Pitbull, sinceramente oggi come oggi i "cruccofili" sono anni luce avanti. La Fiat ha già mostrato quel che è in grado di fare. Sono passati 23 anni, se non te ne sei accorto.
Non è da ieri che ha messo le mani sull'Alfa.
Se la perdita della trazione posteriore, del boxer, dell'impegno nelle competizioni, dell'immagine del marchio, del V6 Busso, delle piattaforme dedicate non ti sono bastati... non so che dirti.
Continui a fidarti della Fiat? Beh, significa che l'età dell'innocenza continua ben oltre quanto mi aspettassi!
Non voglio aprire una polemica, però la Fiat ha parlato piuttosto chiaro: o salgono le vendite, o l'Alfa non sarà più una priorità per Torino.
Preferiresti continuare ad assistere ad un'Alfa mediocre, fatta da Fiat ricarrozzate ma formalmente italiana, oppure un'Alfa finanziata da un gruppo solido, anche se straniero, ma con le idee chiare ed i mezzi per riportare l'Alfa a quel che era e dovrebbe essere sempre?
Vuoi che auto come la 8C restino un prodotto unico oppure preferiresti che, come all'Audi con la R8, anche nei listini Alfa comparisse stabilmente una sportiva vera, magari (per tornare al discorso di prima) realizzata in collaborazione con la Porsche?
La Fiat ha tanto parlato di polo sportivo composto da Alfa-Maserati-Ferrari. Il risultato? La 8C: tanto bella quanto triste esempio di vettura fine a sé stessa, destinata a non avere una progenie nei piani di Torino.
Alla VAG hanno creato un polo analogo con Seat-Audi-Lamborghini.
Il risultato? Beh, la R8 e la S8 per l'Audi, telai in alluminio, componentistica di prim'ordine e finiture adeguate per la Lambo, motori, componentistica e finiture per la Seat (che corre e vince in Turismo, dove prima c'era l'Alfa...).
Direi che l'esperimento dei "crucchi" sia riuscito di gran lunga meglio. Sarebbe miope negarlo!
Chiunque ami davvero l'Alfa è stanco della Fiat e delle sue politiche decise giorno per giorno.
All'Alfa serve un piano industriale chiaro, preciso, coraggioso, ambizioso. Serve gente capace di decidere con la testa e col cuore. E questo, contrariamente a quel che molti credono, i tedeschi lo sanno fare perfettamente. Non sono forse passionali come noi, ma le auto le sanno fare eccome! E ci mettono molta passione, unita al cervello. Perché auto come Porsche o BMW non nascono dalla mente di calcolatori, ma da gente che vive, ama e capisce l'auto. E che costruisce l'auto con passione, ma sapendo mantenere al contempo un produttivo distacco.
Solo il cuore non va bene. Solo la testa non va bene.
Il giusto sta nel mezzo.
E questo è quel che serve all'Alfa: gente appassionata ma con le idee chiare.
Non fuochi di paglia o piani di rilancio nebulosi (dopo ben 23 anni)!
Non è da ieri che ha messo le mani sull'Alfa.
Se la perdita della trazione posteriore, del boxer, dell'impegno nelle competizioni, dell'immagine del marchio, del V6 Busso, delle piattaforme dedicate non ti sono bastati... non so che dirti.
Continui a fidarti della Fiat? Beh, significa che l'età dell'innocenza continua ben oltre quanto mi aspettassi!
Non voglio aprire una polemica, però la Fiat ha parlato piuttosto chiaro: o salgono le vendite, o l'Alfa non sarà più una priorità per Torino.
Preferiresti continuare ad assistere ad un'Alfa mediocre, fatta da Fiat ricarrozzate ma formalmente italiana, oppure un'Alfa finanziata da un gruppo solido, anche se straniero, ma con le idee chiare ed i mezzi per riportare l'Alfa a quel che era e dovrebbe essere sempre?
Vuoi che auto come la 8C restino un prodotto unico oppure preferiresti che, come all'Audi con la R8, anche nei listini Alfa comparisse stabilmente una sportiva vera, magari (per tornare al discorso di prima) realizzata in collaborazione con la Porsche?
La Fiat ha tanto parlato di polo sportivo composto da Alfa-Maserati-Ferrari. Il risultato? La 8C: tanto bella quanto triste esempio di vettura fine a sé stessa, destinata a non avere una progenie nei piani di Torino.
Alla VAG hanno creato un polo analogo con Seat-Audi-Lamborghini.
Il risultato? Beh, la R8 e la S8 per l'Audi, telai in alluminio, componentistica di prim'ordine e finiture adeguate per la Lambo, motori, componentistica e finiture per la Seat (che corre e vince in Turismo, dove prima c'era l'Alfa...).
Direi che l'esperimento dei "crucchi" sia riuscito di gran lunga meglio. Sarebbe miope negarlo!
Chiunque ami davvero l'Alfa è stanco della Fiat e delle sue politiche decise giorno per giorno.
All'Alfa serve un piano industriale chiaro, preciso, coraggioso, ambizioso. Serve gente capace di decidere con la testa e col cuore. E questo, contrariamente a quel che molti credono, i tedeschi lo sanno fare perfettamente. Non sono forse passionali come noi, ma le auto le sanno fare eccome! E ci mettono molta passione, unita al cervello. Perché auto come Porsche o BMW non nascono dalla mente di calcolatori, ma da gente che vive, ama e capisce l'auto. E che costruisce l'auto con passione, ma sapendo mantenere al contempo un produttivo distacco.
Solo il cuore non va bene. Solo la testa non va bene.
Il giusto sta nel mezzo.
E questo è quel che serve all'Alfa: gente appassionata ma con le idee chiare.
Non fuochi di paglia o piani di rilancio nebulosi (dopo ben 23 anni)!
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