L'Alfa Romeo con l'arrivo della Fiat, Marchionne, FCA

Per cercare di equilibrare le prestazioni che nativamente, a pari tutto il resto, svantaggiano in maniera pesante la trazione anteriore.
Sopra si cercava di sostenere il contrario, mi pareva giusto ricordarlo.
Le vetture sportive sono a trazione posteriore non per moda, ma per necessità.

Se è per questo io ho anche letto post addietro dire che un diesel TP è più sportivo di un benzina TA... fate vobis...

poi se vogliamo parlare di massimi sistemi, allora diciamo che sono vere sportive solo le TP, per cui Audi (RS) e MB (AMG) non lo sono, nonostante la loro connotazione prettamente Premium ma pure sportiva, e che addirittura la Renaul Twingo può erigersi a sportiva più di una 159/156 perchè ha trazione ed il motore, come Porsche, posteriori. Ma poi gli integralisti siamo noi, che facciamo sommessamente notare come una 155 o una 156 abbiano vinto sulle concorrenti nel DTM (cioè in un campionato sportivo) pur essendo TA. Hanno vinto. Non partecipato. E solo chi ha partecipato a livello agonistico sa che partecipare è (quasi) per tutti, ma vincere per pochi.
 
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Apro questo 3D per confrontare la Giulia con le regine Alfiste passate di pari categoria:
-159
-156
-155
-75
-Alfetta
-Giulia
È davvero l’Alfa più rappresentativa del glorioso passato?
 
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Definirla la più rappresentativa mi riesce difficile vista la sua recente uscita sul mercato.
E' indubbiamente la summa di tutta l'esperienza del gruppo e il modello della svolta, dell'uscita dall'ombra della gestione Fiat.

La parentesi 156/159 stilisticamente è stata splendida (non nascondo che mi sono sempre piaciute) ma ha patito di più la lotta con le avversarie di oltre confine.

Oggi ci scontriamo invece con i pregiudizi accumulati in passato ma siamo consci di avere tra le mani un validissimo prodotto.
 
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la 156 è stata la prima auto su cui ho superato i 200 di tachimetro... durante un test drive in cui il concessionario me l'ha lasciata 3 ore senza venire a bordo: Sestri Levante-Lavagna-entroterra fino a Santo Stefano d'Aveto e ritorno.. che figata l'avantreno, sembrava leggerti il pensiero da quanto era preciso

Giulia 150CV del collega l'ho guidata solo in autostrada, finora, e sempre con lui a fianco.. da gennaio darò qualche giudizio più approfondito sulla mia 160cv, soprattutto dopo la prima volta che scendo a Genova
 
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Parlo solo delle vetture che per ragioni anagrafiche conosco.

155
Un clone meccanico della Fiat Tipo, con motori più potenti (persino le portiere erano uguali, se si eccentua la scalfatura e le maniglie diverse). Nulla di chè, se non nelle versioni pronto gara che però non avevano quasi nulla in comune con le versioni stradali

156
E' stata una svolta rispetto alla progenitrice: finalmente c'è stata la volontà dell'azienda di tornare a una certa dinamica di guida, e il risultato si vede e si sente alla guida. Sterzo diretto, sospensioni evolute e ben tarate, design personale ed equilibrato.
Il lavoro è ottimo, anche se nasce da alcuni compromessi: la necessità di partire da una evoluzione del pianale che si ha in casa (pianale usato anche per la Lancia Lybra, seppure con sospensioni più semplici), e più in generale di condividere la meccanica che si ha in casa in termini di motori e trasmissioni, quindi adottando la trazione anteriore.
Rimane una delle trazioni anteriori più piacevoli da guidare, ma la distribuzione dei pesi non può che essere fisiologicamente spostata verso l'anteriore, con tutto quel che ne consegue. La versione sportiva GTA, con il 3.2 V6 "Busso", a fronte di un motore emozionale e di uno sterzo piacevole soffre di difficoltà a scaricare a terra i cv (in tutte le TA in accelerazione il peso si sposta indietro e scarica le ruote motrici, con conseguenti pattinamenti e sottosterzo in curva).
Di positivo la buona attenzione al peso (il carrier della plancia ad esempio era in nobile magnesio).

