Tonale diesel o E-hibryd ?

A Palermo avrete comuque i contatori di corrente nelle case abilitabili a 6kw (monofase) o più (trifase),
a Palermo sono collegati direttamente al traliccio Enel!! 😅😅🤣 maledetti, così facendo non porteranno mai le colonnine qui e l'elettro evoluzione!!
 
Vabbe, senti avete il mare, la vita sociale all'aperto, non vi serve la tecnologia, anche al netto di problemi (magari servizi medici insufficenti? ma anche qui da me negli ultimi anni c'è stato un certo sfascio) lo scrivo sono sul serio e abbastanza invidioso ;)
 
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il colmo è che come combinazione di vento sul mare e sole su terra saremmo messi meglio del resto d'europa;
non esattamente, il mare del nord è assai più ventoso (la costa danese è una delle zone più ventose al mondo) delle coste italiane e la Spagna ha una quantità di sole molto elevata su quasi tutta la nazione, mediamente maggiore anche del sud Italia.

la combinazione dei due? sni ma come sappiamo il fotovoltaico è sensibilmente più costoso al kw rispetto al eolico on shore
 
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Buonasera,

io sostengo bobkelso per quanto riguarda parlare di dati e non per sentito dire in maniera semplicistica. L'elettrico ha diversi vantaggi, i piú importanti per me sono in ambito urbano la riduzione dell'inqunamento locale (anche fosse a scapito di una co2 complessiva peggiore rispetto ad altre vetture) e il minore inquinamento acustico.

Voglio peró parlare di due temi per me ancora molto critici sull'auto elettrica:
- autonomia
- costi al km
- CO2

Tralasceró tutti gli altri possibile svantaggi tipo come smaltiamo le batterie o come aggiorniamo la rete elettrica perché credo che la nostra societá capitalistica sia in grado di trovare una soluzione a tutti questi problemi, magari soluzioni non sempre idilliache ma pur sempre soluzione. Se qualcuno ha bisogno di un servizio ed é disposto a pagarlo, qualcuno lo accontenterá.


Autonomia:
Le auto elettriche dichiarano autonomie alte sulla carta perché al contrario delle termiche che risultano molto inefficienti a basse velocitá e non recuperano energia in frenata, le elettriche hanno un vantaggio. Tuttavia nell'unico utilizzo in cui l'autonomia diventa rilevante (statali e autostrada) non esiste un vantaggio particolare dell'architettura elettrica.

Prendiamo un veicolo elettrico medio, ha 80kWh di batteria. Considerando un efficienze di scarica, inverter e motore elettrico del 90%, abbiamo 72kWh di energia meccanica disponibile alle ruote.

Consideriamo invece che 1L di diesel ha 10.7kWh di energia e 1L di benzina 9.6kWh (uno die motivi per cui il diesel consuma meno é che 1L di diesel energeticamente vale piú di 1L di benzina). Consideriamo pure pessimisticamente l'efficienza di un motore diesel e della trasmissione complessivamente al 30%. Vuol dire che per ogni litro di diesel alla ruota arrivano 3.2kWh di energia meccanica.
Ovvero per avere la stessa autonomia a pari vettura / aerodinamica di una macchina elettrica con batteria da 80kWh, bastano 22.5L di gasolio.

Ovvero la mia Giulietta con i suoi 60L di serbatoio ha 2,66 volte piú autonomia di una macchina elettrica con batteria da 80kWh. Questo si capisce anche dai dati veritieri di consumo. A velocitá autostradali di 150km/h (velocitá onestamente "lecita" per i macchinoni belli potenti stabili e sicuro di oggi) la suddetta elettrica finisce la pila dopo 300km. La mia giulietta ne fa 800. A velocitá ridotte si alza l'autonomia di entrambe, ma la musica non cambia.

Se parliamo poi di carica veloce in solo 20 minuti etc etc, parliamo di carica dal 10 al 80% della batteria. Il che vuol dire l'autonomia equivalente di 15,7L. Ovvero la stassa praticitá che avrebbe un auto diesel che ogni 15,7L di gasolio bruciati va rifornita per 20 minuti.

Per avere la stessa autonomia di 60L di gasolio servirebbe dunque una batteria da 213kWh. Ad oggi per fortuna un auto cosí non esiste anche perché con la tecnologia attuale delle batterie sarebbe patente C omologata autocarro.

