V6 Busso 2.0 TB Motore e Sterzo

El Tünin

Nuovo Alfista
12 Marzo 2021
3
2
4
Regione
Toscana
Alfa
non la possiedo
Buongiorno a tutti gli appassionati dell’Alfa Romeo GTV V6, desidero raccontare la mia insoddisfacente esperienza con il 2.0 Turbo.

Nel novembre 2009 comprai presso un rivenditore di auto usate in Piemonte la mia prima GTV V6, un 2.0TB I serie del 1996. L’abbinamento dei colori era splendido, elegante, semplicemente perfetto: grigio medio e interni in pelle Momo beige, il migliore mai proposto a mio parere. La carrozzeria esterna era pressoché immacolata, così come i sedili, quasi pari al nuovo compresa la famigerata e rivelatrice spalla sinistra del posto di guida.

Pur avendo avuto ben quattro proprietari, la macchina aveva percorso soltanto 74.000 Km in 13 anni, e fu la percorrenza così bassa a convincermi definitivamente all’acquisto, tanto più alla luce del prezzo davvero conveniente, appena 3.500 Euro. Era talmente bella che valeva senz’altro la pena di spenderci sopra, non solo per cambiare la cinghia di distribuzione e la pompa dell’acqua ma anche per rifare le sospensioni, completamente sedute, naturalmente i freni, la frizione, mezza bruciata, la batteria, la bobina, rifare l’intero scarico che era del tutto marcio, cambiare gli pneumatici, che erano di una sconosciuta marca cinese e per di più lisci, con i Michelin Pilot specifici per quel modello, e ripristinare diverse parti della carrozzeria, a cominciare dai pannelli delle porte che erano stati sfondati per montare un impianto stereo da maniaci del tuning. Inoltre dovetti riportare allo stato originale il paraurti anteriore e vari inserti, che erano stati alterati con placchette in fibra di carbonio, e sostituire il costoso pomello del cambio, totalmente consumato. È vero che la macchina era priva di qualunque documento che attestasse gli interventi di manutenzione programmata e non, e che il libretto tagliandi presentava un unico timbro apposto per il primo controllo dopo 2.000 km, ma il rivenditore mi aveva garantito a parole che almeno gli ultimi due proprietari avevano fatto seguire regolarmente la macchina dal loro meccanico di fiducia. Quanto al secondo di loro, al momento del passaggio di proprietà mi giustificò la presenza sotto i sedili di una tanica d’olio da 5 litri vuota – che mi dispiacque essere di chissà quale lubrificante da discount privo di marca: ricordo che recava solo la scritta “olio per motori a benzina” – informandomi che il motore V6 turbo, com’era normale a suo dire, necessitava per sua natura di frequenti rabbocchi.

Durante il ripristino a regola d’arte, effettuato lungo un intero anno e con tanta tanta passione, cercando i ricambi originali in mezza Europa dal Regno Unito alla Germania alla Spagna – e che per inciso mi costò diverse migliaia di Euro, circa il doppio del prezzo d’acquisto – il carrozziere si accorse che uno dei precedenti proprietari, mi piacerebbe sapere per quale ragione, aveva segato i montanti della scocca, il che avrebbe potuto creare seri problemi alla tenuta della scatola di sicurezza in caso di ribaltamento; ma tant’è, ho sempre guidato con prudenza. Non fu invece possibile aggiustare la chiusura della guantiera, che purtroppo l’ultimo proprietario mi confessò aver divelto con un pugno in un accesso d’ira. Un'altra inspiegabile stranezza che saltò fuori fu che i rivestimenti di plastica sui fianchi dei sedili posteriori erano entrambi spaccati in corrispondenza degli attacchi delle cinture anteriori.

Nel parlare con gli altri precedenti proprietari, appresi poi dal secondo che la centralina era stata considerevolmente rimappata portando la potenza a 230/240 CV, sicché mi toccò contattare il preparatore per riavere la mappatura originale, dato che quella la modifica, mi dissero in officina, avrebbe rischiato a lungo andare di mettere in sofferenza il turbocompressore. Forse scoprii anche il motivo del consumo d’olio, dato che presso uno dei bulloni di sostegno del motore era visibile un trafilamento che ungeva continuamente buona parte della sottoscocca e che con il meccanico si cercò di tappare alla meglio.

