C'è il video che avevo già citato del tassita italiano, arrivato a 300.000km con batteria ancora in buono stato, tra l'altro con ricariche quasi tutte rapide ( "fast" ), fatte alle colonnine ad alto amperaggio
Questi ottimi risultati (decadimento 12-15% a 300.000km) la batteria li ha se l'auto fa tanti km all'anno,
lo spiega il costruttore stesso per essere trasparente:
se fai meno km annui e per arrivare a 300.000 ci impieghi 15 anni,
il decadimento sarà più alto, appena accesa da nuova nei primi mesi si perde qualche % (vedi grafico precededente), poi scende 1% all'anno o poco più, che so, in 15 anni magari arrivi a perdere 20-25% ?
( dipende anche dal costruttore, tesla ha più esperienza e una qualità generale elevata )
che comunque come ordini di grandezza per me non sono male, anche senza attendere l'arrivo di nuove chimiche batteria (che pure sono in vista), danno già una buona durata, cioè sostenibilità economica e ambientale
l'utente facoltoso che l'auto elettrica la ha presa nuova, già dopo 6-12 anni la cambia per aggiornasi a un nuovo modello, vende l'auto ancora poco usurata,
e qualcun' altro la compra usata e la sfruttarla ancora, anche se ha meno autonomia che da nuova,
oppure paga per fare un aggioranemento e installare batterie più moderne, migliori delle originali,
visto che ogni 3 anni le batterie migliorano sensibilmente e calano di prezzo (a parte il 2022 anno difficile)
=========
Insomma le batterie litio perdono un po' di capacità nel tempo anche stando ferme
però c'è confusione con l'esperienza non buona delle batterie dei telefonini o degli utensili a batteria,
queste spesso sono chimica LCO ( catodo con 40-60% di cobalto, mentre nelle auto ormai è il 4% o del tutto assente ), sono quelle che genericamente vengono chiamate Litio-polimeri:
- LCO frequentemente non sopravvivono oltre 7-8 anni, anche per i formati ultrasottili utilizzati
- circa "solo" 700 cicli di ricarica prima di ridurre al 70% la capacità
- invecchiano precocemente se ricaricate male o se scaricate troppo a fondo,
- sono famose per la chimica abbastanza volatile ( infiammabile/esplosiva se compresse o perforate )
Le batterie NCM al litio per auto questi problemi li hanno ma in quantità molto inferiore
( e di NCM ce ne sono almeno una dozzina di tipi, ognuno ha le sue caratteristiche ):
- degradano meno velocemente, per cui possono durare molti più anni
- mediamente 1500 cicli di ricarica, qualcuna anche 2000
- sopportano abbastanza gli stapazzi nelle ricariche, e sono protette via software dallo scaricamento eccessivo
- l'incendio per danneggiamento è raro, statistiche alla mano delle assicurazioni auto, molto meno di frequente delle auto termiche e con progressione iniziale lenta, anche fa molta notizia ed è difficile da spegnere; le batterie NCM odierne hanno fatto delle modifiche per questo, non sono paragonabili a quelle del 2020; ora quasi tutte hanno un sistema di raffreddamento, alcune possono anche interrompere i collegamenti tra le varie sezioni se una cella viene perforata; ho visto stanno standardizzando anche una presa sull'involucro (es sotto al sedile posteriore) da cui iniettare acqua o schiuma direttamente dentro all'involucro se dopo un incidente parte comunque l'incendio
Le batterie LFP e derivate (vari tipi) , ora di moda per minore costo e più sostenibili,
questi problemi non li hanno proprio, e molti costruttori le hanno adottate,
specie ora che hanno raggiunto densità energetiche simili alle NMC di tre anni fa:
- durata lunga, chi le ha usate già da tempo per storage statico riporta anche più di 20 anni
- cicli di ricarica 3.000-4.000 ( alcune 6.000-10.000 ) = possibili chilometraggi altissimi
- possono essere scaricate quasi a fondo e ricaricate sempre al 100% senza invecchiamento precoce
- non sviluppano ossigeno e non si incendiano neanche a 300 gradi o se perforate
Da pochissimo sono poi in commercio ( per ora in cina) utilitarie elettriche con batterie agli ioni di sodio (da non confondere con quelle giàò esistenti ma meno pratiche al sodio/zinco e sali fusi, ingegnerizzate mi pare all'epoca dalla Marelli e testate dalla Renault, ora usate solo per storage statico)
queste agli ioni di Sodio ( ..il sale.. ) hanno densità energetica non adatta per le vetture premium,
però bassi costi, impatto ambientale ancora più ridotto anche rispetto alle LFP,
pare non soffrano il freddo o il caldo, anche il pacco batteria può essere semplificato
c'è attesa per verificare i dati di queste batterie e per la loro diffusione specie nel settore storage statico (accumulatori di elettricità per la rete elettrica e/o per la casa/ l'industria), potrebbero portare a una prima riduzione dei costi;
ma sono state ingegnerizzate da molto poco, pare che per attrezzare la filiera produttiva a produrne le quantità sconfinate (?) che il mercato storage potrebbe assorbirne già oggi, potrebbero volerci alcuni anni, vedremo
Questi ottimi risultati (decadimento 12-15% a 300.000km) la batteria li ha se l'auto fa tanti km all'anno,
lo spiega il costruttore stesso per essere trasparente:
se fai meno km annui e per arrivare a 300.000 ci impieghi 15 anni,
il decadimento sarà più alto, appena accesa da nuova nei primi mesi si perde qualche % (vedi grafico precededente), poi scende 1% all'anno o poco più, che so, in 15 anni magari arrivi a perdere 20-25% ?