Onestamente per chi fa tratte lunghe per lavoro o viaggi con bambini o molte altre esigenze tutto ció non é pratico ed é ben lontano dalla rosea realtá che ci raccontano. Lo dicono i numeri e non le chiacchiere da bar.

Per lo scapolo giovane o il 60enne con i figli ormai grandi che vuole fare dell'uso dell'auto elettrica e del piacere di possederla, guidarla e godersela la musica cambia.


Costi al km:
Se 1L di gasolio fornisce meccanicamente 3,2kWh di energia meccanica alla ruota e 1kWh di batteria ne fornisce 0,9kWh meccanici alla ruota sappiamo che 1L di gasolio vale come 3.55kWh elettrici (senza contare le inefficienze di ricarica).

Se 1L di diesel costa 1,7€, la parita nei costi di ha con il kWh elettrico pagato 0,48€. Pagare la corrente queste cifre é possibile a casa dove si puó pagarlo anche la metá risparmiando quindi sensibilemente. Tuttavia le mirabolanti colonnine fast che ci sono in giro costano tutte piú di quella cifra, con una media sui 0,70€/kWh.

Per cui un auto elettrica ricaricata alle colonnine fast ha un costo al km piú alto di un diesel (ma anche di un benzina). Per chi fa quindi lunghe tratte ricaricando spesso alle colonnine fast e non come una tantum una volta all'anno il costo al km dell'elettrico diventa insostenibile.


CO2:
Questo é un punto dolente poiché quasi tutti gli articoli anche abbastanza autorevoli fanno i conti della CO2 considerando la produzione di corrente "EU mix" ovvero dicendo mediamente in europa la corrente é prodotta al 30% da gas al 30% da carbone al 10% da nucleare al 30% da rinnovabile per cui MEDIAMENTE ogni kWh di energia elettrica "costa" XYZ grammi di CO2. Se poi si confronta XYZ con quanta CO2 produce l'equivalente di gasolio, la corrente risulta in vantaggio.

Tuttavia questo approccio fa acqua da tutte le parti per diversi motivi:
- non viene considerata la territorialitá (in Francia il MIX é diverso rispetto alla Polonia: in Francia con il nucleare ha molto senso l'auto elettrica, in polonia che va a Carbone in buona parte l'auto elettrica é un harakiri)
- viene sovrastimata la percentuale di rinnovabili per 2 motivi.

Carichi Aggiuntivi:
Quando si decide di acquistare un nuovo elettrodomestico e lo si attacca alla presa elettrica cosa succede? Il sole non inizia a pslendere magicamente piú forte sui pannelli solari ne il vento a soffiare piú forte sulle pale. Quando si attacca un nuovo carico, le uniche fonti di energia elettrica regolabili devono aumentare il loro carico. Ovvero le fonti elettriche.

Questo vuol dire che se alle 22:00 del 07/06/2023 abbiamo uno split di fonti energetiche che prevede gas al 70% e rinnovabili al 30%, questo split energetico vale solo come fotografia dello scenario attuale. Se alle 22:00:01 Pilitio attacca l'aspirapolvere che prima era spento (e nessun altro modifica i propri consumi istantanei) lo split cambierá in 70,00000001% gas e 29,99999999% rinnovabili poiché per alimentare il mio aspirapolvere una centrale termica ha premuto un briciolino in piú sull'accelleratore.

Questo vuol dire in soldoni che ogni auto elettrica nuova prodotta oltre la dato dello studio pino pallo non si alimenterá con la percentuale dichiarata di rinnovabili, ma a fossile (o nucleare dove presente) pocihé nell'immediato sono le uniche fonti regolabili.

Chi non vuole riconoscere questa teoria la smonta affermando che "mano a mano che si vendono auto elettriche si installano piú pannelli e pale eoliche".

Vero.

Ma se si installassero piú rinnovabili senza aumentare i consumi elettrici si potrebbero diminuire i consumi di fossili delle centrali termoelettriche.

Qual é la morale? Che la riduzione della CO2 NON é legata a come si consuma la corrente elettrica, ma solamente a come la si produce. Ogni nuovo pannello o pala eolica contribuisce a ridurre le emissioni di CO2. Un auto elettrica invece fa poco altro che spostarle da A a B. Il vantaggio di CO2 che esce da molti calcoli autorevoli non considera che in mancanza delle auto elettriche, il crescente aumento delle rinnovabili contribuirebbe egualmente alla riduzione delle emeissioni decarbonizzando ad esempio i consumi domestici e dolle imprese anziché quelli della mobilitá. quando si parla di CO2 si parla di un fenomeno globale, effetto serra, e non di inquinamento locale. Perció dove lo sfruttiamo questo risparmio non ha importanza.