Fatto tutto ciò, ed effettuata la doverosa omologazione presso il RIAR, non riuscii però mai ad usare la mia bellissima GTV con regolarità, peregrinando da un’officina all’altra, finché nel luglio del 2013 essa mi lasciò per strada sotto un’enorme nuvola di fumo lungo la salita che dalla stazione va verso il centro storico di Perugia. Perdute ormai le speranze, decisi all’istante di rivenderla come veicolo non marciante per soli 400 Euro allo stesso carro attrezzi che intervenne per rimuoverla.

In realtà, indipendentemente dal triste epilogo non fui mai in grado di risolvere due problemi in particolare ed è su questi che, anche a distanza di tanto tempo, sarei grato a chi volesse darmi delle spiegazioni.

Il primo riguardava lo sterzo. D’accordo che la prima serie della GTV 916 lo aveva un po’ leggero e che nella seconda serie esso fu irrigidito, ma quello del 2.0 V6 Turbo era davvero troppo traballino: in velocità era difficilissimo riuscire a tenere la macchina dritta e poi, soprattutto, l’area centrale presentava un’intollerabile zona morta, che non avevo riscontrato nemmeno a 18 anni sulla Innocenti degli anni settanta di mio padre. Anche in rettilineo ero costretto ad effettuare continue correzioni, mi sembrava di essere l’attore Jean Gabin durante le scene di inseguimento nei film francesi del dopoguerra!!!

Il secondo problema riguardava il fissaggio del blocco motore. Quando si premeva l’acceleratore, lo si sentiva spostarsi vistosamente con un sonoro “glonk”: insomma, era già maledettamente allentato al banco. Ora io dico: va bene “donne e motori…”, ma maledizione, è possibile che dopo neppure 75.000 Km di percorrenza quel benedetto V6 Busso sovralimentato fosse già così spompato, così come le altre parti meccaniche – ammortizzatori, frizione, ecc. – così stanche? È possibile che a un motore da 201 CV fosse abbinato uno sterzo così approssimativo? Ed è mai possibile che consumasse tutto quell’olio!?! A mio modesto parere quel motore sarà pure stato una bomba, ma se aveva una durata e un’affidabilità così breve mi verrebbe da dire, per cortesia non vi arrabbiate, che era anche un mezzo bidone…

Ringrazio tutti per la pazienza.
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🎼Oh Tunin Tunin Tunin...🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶



Sai come si dice no... chi prima non pensa in ultimo sospira.... te la sei andata a cercare e ti spiego anche il perché punto per punto.

E ciò che scrivo, potrà sembrare offensivo e SEVERO proprio perché ci sono passato per primo attraverso esperienze simili. Purtroppo uno dei miei più grandi pregi è che sono Severo ma GIUSTO!

INIZIAMO:

Nel novembre 2009 comprai presso un rivenditore di auto usate in Piemonte la mia prima GTV V6, un 2.0TB I serie del 1996
LEZIONE NR. 1 queste son macchine che vanno prese dai collezionisti e da concessionarie serie..e non costano 3000 euri..

e NON PRESSO ZINGARI COMMERCIANTI E TRUFFATORI COME QUESTI. Ed il sottoscritto ne sa qualcosa con un 156 2.0 twin spark.


Pur avendo avuto ben quattro proprietari, la macchina aveva percorso soltanto 74.000 Km in 13 anni, e fu la percorrenza così bassa a convincermi definitivamente all’acquisto, tanto più alla luce del prezzo davvero conveniente, appena 3.500 Euro
Lezione nr. 2 come cazzo si fa a pagare 3500 un rottame schilometrato. Che è passato di mano a cani e Porci!!! Ah povero illuso... spero che tu abbia imparato la Lezione. Sto GTV non valeva manco 200 euro. Il mio 156 2.0 twin spark anno 2001 (almeno era UNICO-PROPRIETARIO) con dichiarati 92 000km
(in realtà ne aveva 240 000).. lo pagai 1800 compreso di passaggio nel maggio 2016.. per poi scoprire l'amara VERITÀ. 4000 euri di AMARA VERITA'

