Credo che il governo francese fosse intenzionato a fare cassa più che a spingere l'elettrico.
Invece è storicamente provato che con l'ingresso di nuove tecnologie, i posti di lavoro "globalmente" aumentano. Lo scotto è che i nuovi posti di lavoro che richiederanno una professionalità diversa e non è detto che questa di trovi in Italia. Per restare al passo bisogna investire in formazione e training.
La Cina? Mentre noi (Europei) ci arrovelliamo con l'ecologia... loro ci hanno già asfaltati. Problema risolto
Che i posti di lavoro possano crescere è ancora tutto da provare mentre la perdita di forza lavoro è sicura, il motore elettrico è composto da centinaia parti in meno di un motore endotermico che verrebero prodotte in massima parte in Cina in quanto terre rare e cobalto sono in mano loro; io conto come minimo 3 stabilimenti che assemblano motori qui in Italia, senza contare almeno una fonderia di alluminio e tutte le piccole e grandi realtà che producono gli ingranaggi, i cambi, i pistoni, gli alberi motore, le valvole, gli attuatori, aspirazione dell’aria, ecc, ecc, ecc. In cambio di tutto questo cosa rimarrebbe? La costruzione di una scatola di alluminio dove contenere il motore, la costruzione dell’albero motore e l’assemblaggio dei magneti e degli avvolgimenti.
Ci sarà spazio al massimo per la produzione degli inverter, ma le schede elettroniche non si producono sicuramente a mano e i componenti da dove arrivano?
Si può investire in formazione e training, partendo dal presupposto che non devono essere specati come si è fatto spesso in Italia...ma per fare cosa?
Senza dubbio ci sarà spazio per chi si occupa di software ed elettronica, anche il lavoro dei meccanici dovrà cambiare e probabilmente il settore dell’assistenza sarà quello che perderà di meno, preso tra aggiornamenti software e sensoristica Adas; quello dell’assistenza alla guida sarebbe però un settore svincolato dall’elettrico, è probabile che venga spinto molto proprio per compensare i cali di lavoro in altri settori, anzi, tra infrastrutture e sensoristica darà sicuramente più lavoro rispetto alla parte di movimentazione.
Già la Cina, è facile vincere con i dazi a zero in esportazione e le importazioni contingentate (a noi bloccano pure le importazioni di prodotti alimentari perché non le ritengono sicure!!) ma l’Europa lascia fare...in generale ritengo che molta spinta verso l’elettrico arriva proprio da lì, dove hanno know how, materie prime e stabilimenti pronti, tanto che pure la Germania è rimasta impreparata e la Merkel ha promesso sovvenzioni solo negli ultimi mesi.
Rinnovo anche qui i miei auguri di Buon Natale