La rete di vendita e assistenza, da quello che so e sento, è tendenzialmente dal pessima al tragica. Mi reputo fortunato ad averla presa da Fassina a Milano e di essere sempre trattato benissimo, cosa che in altre concessionarie, anche all'estero non è la norma.
Mio padre è stato felice alfista fino all'Alfa 90, che ha tenuto pochissimo, ma ho ancora vaghi ricordi di grandissima delusione. Tentarono di vendergli una 164 ma si rifiutò di comprarla. Io in quegli anni di pre-adolescenza amavo la SZ ma, purtroppo, non mi diedero retta...
La 166 era una bella auto, a parte la trazione dalla parte sbagliata, era più che dignitosa e se non superiore alla concorrenza, comunque era pari. Però, e torno al discorso di posizionamento che tanto ti fa ridere, se non posizioni un marchio offri il fianco agli attacchi della concorrenza, che fa il suo lavoro e ci mette poco a denigrarti se il tuo prodotto cade nella massa dei tamarri da "alfa Tiesel" presa usata di quarta mano.
Il discorso del manuale ha tritato le cosiddette da un pezzo. La retorica del "se sei capace di guidare prendi il manuale" è di uno stantio che non fa neppure più ridere.
La Giulietta l’ho presa alla moglie, auto dignitosa, meriterebbe sto benedetto pesante restyling se non, ancora meglio, una nuova versione. Della MiTo possiamo beatamente dimenticarci, potenzialmente doveva essere l’anti-mini ma, e si ritorna al tanto bistrattato in Italia posizionamento del marchio, non lo è stata. Peccato, avessero spinto come con la 500, avremmo una piccola Alfa modaiola ma redditizia e non una panda 2+2 assemblata in Polonia.