Peso cambio AT8

Scusate se dico la mia; ho una Veloce 210 cv AT8, e sicuramente la cosa che non manca, è la possibilità di cambiare a piacimento.
Il cambio automatico della Giulia è un vero capolavoro, sia per la velocità di cambiata ( impossibile essere così veloci con un manuale ), sia per la logica di funzionamento. Abito in provincia di Trento, tornanti, salite, curve a non finire, ma mai rinuncerei all'automatico. Premetto che ho avuto anche altre autovetture con il cambio automatico, e non sempre ero soddisfatto; con la Giulia non si è mai verificata alcuna circostanza per non essere pienamente felici. In dinamic con i comandi al volante è impressionante, e anche quando non si utilizza in manuale, si ha sempre la possibilità di scalare o aumentare la marcia a piacimento, dopo un attimo si rimette in drive. Credetemi, non si può esprimere un opinione senza avere guidato la Giulia AT8


Condivido tutto pienamente ! Qui nessun appassionato nega la superiorita' dell' AT8 rispetto al manuale ! E' nota a chiunque !
Chi ha scelto il manuale su Giulia sa benissimo che e' inferiore come prestazioni rispetto al cambio aut....
Ma ognuno ha le sue preferenze che non sempre privilegiano la comodita' e le prestazioni !
Io quando sara' provero' entrambe ! E poi vi faro' sapere quale scegliero'...
Ma sicuramente non ritengo una meglio dell'altra ! Sono 2 cose diverse !
Ognuno... ;)
 
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Se il manuale fosse a coppia piena non credo perderebbe quei 1 o 2 decimi in acccelerazione che lo distanziano dall'automatico...e non parleremmo di prestazioni inferiori.
Detto questo, l'automatico a converitore rimane il miglior compromesso possibile che oggi come oggi accontenta davvero tutti.
 
Dopo aver provato entrambe le tipologie, anche su una "Veloce", ho scelto il manuale essenzialmente per una questione di affidabilità sul lungo termine. I moderni automatici sono dei veri gioielli, maledettamente sofisticati e complessi, se si rompe qualcosa è un bagno di sangue. Io l'auto la tengo minimo 10 anni e deve fare non meno di 200.000 Km, non me la sono sentita di rischiare.
Sinceramente poi, per quanto efficiente, efficace e per quel poco che l'ho guidato, l'automatico non mi ha dato tutto questo feeling.
 
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Ho avuto l'occasione di provare lo zf su un Bmw 320d (senza palette), due cose non mi sono piaciute: sia il leggero lag tra il salire di giri motore e l'effettivo movimento dell'auto; poi lo scendere di giri ad ogni rilascio dell'acceleratore. Non ho idea se sulla Giulia sia diverso il comportamento, ma non credo.
Ho invece provato un Golf Gtd con dsg: il doppia frizione mi è piaciuto molto di più.
Ovviamente sono opinioni personali: non uso l'auto per lavoro e neanche in lunghi tratti urbani, probabilmente in tal caso apprezzerei di più i punti di forza (notevoli) dell'AT8.
 
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si ma solo i fanboy del cambio manuale, che del resto sono pochissimi, li la maggior parte delle persone non saprebbe neanche partire con il cambio manuale

comunque visto che la quadrifoglio non ha certo 200nm di coppia la frizione sarà anche abbastanza pesante, poi aggiungiamo che con il cambio manuale ti perdi letteralmente due marce, beh non ci sono paragoni
una volta invece era il contrario, i manuali avevano 5 marce e gli automatici, peraltro lenti e con l' effetto elastico solo 4


Forse mi sono espresso male. Io non metto in dubbio la superiorità prestazionale del cambio automatico, prestazione che su strada non sarà mai sfruttata. Al contrario in pista sarebbe sfruttatissima. Poiché non mi sarebbe piaciuto ritrovarmi con un'auto accelera e vai, per questo motivo ho scelto il manuale. Mi diverte di più. Non c'è nessuna attinenza tra coppia motore e pedale pesante. Ho menzionato l'America perché se anche lì, dove tutti guidano con l'automatico, su una sportiva pura hanno chiesto il manuale, vuol dire che anche lì c'è chi pensa che il manuale possa divertire di più. Il cambio è come la scelta del colore, totalmente soggettiva!!!
 
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Il modo in cui Alfa ha "trattato" lo ZF è tale che i tradizionali punti deboli di tale cambio sono stati superati. Il lag tra salita di giri e movimento dell'auto, che sostanzialmente dovrebbe essere slittamento del differenziale, è praticamente inesistente, così come la discesa di giri in rilascio (anch'essa dovrebbe essere un effetto dello slittamento).
In effetti è un automatico che per certi versi ricorda un doppia frizione.
Ovviamente il comportamento è influenzato -e molto- dalla modalità selezionata con il DNA. Si va da cambiate anticipate, veleggiamenti e morbidezza estrema nei passaggi della modalità A a cambiate al limite della zona rossa (talvolta anche in piena zona rossa) con calcio nella schiena e scalata con doppietta in rilascio (in D).

L'uso in modalitá manuale è la ciliegina sulla torta: sul misto è qualcosa di fenomenale.