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È vero che la macchina era priva di qualunque documento che attestasse gli interventi di manutenzione programmata e non, e che il libretto tagliandi presentava un unico timbro apposto per il primo controllo dopo 2.000 km, ma il rivenditore mi aveva garantito a parole che almeno gli ultimi due proprietari avevano fatto seguire regolarmente la macchina dal loro meccanico di fiducia. Quanto al secondo di loro, al momento del passaggio di proprietà mi giustificò la presenza sotto i sedili di una tanica d’olio da 5 litri vuota – che mi dispiacque essere di chissà quale lubrificante da discount privo di marca: ricordo che recava solo la scritta “olio per motori a benzina” – informandomi che il motore V6 turbo, com’era normale a suo dire, necessitava per sua natura di frequenti rabbocchi.
🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣

Lezione nr. 3
E gli hai creduto????
Le stesse identiche parole e le stessa identica o quasi simile situazione che ebbi io nel maggio 2016 presso quei porci FALLITI della matiauto/maticar di RHO. Trovai appiccicate nel baule le pellicole adesive dei flaconi d'olio...per poi scoprire che il motore mangiava 1 litro d'olio ogni 250km.. fasce consumate e pistone del 4 cilindro grattuggiato.

ECCOLI QUI:

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Qui ci sta raccontata la mia odissea...


il carrozziere si accorse che uno dei precedenti proprietari, mi piacerebbe sapere per quale ragione, aveva segato i montanti della scocca, il che avrebbe potuto creare seri problemi alla tenuta della scatola di sicurezza in caso di ribaltamento
LEZIONE NR. 4

Di palo in frasca...

Non fu invece possibile aggiustare la chiusura della guantiera, che purtroppo l’ultimo proprietario mi confessò aver divelto con un pugno in un accesso d’ira. Un
5.

Ah pure!!!!
ma maledizione, è possibile che dopo neppure 75.000 Km di percorrenza quel benedetto V6 Busso sovralimentato fosse già così spompato
6.

E bhe certo.. se vai a prendere un bidone conciato in quel modo.. non per niente è passato di mano a 4 proprietari.. ci sarà un perché..



così come le altre parti meccaniche – ammortizzatori, frizione, ecc. – così stanche? È possibile che a un motore da 201 CV fosse abbinato uno sterzo così approssimativo?
7.
no che non è possibile. Questo succede perché è stato tenuto da cani. Sbattuto a destra e a manca. Altro che approssimativo lo sterzo del GTV.


Ed è mai possibile che consumasse tutto quell’olio!?! A mio modesto parere quel motore sarà pure stato una bomba, ma se aveva una durata e un’affidabilità così breve mi verrebbe da dire, per cortesia non vi arrabbiate, che era anche un mezzo bidone…
8.
È mai possibile andar a prendere una macchina da un rivenditore zingaro e che abbia avuto settordici proprietari??? Quel Motore è una Bomba quando è a posto... ma se è stato conciato male e non ha più le fasce...

Che ti resti di Lezione.
 

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Ciao, ma scusa 4 proprietari in 13 anni e soli 74.000 km? Ok, che non era un turbodiesel ma suona veramente strano.
E poi ricambi scadenti, manutenzione quasi certamente poco curata e scocca persino rimaneggiata... Di che ti sorprendi?
Va bene che se era stata stuprata da un proprietario tuningaro il prezzo di acquisto tanto basso poteva anche starci ma c'erano fin troppi elementi per accorgersi che le cose non andavano.
Parecchi anni fa ho avuto una Spider 916 seconda serie, che magari avrà pure avuto dei miglioramenti rispetto alle prime serie, ma in 94.000 km il pomello del cambio non ha mai mostrato particolari segni di usura (il sedile guida ha invece sofferto un po' di più ma c'è da dire che la pelle momo era quella bianca abbinata al blue style, decisamente delicata).
Il V6 Turbo avrà sicuramente i suoi punti deboli ma se trattato con cura e rispetto non ha certamente problemi a macinare km (magari anche con qualche cavallo in più); per lo sterzo non ho mai provato un prima serie ma direi che i problemi da te riscontrati siano molto probabilmente da attribuire ad i trascorsi della scocca.
Spiace sapere di una così brutta esperienza ma in particolare durante l'accurato restauro dovresti aver avuto tutti gli elementi per capire in cosa ti eri imbarcato.
 
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Accidenti korm, sei stato bello diplomatico...
 