Inoltre tutta l'incentivazione dell'auto elettrica ha la grossa colpa di sottrarre molte risorse, soprattutto pubbliche ma anche privata, dall'unico vero investimento che serve a ridurre la CO2, le rinnovabili. Se anziché spendere a creare l'infrastruttura e l'incentivazione per le auto elettriche tutti i fondi andassero verso le rinnovabili si potrebbe raddoppiare o piú la velocitá di espansione delle rinnovabili, unica vera arma per ridurre la CO2.

Parlare di auto elettriche come strumento di lotta all CO2 é quindi nel complesso non solo efficace, ma anzi controproduttivo.

Questo cambierá solo quando quando l'"EU Mix" sará prossimo al 100% di energia elettrica carbo-free, ma fino ad allora...
 
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Ciao,
quarda ho scoperto per caso che anche in italia siamo messi bene come ventosità IN MARE,

ci sono zone tra sardegna e sicilia in cui gli impianti eolici OFF shore rischiano anche di dover essere frenati a volte (con il paso variabile delle pale) per evitare che vengano distrutti dalla troppa velocità del vento

praticamente gli impianti in via di approvazione (con i tempi biblici nostri, ovvero 5 anni) prevedono un capacity factor tra il 30% e il 40% (nel mare del nord sono tra 40 e 50 se ricordo bene); è tanta roba, da smettere di fare impianti a terra con capacity 11% e possibili problemi paesaggistici;

soprattutto l'olico off shore va in modo abbastanza costante giorno e notte e anche in inverno, si integra bene con il solare che copre i picchi delle attività diurne

I progetti OFF SHORE per l'italia si sino svegliati di botto dal 2021 e poi un crescendo esponenziale, prima c'erano solo pochi parchi piccoli intorno alla sardegna, perchè sono scesi i costi per realizzare le piattaforme di sostegno (da noi in maggioranza piattaforme galleggianti ancorate al fondo, perché il mare è si solito più profondo che in nord europa, dove si usano i piloni appoggiati al fondo che costano meno )

Questa cartina è antiquata, già nel 2022 ci sono richieste di vaglio a Terna per almeno 95GW di potenza nominale OFF SHORE in italia,
è una enormità
, e pazienza se sono investitori stranieri con solo partnership con enel o altri enti italiani,
saremmo a un passo dal rivolvere ogni problema (ci sono anche richeste di fotofoltaico per molti più GW)

il problema sono gli iter autorizzativi che per ogni passaggio, che la risposta sia un si o un no, solo in Italia avviene che ti fanno perdere anni


2021 17gw fondali sino 760m.png


Gli impianti sono:

- a distanze tra 21 e 50km dalla costa (si sta ancora un po' discutendo su quelli a soli 21km, in certe condizoni sarebbero lievemente visibili dall'ochio umano dalla costa come un po di puntini all'orizzonte)

- in zone dove non passano traghetti e con buona ventosità

- diventano anche zone senza pesca, di ripopolazione per i pesci (indirettamente fanno bene alla pesca)

- quelli galleggianti sono più facili da spostare un domani

Come costi mi pare che ormai eoilco su terra e fotovoltaico ormai producono corrente a costi ridicoli,
c'è ampio margine anche per eventuali costi dei back-up in caso di irregolarità della potenza fornita
( 30 piccole centrali turbogas ciclo semplice + ciclo combinato ad altissimo rendimento 63%, prodotte da Ansaldo o altri;
il progetto è stato fermato durante il covid, per ora ne hanno installte 3 o 4)

l'off shore galleggiante costicchia ancora un po di più, ma tra alto rendimento e buona costanza di erogazione pare sia comunque un ottimo investimento, tra l'altro già ora se ricordo costa meno di bruciare gas, se non quando il gas raggiunge i prezzi minimi

---------------
Nel mare del Nord Europa in Off-shore stanno installando tantissimo, 1 megaturbina da 300 metri al giorno, anche realizzando apposite isole artificiali, tempi di approvazione dei progetti 8 mesi, non 5 anni, a breve 2-3 anni, non tra 15 anni, avranno più di frequente il "problema" dei picchi si produzione eccessiva
 