159
Nasce in un periodo travagliato, dove le sinergie con GM impongono scelte forzate.
Già in fase progettuale si tiene conto più degli obiettivi di confort e sicurezza che di sportività (ad esempio si adottano vetri più spessi, meglio insonorizzanti ma più pesanti). Il pianale nasce per essere condiviso con altre vetture del gruppo GM che però non nasceranno mai, impedendo sinergie ed evoluzioni. Tale pianale gode di una eccellente rigidità torsionale, e adotta sospensioni evolute, che poi si potranno apprezzare alla guida in abbinata con uno sterzo ottimo e diretto, probabilmente il migliore della categoria all'epoca.
Tuttavia non ci sono soldi per adottare i più leggeri acciai altoresistenziali, già disponibili in quegli anni, come non ce ne sono per scegliere materiali leggeri su sospensioni e arredi dell'abitacolo (il carrier della plancia, rispetto alla 156, passa dal magnesio al pesante acciaio). Anche i motori vengono presi con quanto disponibile in casa, diesel common rail a 4 e 5 cilindri, e benzina del gruppo GM, tutto fuorché sportivi. Il 3.2 V6 Holden viene modificato nella testata per cercare di dare un poco di carattere, ma il risultato è abbastanza anonimo: le prestazioni non sono buone e i consumi altissimi.
Il design è molto riuscito, e anche gli interni migliorano la qualità rispetto alla progenitrice. Ma, nonostante i miglioramenti avuti nel corso della sua carriera, il peso eccessivo la segna.
Un dato su tutti rende l'idea: una BMW 320d E90 aveva prestazioni sovrapponibili alla 159 2.4 JTDm, con consumi infinitamente inferiori.
 
La 155 fu l'ultima auto a montare i 1.7 e 1.8 bialbero Alfa, ad esempio.

Tutte le BMW consumano davvero poco, in rapporto alla potenza, perchè sfruttano molto il carico del turbocompressore, per quello son famose per "far saltare le turbine".

159 con sinergia GM avrebbe, come giustamente detto, avuto la possibilità di avere tutta una serie di componenti in lega leggera, sospensioni, cofano etc. che poi per una questione di costi furono accantonati e che l'avrebbe resa ancora più godibile data la consistenza diminuzione di peso che il loro utilizzo avrebbe comportato da subito. Per starci dentro usarono pertanto "quanto in casa".

La 75 fu l'ultima VERA Alfa Romeo, ma pure essa per costi derivava in tutto e per tutto dalla Giulietta che sostituiva, la quale aveva già meccanica di base derivante dall'Alfetta.
 
Inutile girarci attorno, prima di Giulia l'ultima berlina Alfa Romeo costruita senza compromessi e partendo da foglio bianco o quasi fu l'Alfetta del 1972

Pensa te che al tempo gli alfisti si divisero perchè sull'Alfetta nel '72 si adottò il transaxle e molti non sopportarono di dover perdere la dolcezza degli innesti di Giulia e 1750/2000 e/o modelli precedenti. Ed in più Alfetta aveva il ponte DeDion come innovazione al posteriore.
 
Che la 75 fu l'ultima VERA Alfa Romeo è poco ma sicuro....
La migliore Alfa di sempre (a mio avviso) è sicuramente l'ALFETTA
Il bello della 156 (che non ha bisogno di parole) è che qualcuno ha avuto la brillante idea di produrla con il 1.6 da 120 CV rendendola in tal modo alla portata di tutti gli appassionati, io l'ho tenuta per 14 anni;)
Giulia (attuale) Vs Alfetta vince l'Alfetta - La Giulia è l'orologio al quarzo più preciso al mondo, l'Alfetta è il ROLEX.
E poi sarebbe da vedere su strada se alla Giulia togliessimo tutta l'elettronica come si comporterebbe contro la concorrente....
 
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