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Accidenti korm, sei stato bello diplomatico...
Eh Carissimo Simone... purtroppo in queste esperienze rivivo la mia. E siccome sono Assai Empatico, come a suo tempo mi incazzai aspramente con me stesso (perché nonostante tutto la Colpa è solo di chi compra ed IGNORA) , la stessa "Spietatezza Amorevole" la riverso anche nei confronti degli altri che finiscono in simili sventure. Proprio perché ci sono passato e capisco perfettamente cosa si prova.

Ho Cercato di essere il più "diplomatico" possibile nel vero senso delle parola ma in VERITA' ne avrei tante altre da dire...
 
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Cari Kormrider e Simone80,
vi ringrazio per le vostre schiette risposte. Kormrider non ti preoccupare, nessun problema da parte mia! Anzi sono anche un po' contento di averti dato un'occasione per sfogarti....
Il fatto è che nelle settimane precedenti ne avevo viste diverse altre di GTV V6, ma erano tutte o tristissime (blu scuro e interni neri, non Momo) o vistosamente malridotte o troppo "burine". Quella, almeno, era l'unica sobria nei colori e poi la carrozzeria, lo ripeto, era in buone condizioni. Inoltre, mi illudevo che chi acquistasse una GTV V6 fosse un appassionato e la trattasse se non in modo maniacale almeno decentemente!
Ma mi sembra di capire che siate entrambi convinti che fosse stata schilometrata. Io mi sono fidato, come ho scritto, della spalla sinistra del sedile di guida: se avessi guardato solo l'usura del pomello del cambio non avrei avuto dubbi, ma così... mi era stato sempre spiegato che l'indizio più importante era appunto la spalla! E infine, che almeno l'ultimo proprietario - quello del pugno contro il cassettino e della tanica d'olio vuota - l'avesse usata poco o niente era sicuramente la verità, ve lo garantisco: infatti, se capii bene il non detto tra le righe, la ragione per cui "non aveva potuto guidarla per parecchio tempo" era dovuta al semplice fatto di essere stato in galera per reati contro la persona, sospetto rinforzato dai tatuaggi e dall'atteggiamento che invitavano caldamente ad attenersi all'antico consiglio "ditegli sempre di sì". Comunque, quel viaggio di andata dalla provincia toscana alla campagna piemontese cambiando quattro treni regionali fu un'autentica avventura.
Posso solo aggiungere che non ci sono più ricascato. Da allora solo macchine nuove!
Cari saluti,
El Tünin
 
Inoltre, mi illudevo che chi acquistasse una GTV V6 fosse un appassionato e la trattasse se non in modo maniacale almeno decentemente!
Di sicuro non una vettura passata di mano 4 volte e per di più ad un avanzo di galera...
Ma mi sembra di capire che siate entrambi convinti che fosse stata schilometrata. Io mi sono fidato, come ho scritto, della spalla sinistra del sedile di guida: se avessi guardato solo l'usura del pomello del cambio non avrei avuto dubbi, ma così... mi era stato sempre spiegato che l'indizio più importante era appunto la spalla!
Ma assolutamente... i sedili si possono sempre rifare... non è mai una scienza esatta... una vettura come il Gtv6 che abbia avuto realmente 70 000km.. non sarebbe mai stata Conciata in quel modo!!!!!

E infine, che almeno l'ultimo proprietario - quello del pugno contro il cassettino e della tanica d'olio vuota - l'avesse usata poco o niente era sicuramente la verità, ve lo garantisco: infatti, se capii bene il non detto tra le righe, la ragione per cui "non aveva potuto guidarla per parecchio tempo" era dovuta al semplice fatto di essere stato in galera per reati contro la persona, sospetto rinforzato dai tatuaggi e dall'atteggiamento che invitavano caldamente ad attenersi all'antico consiglio "ditegli sempre di sì"
🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣

Posso solo aggiungere che non ci sono più ricascato. Da allora solo macchine nuove!

Non è mica detto!!! Ci si casca pure con le nuove e li son bruciori belli grossi!!! Attenuati forse dalla pastiglia di maalox della garanzia..

Ci vuole Malizia e Furbizia!! L'avresti potuta trovare la tua occasione, solamente alzando il montepremi e cercando più assiduamente...