Ad oggi per fortuna un auto cosí non esiste
in realtà esiste eccome e si chiama Hummer EV, si hanno fatto l'Hummer elettrico... batteria da 212kwh

ah, ovviamente richiede la patente C perché parliamo di 4300kg in ordine di marcia (mentre in Nord America il limite con la patente automobilistica è 10 mila libbre ossia 4540kg)
 
in realtà esiste eccome e si chiama Hummer EV, si hanno fatto l'Hummer elettrico... batteria da 212kwh

ah, ovviamente richiede la patente C perché parliamo di 4300kg in ordine di marcia (mentre in Nord America il limite con la patente automobilistica è 10 mila libbre ossia 4540kg)
Eh appunto non é un auto, ma un autocarro. E in fondo quel coso con 60L di Diesel non va molto lontano…
 
Buonasera,

io sostengo bobkelso per quanto riguarda parlare di dati e non per sentito dire in maniera semplicistica. L'elettrico ha diversi vantaggi, i piú importanti per me sono in ambito urbano la riduzione dell'inqunamento locale (anche fosse a scapito di una co2 complessiva peggiore rispetto ad altre vetture) e il minore inquinamento acustico.

Voglio peró parlare di due temi per me ancora molto critici sull'auto elettrica:
- autonomia
- costi al km
- CO2

Tralasceró tutti gli altri possibile svantaggi tipo come smaltiamo le batterie o come aggiorniamo la rete elettrica perché credo che la nostra societá capitalistica sia in grado di trovare una soluzione a tutti questi problemi, magari soluzioni non sempre idilliache ma pur sempre soluzione. Se qualcuno ha bisogno di un servizio ed é disposto a pagarlo, qualcuno lo accontenterá.


Autonomia:
Le auto elettriche dichiarano autonomie alte sulla carta perché al contrario delle termiche che risultano molto inefficienti a basse velocitá e non recuperano energia in frenata, le elettriche hanno un vantaggio. Tuttavia nell'unico utilizzo in cui l'autonomia diventa rilevante (statali e autostrada) non esiste un vantaggio particolare dell'architettura elettrica.

Prendiamo un veicolo elettrico medio, ha 80kWh di batteria. Considerando un efficienze di scarica, inverter e motore elettrico del 90%, abbiamo 72kWh di energia meccanica disponibile alle ruote.

Consideriamo invece che 1L di diesel ha 10.7kWh di energia e 1L di benzina 9.6kWh (uno die motivi per cui il diesel consuma meno é che 1L di diesel energeticamente vale piú di 1L di benzina). Consideriamo pure pessimisticamente l'efficienza di un motore diesel e della trasmissione complessivamente al 30%. Vuol dire che per ogni litro di diesel alla ruota arrivano 3.2kWh di energia meccanica.
Ovvero per avere la stessa autonomia a pari vettura / aerodinamica di una macchina elettrica con batteria da 80kWh, bastano 22.5L di gasolio.

Ovvero la mia Giulietta con i suoi 60L di serbatoio ha 2,66 volte piú autonomia di una macchina elettrica con batteria da 80kWh. Questo si capisce anche dai dati veritieri di consumo. A velocitá autostradali di 150km/h (velocitá onestamente "lecita" per i macchinoni belli potenti stabili e sicuro di oggi) la suddetta elettrica finisce la pila dopo 300km. La mia giulietta ne fa 800. A velocitá ridotte si alza l'autonomia di entrambe, ma la musica non cambia.

Se parliamo poi di carica veloce in solo 20 minuti etc etc, parliamo di carica dal 10 al 80% della batteria. Il che vuol dire l'autonomia equivalente di 15,7L. Ovvero la stassa praticitá che avrebbe un auto diesel che ogni 15,7L di gasolio bruciati va rifornita per 20 minuti.

Per avere la stessa autonomia di 60L di gasolio servirebbe dunque una batteria da 213kWh. Ad oggi per fortuna un auto cosí non esiste anche perché con la tecnologia attuale delle batterie sarebbe patente C omologata autocarro.

Onestamente per chi fa tratte lunghe per lavoro o viaggi con bambini o molte altre esigenze tutto ció non é pratico ed é ben lontano dalla rosea realtá che ci raccontano. Lo dicono i numeri e non le chiacchiere da bar.

Per lo scapolo giovane o il 60enne con i figli ormai grandi che vuole fare dell'uso dell'auto elettrica e del piacere di possederla, guidarla e godersela la musica cambia.


