Il pilota Alfa Romeo NTechnology James Thompson ha concesso una breve intervista al quindicinale Autosprint in occasione della sua fenomenale doppietta a Valencia. La riporto di seguito:
AUTOSPRINT = James, te lo aspettavi un simile risultato?
THOMPSON = Dopo un po' di sfortuna nelle prime gare della stagione, ero fiducioso sulle possibilita' di arrivare al successo. Il fatto e' che durante l'inverno, mentre le altre squadre andavano fuori a provare, la NTechnology ha lavorato molto a casa, " fuori dalla scena ". E non ha solo lustrato le vetture: si e' impegnata per adattare quanto piu' possibile la vettura alle mie esigenze.
AUTOSPRINT = Che cosa vuol dire?
THOMPSON = Che io ho uno stile di guida un po' pariticolare. Voglio una vettura che abbia un inserimento in curva molto veloce, ma anche che perdoni e mi permetta di usare tutta la pista disponibile. In genere, ho una guida piu' aggressiva sulle gomme rispetto ad altri piloti, e le consumo maggiormente, perche' arrivo con molta velocita' in curva. Ci sono tanti piccoli dettagli sui quali i tecnici devono lavorare per darmi una vettura adatta alle mie esigenze. A inizio anno, alla NTechnology avrebbero potuto dirmi: " questa e' la macchina, ha ottenuto tanti successi negli ultimi anni, ora sali e guida ". Invece, si sono messi di punta a lavorare per me.
AUTOSPRINT = Ora chiedi alla squadra di venire incontro alle tue esigenze, ma tanto nel 2003 quanto nel 2005 hai anche saputo adattarti al ruolo di scudiero che ti era stato richiesto dai vari Tarquini, Larini, Giovanardi, Cociago e Farfus.
THOMPSON = Nel 2005 il team aveva quattro piloti e certamente non disponevo di una macchina ottimale per il mio stile di guida, cosa molto difficile quando si e' cosi' tanti in squadra.
AUTOSPRINT = Quest'anno sei voluto tornare con l'Alfa, benche' con un programma molto piu' ridotto, nonostante a fine 2006 la Seat ti avesse offerto un rinnovo del contratto per correre nel BTCC. E' stata la scelta giusta?
THOMPSON = Si, perche' non volevo lasciare il WTCC e tutto quanto ho maturato fino ad oggi.
AUTOSPRINT = Lo ha vinto Priaulx con la BMW o lo avete perso voi con la Seat nel 2006?
THOMPSON = Personalmente, penso che lo abbiamo perso noi. Non voglio certo svalutare Priaulx ma, per quanto mi riguarda, essere stato leader dopo il sesto incontro e poi passare attraverso vari inconvenienti tecnici per poi tornare a raccogliere punti solo nell'ultimo, il decimo....... Sono rimasto molto deluso di come e' andata lo scorso anno.
AUTOSPRINT = E con l'Alfa, come andra'?
THOMPSON = Non ci sono ragioni per cui non possiamo centrare altre vittorie. La mia sola preoccupazione e' che non abbiamo un programma di test, perche' non disponiamo di un pieno appoggio da parte della casa, a differenza, ad esempio, delle squadre BMW che possono provare quando vogliono. Comunque, credo che potremo essere molto competitivi a Pau, Monza, Brands Hatch e Macao. Se metteremo a segno qualche altro weekend come quello di Valencia, saremo anche noi in lotta per il titolo.
Molto ottimista, dunque, James Thompson dalle dichiarazioni rilasciate in questa piccola intervista, anche se, purtroppo, le sue prevsioni sono state subito smentite a Pau, dove le due gare sono andata male, anche se non un disastro come le prime due. A suffragare poi quanto ha detto riguardo il suo stile di guida e della disponibilita' del team ad assecondarlo, c'e' anche un trafiletto che esplica molto chiaramente i punti di forza della 156 GTA da lui guidata nella doppia vittoria di Valencia:
" JAMES ACROBATA SUI CORDOLI. I dati della telemetria della 156 di Thompson a Valencia hanno svelato il segreto della sua eccezionale doppietta sulla pista spagnola. In vaire curve, James e' stato piu' veloce di Farfus nel 2006, quando il brasiliano correva per la NThecnology. Nell'ultima curva lo e' stato di ben 9 km/h, cosa che, lungo il rettilineo di partenza, gli ha permesso di raggiungere 70/80 metri prima la velocita' massima, di uscire dalla scia dei rivali davanti a lui e batterli in staccata. Questo grazie al gran lavoro sull'assetto e gli ammortizzatori, i KW, tale da permettere a Thompson di saltare sui cordoli e tagliare del tutto le curve, e grazie anche al miglioramento della frenata ".