Tuttavia, come tutti gli automatici, bisogna entrarci in sintonia. All'inizio, pur avendo esperienza di diversi cambi automatici/sequenziali, ZF e non, nonchè Dsg, non ero in grado di prevedere il comportamento del "mio" in tutte le situazioni e la fluiditá della guida a volte ne risentiva.
Ho avuto bisogno, diciamo, di 2000-2500 km prima di essere totalmente a mio agio.
Anche la modalità M (con uso delle palette o del sequenziale sulla cloche) all'inizio non era facile da gestire a causa dell'elevato numero di rapporti. Il fatto, poi, che il motore si senta cosi poco su Stelvio rendeva difficile andare ad orecchio.
Anche qui è bastato imparare a conoscere (o meglio, a sentire, in senso lato) i regimi di cambiata e i vari rapporti, per potermi divertire davvero.

In conclusione si tratta di un cambio ottimo da subito, ma che deve essere ben conosciuto dal guidatore per rendere al meglio.
Del resto vale lo stesso anche per le altre qualitá dinamiche di Stelvio (la Giulia non la conosco abbastanza da esprimermi, ma posso immaginare che sia simile sotto questo profilo).

Avendo un assetto morbido e confortevole si tende, istintivamente,a sottovalutarne la tenuta di strada, e solo nella guida "impegnata" si arriva ad intuire il limite di tenuta.

In tutto questo la comodità dell'automatico in sè nemmeno la considero perchè ormai la do per scontata e non rinuncerei comunque ad averlo, su nessuna vettura (tranne, forse, una Miata vintage se ne avessi la possibilità).
 
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Ho invece provato un Golf Gtd con dsg: il doppia frizione mi è piaciuto molto di più.
i cambi a doppia frizione usano frizioni meccaniche come i cambi manuali, è per quello che hanno un feedback da cambio manuale
però non sono così fluidi, sopratutto in partenza, magari partenze in salita
 
i cambi a doppia frizione usano frizioni meccaniche come i cambi manuali, è per quello che hanno un feedback da cambio manuale
però non sono così fluidi, sopratutto in partenza, magari partenze in salita
Certamente non sarebbe adatto a una berlina come Giulia, ma nell'uso sportivo è davvero spettacolare
 
Il modo in cui Alfa ha "trattato" lo ZF è tale che i tradizionali punti deboli di tale cambio sono stati superati. Il lag tra salita di giri e movimento dell'auto, che sostanzialmente dovrebbe essere slittamento del differenziale, è praticamente inesistente, così come la discesa di giri in rilascio (anch'essa dovrebbe essere un effetto dello slittamento).
In effetti è un automatico che per certi versi ricorda un doppia frizione.
Ovviamente il comportamento è influenzato -e molto- dalla modalità selezionata con il DNA. Si va da cambiate anticipate, veleggiamenti e morbidezza estrema nei passaggi della modalità A a cambiate al limite della zona rossa (talvolta anche in piena zona rossa) con calcio nella schiena e scalata con doppietta in rilascio (in D).

L'uso in modalitá manuale è la ciliegina sulla torta: sul misto è qualcosa di fenomenale.

Tuttavia, come tutti gli automatici, bisogna entrarci in sintonia. All'inizio, pur avendo esperienza di diversi cambi automatici/sequenziali, ZF e non, nonchè Dsg, non ero in grado di prevedere il comportamento del "mio" in tutte le situazioni e la fluiditá della guida a volte ne risentiva.
Ho avuto bisogno, diciamo, di 2000-2500 km prima di essere totalmente a mio agio.
Anche la modalità M (con uso delle palette o del sequenziale sulla cloche) all'inizio non era facile da gestire a causa dell'elevato numero di rapporti. Il fatto, poi, che il motore si senta cosi poco su Stelvio rendeva difficile andare ad orecchio.
Anche qui è bastato imparare a conoscere (o meglio, a sentire, in senso lato) i regimi di cambiata e i vari rapporti, per potermi divertire davvero.

In conclusione si tratta di un cambio ottimo da subito, ma che deve essere ben conosciuto dal guidatore per rendere al meglio.
Del resto vale lo stesso anche per le altre qualitá dinamiche di Stelvio (la Giulia non la conosco abbastanza da esprimermi, ma posso immaginare che sia simile sotto questo profilo).

Avendo un assetto morbido e confortevole si tende, istintivamente,a sottovalutarne la tenuta di strada, e solo nella guida "impegnata" si arriva ad intuire il limite di tenuta.

In tutto questo la comodità dell'automatico in sè nemmeno la considero perchè ormai la do per scontata e non rinuncerei comunque ad averlo, su nessuna vettura (tranne, forse, una Miata vintage se ne avessi la possibilità).
Al momento del richiamo 6116, sono riuscito ad avere una Stelvio 210 cv come auto sostitutiva, con la quale ho percorso circa 300 km in una giornata; rispetto alla Giulia, e solo in Dinamic, l' AT8 della Stelvio mi è parso meno aggressivo. Non mi sono reso conto appena ho iniziato ad usare la Stelvio, ma appena son tornato sulla mia Giulia, la differenza era evidente
 
Uhm...non saprei, il mio Stelvio è il 280cv benzina e fatico a immaginare un'impostazione più aggressiva in Dynamic (con tanto di calci nella schiena!). Solo nelle partenze da fermo noto una calma forse eccessiva (il convertitore non slitta per nulla e quindi si parte sempre dai 1000 giri, con la conseguenza che per arrivare in coppia ci vuole sempre un po').
Non so se sul diesel abbiano optato per una taratura più "moderata" rispetto al benzina.
Ma questa minore aggressivitá in cosa l'hai notata?
 
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