Costi al km:
Se 1L di gasolio fornisce meccanicamente 3,2kWh di energia meccanica alla ruota e 1kWh di batteria ne fornisce 0,9kWh meccanici alla ruota sappiamo che 1L di gasolio vale come 3.55kWh elettrici (senza contare le inefficienze di ricarica).

Se 1L di diesel costa 1,7€, la parita nei costi di ha con il kWh elettrico pagato 0,48€. Pagare la corrente queste cifre é possibile a casa dove si puó pagarlo anche la metá risparmiando quindi sensibilemente. Tuttavia le mirabolanti colonnine fast che ci sono in giro costano tutte piú di quella cifra, con una media sui 0,70€/kWh.

Per cui un auto elettrica ricaricata alle colonnine fast ha un costo al km piú alto di un diesel (ma anche di un benzina). Per chi fa quindi lunghe tratte ricaricando spesso alle colonnine fast e non come una tantum una volta all'anno il costo al km dell'elettrico diventa insostenibile.


CO2:
Questo é un punto dolente poiché quasi tutti gli articoli anche abbastanza autorevoli fanno i conti della CO2 considerando la produzione di corrente "EU mix" ovvero dicendo mediamente in europa la corrente é prodotta al 30% da gas al 30% da carbone al 10% da nucleare al 30% da rinnovabile per cui MEDIAMENTE ogni kWh di energia elettrica "costa" XYZ grammi di CO2. Se poi si confronta XYZ con quanta CO2 produce l'equivalente di gasolio, la corrente risulta in vantaggio.

Tuttavia questo approccio fa acqua da tutte le parti per diversi motivi:
- non viene considerata la territorialitá (in Francia il MIX é diverso rispetto alla Polonia: in Francia con il nucleare ha molto senso l'auto elettrica, in polonia che va a Carbone in buona parte l'auto elettrica é un harakiri)
- viene sovrastimata la percentuale di rinnovabili per 2 motivi.

Carichi Aggiuntivi:
Quando si decide di acquistare un nuovo elettrodomestico e lo si attacca alla presa elettrica cosa succede? Il sole non inizia a pslendere magicamente piú forte sui pannelli solari ne il vento a soffiare piú forte sulle pale. Quando si attacca un nuovo carico, le uniche fonti di energia elettrica regolabili devono aumentare il loro carico. Ovvero le fonti elettriche.

Questo vuol dire che se alle 22:00 del 07/06/2023 abbiamo uno split di fonti energetiche che prevede gas al 70% e rinnovabili al 30%, questo split energetico vale solo come fotografia dello scenario attuale. Se alle 22:00:01 Pilitio attacca l'aspirapolvere che prima era spento (e nessun altro modifica i propri consumi istantanei) lo split cambierá in 70,00000001% gas e 29,99999999% rinnovabili poiché per alimentare il mio aspirapolvere una centrale termica ha premuto un briciolino in piú sull'accelleratore.

Questo vuol dire in soldoni che ogni auto elettrica nuova prodotta oltre la dato dello studio pino pallo non si alimenterá con la percentuale dichiarata di rinnovabili, ma a fossile (o nucleare dove presente) pocihé nell'immediato sono le uniche fonti regolabili.

Chi non vuole riconoscere questa teoria la smonta affermando che "mano a mano che si vendono auto elettriche si installano piú pannelli e pale eoliche".

Vero.

Ma se si installassero piú rinnovabili senza aumentare i consumi elettrici si potrebbero diminuire i consumi di fossili delle centrali termoelettriche.

Qual é la morale? Che la riduzione della CO2 NON é legata a come si consuma la corrente elettrica, ma solamente a come la si produce. Ogni nuovo pannello o pala eolica contribuisce a ridurre le emissioni di CO2. Un auto elettrica invece fa poco altro che spostarle da A a B. Il vantaggio di CO2 che esce da molti calcoli autorevoli non considera che in mancanza delle auto elettriche, il crescente aumento delle rinnovabili contribuirebbe egualmente alla riduzione delle emeissioni decarbonizzando ad esempio i consumi domestici e dolle imprese anziché quelli della mobilitá. quando si parla di CO2 si parla di un fenomeno globale, effetto serra, e non di inquinamento locale. Perció dove lo sfruttiamo questo risparmio non ha importanza.

Inoltre tutta l'incentivazione dell'auto elettrica ha la grossa colpa di sottrarre molte risorse, soprattutto pubbliche ma anche privata, dall'unico vero investimento che serve a ridurre la CO2, le rinnovabili. Se anziché spendere a creare l'infrastruttura e l'incentivazione per le auto elettriche tutti i fondi andassero verso le rinnovabili si potrebbe raddoppiare o piú la velocitá di espansione delle rinnovabili, unica vera arma per ridurre la CO2.

