasud ancor oggi gode di un pessimo nome, a parte gli appassionati che conoscono l’ottima base progettuale.
Se volevano fare uno stabilimento lì dovevano farlo con logica prettamente industriale e meritocratica, cosa che non hanno fatto per colpe principalmente politiche-sindacali-clientelari; Marchionne invece ha fatto un buon lavoro, probabilmente è bastato mettere le persone giuste nel posto giusto e le cose hanno iniziato a funzionare bene, ma è anche utile ricordare che non è stato un processo indolore in quanto le contestazioni sono state piuttosto dure da molti fronti.
Più che pubblico-privato dipende sempre da chi viene messo al comando e da quanto ha le mani libere per operare, Alitalia e Ferrovie di oggi sono due esempi di gestioni statali opposte. L’Alfa di allora appartene alla prima e ad Arese è rimasto soltanto un Museo, ci è mancato un pelo che non lo facessero neppure.
..dopo l'uscita dello Stato dalla gestione di Panettoni & Affini, la cura Marchionne...
Io non lo faccio Santo subito né credo di averlo tratteggiato in termini macchiettistici. Il suo lavoro ha semplicemente salvato Alfa Romeo dalla fine certa o dalla vendita a Volkswagen per tre lire. Poi semmai è macchiettistica la leggenda del costo zero... In quel momento Marchionne ha precisamente rischiato tutta la saccoccia degli Agnelli. Se fosse andata male, oggi lo ricorderemmo come colui che ha fatto fallire la più grande impresa italiana e contemporaneamente una delle tre grandi dell'automobile Usa.Non farei però apologia di SM. Ha potuto fare quel che ha fatto perché:
A) ha acquistito Chrysler (e tutta la tecnologia Daimler della precedente allenza in omaggio) praticamente costo zero, con in più il regalino Jeep grazie ad Obama
B) ha spostato la sede legale etc. fra GB ed Olanda
C) ha risanato i conti dell'azienda grazie ad un bel -50% nella produzione auto in Italia
D) Jobs Act grazie a PD Matteo Renzi...
Quindi OK sono da riconoscere i meriti. Ma per favore lasciamo da parte le macchiette in stile "Marchionne Santo Subito".![]()
Non era riferito a te in particolare, ma in generale. Cmq che l'accordo per Fiat sia stato a zero lo dicevano i giornali del tempo...Io non lo faccio Santo subito né credo di averlo tratteggiato in termini macchiettistici. Il suo lavoro ha semplicemente salvato Alfa Romeo dalla fine certa o dalla vendita a Volkswagen per tre lire. Poi semmai è macchiettistica la leggenda del costo zero... In quel momento Marchionne ha precisamente rischiato tutta la saccoccia degli Agnelli. Se fosse andata male, oggi lo ricorderemmo come colui che ha fatto fallire la più grande impresa italiana e contemporaneamente una delle tre grandi dell'automobile Usa.
i soldi c'erano ma erano di chryslerA) ha acquistito Chrysler (e tutta la tecnologia Daimler della precedente allenza in omaggio) praticamente costo zero, con in più il regalino Jeep grazie ad Obama