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Che storia desolante spiace tantissimo,da questa vicenda però si possono trarre considerazioni utili per cercare di evitarne altre o per lo meno di evitare bagni di sangue economici.A volte presi da entusiasmo e passione si perde razionalità ed è facile non cogliere dettagli rivelatori delle condizioni di una vettura e procedere all'acquisto.In questo caso qualche buon elemento c'era, pomello usurato e sedili no, pannelli porta tagliati, latta di olio rinvenuta sotto al sedile (che la dice lunga anche sulla serietà del venditore) e,relativamente, il numero dei precedenti proprietari.El tunin in buona fede ha acquistato la vettura da un venditore senza scrupoli ed ha preso purtroppo una fregatura,può capitare.A questo punto però inizia la vera beffa e relativo bagno di sangue che a mio avviso,questo si,poteva essere evitato.Prima di procedere ad interventi importanti e costosi su di una vettura di cui non si conosce la storia, bisogna SEMPRE fare dei controlli preliminari per individuarne la convenienza, se si fosse fatta la prova di compressione ,una diagnosi elettronica, una ispezione con prova su strada approfondita da parte di un buon meccanico professionista ed un migliaio di chilometri di valutazione si sarebbe capito facilmente che la vettura aveva il triplo dei chilometri dichiarati ed era stata tenuta da cani quindi non meritevole.Morale, quando si acquista una vettura stagionata farsi sempre assistere da un professionista di fiducia.
 
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Buongiorno a tutti gli appassionati dell’Alfa Romeo GTV V6, desidero raccontare la mia insoddisfacente esperienza con il 2.0 Turbo.

Nel novembre 2009 comprai presso un rivenditore di auto usate in Piemonte la mia prima GTV V6, un 2.0TB I serie del 1996. L’abbinamento dei colori era splendido, elegante, semplicemente perfetto: grigio medio e interni in pelle Momo beige, il migliore mai proposto a mio parere. La carrozzeria esterna era pressoché immacolata, così come i sedili, quasi pari al nuovo compresa la famigerata e rivelatrice spalla sinistra del posto di guida.

Pur avendo avuto ben quattro proprietari, la macchina aveva percorso soltanto 74.000 Km in 13 anni, e fu la percorrenza così bassa a convincermi definitivamente all’acquisto, tanto più alla luce del prezzo davvero conveniente, appena 3.500 Euro. Era talmente bella che valeva senz’altro la pena di spenderci sopra, non solo per cambiare la cinghia di distribuzione e la pompa dell’acqua ma anche per rifare le sospensioni, completamente sedute, naturalmente i freni, la frizione, mezza bruciata, la batteria, la bobina, rifare l’intero scarico che era del tutto marcio, cambiare gli pneumatici, che erano di una sconosciuta marca cinese e per di più lisci, con i Michelin Pilot specifici per quel modello, e ripristinare diverse parti della carrozzeria, a cominciare dai pannelli delle porte che erano stati sfondati per montare un impianto stereo da maniaci del tuning. Inoltre dovetti riportare allo stato originale il paraurti anteriore e vari inserti, che erano stati alterati con placchette in fibra di carbonio, e sostituire il costoso pomello del cambio, totalmente consumato. È vero che la macchina era priva di qualunque documento che attestasse gli interventi di manutenzione programmata e non, e che il libretto tagliandi presentava un unico timbro apposto per il primo controllo dopo 2.000 km, ma il rivenditore mi aveva garantito a parole che almeno gli ultimi due proprietari avevano fatto seguire regolarmente la macchina dal loro meccanico di fiducia. Quanto al secondo di loro, al momento del passaggio di proprietà mi giustificò la presenza sotto i sedili di una tanica d’olio da 5 litri vuota – che mi dispiacque essere di chissà quale lubrificante da discount privo di marca: ricordo che recava solo la scritta “olio per motori a benzina” – informandomi che il motore V6 turbo, com’era normale a suo dire, necessitava per sua natura di frequenti rabbocchi.