Parlare di auto elettriche come strumento di lotta all CO2 é quindi nel complesso non solo efficace, ma anzi controproduttivo.

Questo cambierá solo quando quando l'"EU Mix" sará prossimo al 100% di energia elettrica carbo-free, ma fino ad allora...
Ciao,
temo che stiamo dirottando il tread, se vuoi andiamo sul tread auto elettriche, dove ho già postato un po di fonti e i calcoli

non è vero, è una vecchia bufala che non risparmi co2 con l'auto elettrica anche nel mix attuale, ci sono decine di studi autorevoli e tool online per fare il calcolo con ilmix della nazione che preferisci, posso farti anche il conto energetico io stesso dei vari passaggi e perdite varie perchè me lo sono studiato parecchio per curiosità mia, partendo dai dati delle varie centrali termoelettriche in uso in talia,
già ora nel mix italiano dimezzi l'impatto se giri in elettrico;
poi che la situazione migliorerà ancora negli anni migliorando il mix di produzione elttrica, questo concordo

il costo dei fast charge in autostrada è già stato sbufalato, si possono fare al volo, dal cellulare, abbonamenti a quantità ( es 50e di ricarica, come si fa con i telefonini ) ed hai accesso a tariffe su 0.30 -0.40 centesimi anche in autostrada; non è che ci ho la palla di vetro, ho solo guardato qualceh video recente in cui lo spiegano ampiamente; fanno letteralemente un lungo viaggio con due auto termica e elettrica, poi vedono i tempi di arrivo e i costi , e ci sono belle sorprese, i tempi di arrivo quasi coincidono, e l'elettrica spende meno del diesel pestino in iautostrada e in italia dove la corrente costicchia
Ps: e comuque la maggior parte del tempo io la passo in città o extraurbano, non in autostrada

tieni presente che le rinnovabili (non a livello domestico, dove invece incentivi ci sono ancora) ormai vanno quasi sempre anche senza incentivi, in molti casi è l'impresa che paga lo stato per avere la concessione fare un parco di rinnovabile, e anche cosi e anche poi vendendo energia a prezzo anche starcciato poi riesce lo stesso a guadagnare, e le auto elettriche sopra una certa soglia non ricevono incentivi (sono incentivate anche le termiche, in valore assoluto molto di più), non li vedo in alternativa, sono due aspetti (fonti rinnovabili e auto elettriche) in cui si può tagliare Co2

le rinnovabili in italia in pratica sono frenate dalle autorizzazioni, non da problemi di incentivazione (che non servono più)
c'è un giochino sgradevole che si sta facendo ritardare il più possibile, perché al ivello economico sono già un affare per tutti, per noi che vediamo scendere un po le bollette ad ogni GW di rinnovabile installato, e per chi le installa che ci fa utili; sono un danno solo alle importazioni di petrolio e in futuro anche del gas

che un serbatoio di gasolio abbia più autominia non ci piove, saranno felici quelli della tirata unica da 1000km (catetere o bottigletta :)

alcune elettriche (non la maggior parte) hanno risolto questo problema rendendo molto rapide le ricariche (potenza di ricarica tra 250 e 170kw )


che a un giovane scocci farsi 15 minuti di ricarica fast non lo capisco, anzi i giovani sono più propensi all'elettrico; se uno ha bambini in auto magari ok, programmare e mno facile, ma pure potrebbero gradire anche fare una sosta all'autogrill invece di una tirata; guardando i trend credo che tra un paio di anni già avremo parecchie elettriche anche in italia

Ma sui gusti personali non ci entro, c'è libertà di spendere il proprio buget con le auto che si ritiene più pratiche ;)

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Studio del M.I.T. del 2021 su centinaia di modeli di auto


2021-01-18-dataviz-e1610924040557.png
 
Magari un grafico rende più l'idea

Prendendo Giulia come riferimento per le termiche ( è tra le auto più efficenti per motore e aerodinamica ):


DIESEL

giulia vs tesla Screenshot(364).png



BENZINA
giulia benzina.png


Questo è un calcolo più generico sulla riduzione di Co2, di un noto ente tecnico tedesco
( la linea rossa si riferisce al mix energetico futuro tra 7 anni, considerando che l'auto vivra almeno 10-20 anni )


2022-05 emissioni-te.jpg
 
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