( dipende anche dal costruttore, tesla ha più esperienza e una qualità generale elevata )
che comunque come ordini di grandezza per me non sono male, anche senza attendere l'arrivo di nuove chimiche batteria (che pure sono in vista), danno già una buona durata, cioè sostenibilità economica e ambientale
l'utente facoltoso che l'auto elettrica la ha presa nuova, già dopo 6-12 anni la cambia per aggiornasi a un nuovo modello, vende l'auto ancora poco usurata,
e qualcun' altro la compra usata e la sfruttarla ancora, anche se ha meno autonomia che da nuova,
oppure paga per fare un aggioranemento e installare batterie più moderne, migliori delle originali,
visto che ogni 3 anni le batterie migliorano sensibilmente e calano di prezzo (a parte il 2022 anno difficile)
=========
Insomma le batterie litio perdono un po' di capacità nel tempo anche stando ferme
però c'è confusione con l'esperienza non buona delle batterie dei telefonini o degli utensili a batteria,
queste spesso sono chimica LCO ( catodo con 40-60% di cobalto, mentre nelle auto ormai è il 4% o del tutto assente ), sono quelle che genericamente vengono chiamate Litio-polimeri:
- LCO frequentemente non sopravvivono oltre 7-8 anni, anche per i formati ultrasottili utilizzati
- circa "solo" 700 cicli di ricarica prima di ridurre al 70% la capacità
- invecchiano precocemente se ricaricate male o se scaricate troppo a fondo,
- sono famose per la chimica abbastanza volatile ( infiammabile/esplosiva se compresse o perforate )
Le batterie NCM al litio per auto questi problemi li hanno ma in quantità molto inferiore
( e di NCM ce ne sono almeno una dozzina di tipi, ognuno ha le sue caratteristiche ):
- degradano meno velocemente, per cui possono durare molti più anni
- mediamente 1500 cicli di ricarica, qualcuna anche 2000
- sopportano abbastanza gli stapazzi nelle ricariche, e sono protette via software dallo scaricamento eccessivo
- l'incendio per danneggiamento è raro, statistiche alla mano delle assicurazioni auto, molto meno di frequente delle auto termiche e con progressione iniziale lenta, anche fa molta notizia ed è difficile da spegnere; le batterie NCM odierne hanno fatto delle modifiche per questo, non sono paragonabili a quelle del 2020; ora quasi tutte hanno un sistema di raffreddamento, alcune possono anche interrompere i collegamenti tra le varie sezioni se una cella viene perforata; ho visto stanno standardizzando anche una presa sull'involucro (es sotto al sedile posteriore) da cui iniettare acqua o schiuma direttamente dentro all'involucro se dopo un incidente parte comunque l'incendio
Le batterie LFP e derivate (vari tipi) , ora di moda per minore costo e più sostenibili,
questi problemi non li hanno proprio, e molti costruttori le hanno adottate,
specie ora che hanno raggiunto densità energetiche simili alle NMC di tre anni fa:
- durata lunga, chi le ha usate già da tempo per storage statico riporta anche più di 20 anni
- cicli di ricarica 3.000-4.000 ( alcune 6.000-10.000 ) = possibili chilometraggi altissimi
- possono essere scaricate quasi a fondo e ricaricate sempre al 100% senza invecchiamento precoce
- non sviluppano ossigeno e non si incendiano neanche a 300 gradi o se perforate
Da pochissimo sono poi in commercio ( per ora in cina) utilitarie elettriche con batterie agli ioni di sodio (da non confondere con quelle giàò esistenti ma meno pratiche al sodio/zinco e sali fusi, ingegnerizzate mi pare all'epoca dalla Marelli e testate dalla Renault, ora usate solo per storage statico)
queste agli ioni di Sodio ( ..il sale.. ) hanno densità energetica non adatta per le vetture premium,
però bassi costi, impatto ambientale ancora più ridotto anche rispetto alle LFP,
pare non soffrano il freddo o il caldo, anche il pacco batteria può essere semplificato
c'è attesa per verificare i dati di queste batterie e per la loro diffusione specie nel settore storage statico (accumulatori di elettricità per la rete elettrica e/o per la casa/ l'industria), potrebbero portare a una prima riduzione dei costi;
ma sono state ingegnerizzate da molto poco, pare che per attrezzare la filiera produttiva a produrne le quantità sconfinate (?) che il mercato storage potrebbe assorbirne già oggi, potrebbero volerci alcuni anni, vedremo
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