Durante il ripristino a regola d’arte, effettuato lungo un intero anno e con tanta tanta passione, cercando i ricambi originali in mezza Europa dal Regno Unito alla Germania alla Spagna – e che per inciso mi costò diverse migliaia di Euro, circa il doppio del prezzo d’acquisto – il carrozziere si accorse che uno dei precedenti proprietari, mi piacerebbe sapere per quale ragione, aveva segato i montanti della scocca, il che avrebbe potuto creare seri problemi alla tenuta della scatola di sicurezza in caso di ribaltamento; ma tant’è, ho sempre guidato con prudenza. Non fu invece possibile aggiustare la chiusura della guantiera, che purtroppo l’ultimo proprietario mi confessò aver divelto con un pugno in un accesso d’ira. Un'altra inspiegabile stranezza che saltò fuori fu che i rivestimenti di plastica sui fianchi dei sedili posteriori erano entrambi spaccati in corrispondenza degli attacchi delle cinture anteriori.

Nel parlare con gli altri precedenti proprietari, appresi poi dal secondo che la centralina era stata considerevolmente rimappata portando la potenza a 230/240 CV, sicché mi toccò contattare il preparatore per riavere la mappatura originale, dato che quella la modifica, mi dissero in officina, avrebbe rischiato a lungo andare di mettere in sofferenza il turbocompressore. Forse scoprii anche il motivo del consumo d’olio, dato che presso uno dei bulloni di sostegno del motore era visibile un trafilamento che ungeva continuamente buona parte della sottoscocca e che con il meccanico si cercò di tappare alla meglio.

Fatto tutto ciò, ed effettuata la doverosa omologazione presso il RIAR, non riuscii però mai ad usare la mia bellissima GTV con regolarità, peregrinando da un’officina all’altra, finché nel luglio del 2013 essa mi lasciò per strada sotto un’enorme nuvola di fumo lungo la salita che dalla stazione va verso il centro storico di Perugia. Perdute ormai le speranze, decisi all’istante di rivenderla come veicolo non marciante per soli 400 Euro allo stesso carro attrezzi che intervenne per rimuoverla.

In realtà, indipendentemente dal triste epilogo non fui mai in grado di risolvere due problemi in particolare ed è su questi che, anche a distanza di tanto tempo, sarei grato a chi volesse darmi delle spiegazioni.

Il primo riguardava lo sterzo. D’accordo che la prima serie della GTV 916 lo aveva un po’ leggero e che nella seconda serie esso fu irrigidito, ma quello del 2.0 V6 Turbo era davvero troppo traballino: in velocità era difficilissimo riuscire a tenere la macchina dritta e poi, soprattutto, l’area centrale presentava un’intollerabile zona morta, che non avevo riscontrato nemmeno a 18 anni sulla Innocenti degli anni settanta di mio padre. Anche in rettilineo ero costretto ad effettuare continue correzioni, mi sembrava di essere l’attore Jean Gabin durante le scene di inseguimento nei film francesi del dopoguerra!!!

Il secondo problema riguardava il fissaggio del blocco motore. Quando si premeva l’acceleratore, lo si sentiva spostarsi vistosamente con un sonoro “glonk”: insomma, era già maledettamente allentato al banco. Ora io dico: va bene “donne e motori…”, ma maledizione, è possibile che dopo neppure 75.000 Km di percorrenza quel benedetto V6 Busso sovralimentato fosse già così spompato, così come le altre parti meccaniche – ammortizzatori, frizione, ecc. – così stanche? È possibile che a un motore da 201 CV fosse abbinato uno sterzo così approssimativo? Ed è mai possibile che consumasse tutto quell’olio!?! A mio modesto parere quel motore sarà pure stato una bomba, ma se aveva una durata e un’affidabilità così breve mi verrebbe da dire, per cortesia non vi arrabbiate, che era anche un mezzo bidone…

Ringrazio tutti per la pazienza.Visualizza allegato 218112
Ciao mi spiace per tutti i tuoi problemi, io ho avuto la seconda serie e i problemi che tu riscontri proprio non li ho avuti. Tenuta di strada fantastica sterzo preciso, a 230 km/h non dovevo correggere e non consumava nemmeno olio. La mia aveva solo 2 veri problemi, i freni scarsi e in 2 anni e mezzo che lo tenuta è 20k, ho dovuto fare regolare i vetri delle porte 2 volte. Quindi penso che i problemi della tua sia da imputare a com' è stata trattata e forse qualche problema della prima serie.
Io ero il secondo proprietario presa usata, aveva 2 anni e mezzo con ancora 6 mesi di garanzia e 40k km. Venduta a 60 k km
Era full optional gran macchina.
 
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