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BRNO GARA 1

Come da qualifiche, la prima fila e' interamente BMW, con la pole dello spagnolo Porteiro affiancato dal tricampione in carica Priaulx. Dietro di loro l'italiano Zanardi, sempre su BMW, e quarta la Seat di Gene. Come di consueto in questa edizione, la partenza di gara 1 avviene lanciata: il poleman ha anche il favore della traiettoria e la sfrutta passando per primo, ma c'e' subito il colpo di scena, perche Priaulx si gira alla prima curva a seguito di un contatto con Portals ( Seat ), a sua volta scomposto da un contatto al retrotreno probabilmente inferto dal tedesco J.Muller. Il campione in carica si arena nella sabbiia e si ritira incazzato nero, con la Seat di Gene che lo segue riescendo ad evitarlo passando largo, ma la sua gara e' ormai compromessa del tutto. Anche la Seat di Tom Coronel finisce fuori in una fase immediatamente successiva sportellandosi con Luca Rangoni ( BMW ). Coronel si ritira, mentre l'italiano riguadagna l'asfalto. Entra la safety car perche' si devono rimuovere le vetture nella sabbia. Primo giro quindi adrenalinico con il numero complessivo dei giri che sale da 10 ad 11. Si riprende al terzo giro con 4 BMW nei primi quattro posti, mentre nelle retrovie il nostro Thompson, su Alfa, strappa la nona posizione a Portals, retroceduto a seguito del contatto alla prima curva. Primo intanto Porteiro, secondo J. Muller, terzo Farfus e quarto Zanardi. Un trenino molto vicino che lascia presaguire scintelle a go-go. Poi la Chevrolet di larini, le due seat di Y.Muler e Tarquini ed un'altra Chevrolet, quella di A.Menu. Siamo al quinto giro e Zanardi cerca di attaccare Farfus per la terza posizione...... tra i due non corre buon sangue a seguito di famosi contatti nella passata edizione, quando il brasiliano correva per l'Alfa Romeo. Nelle retrovie Thompson, sempre nono, viene spesso coinvolto in ammucchiate con le Seat dell'italiano Pedala ed un altro concorrente, ma riesce sempre a conservare la nona posizione, purtroppo pero' troppo distanziato dall'ottava mantenuta dalla Chevrolet di Menu che gli consentirebbe di partire in pole per la gara 2. Al sesto giro tutto e' invariato, con gli sterili tentativi di Zanardi di sorpassare Farfus, mentre i primi due viaggiano senza darsi battaglia, con J.Muller leggermente staccato da Porteiro. Al settimo giro, il quartetto BMW ha ormai un importante vantaggio sul quartetto che segue: la Chevrolet dell'italiano Larini, le Seat di Muller e Tarquini e la Chevrolet di Menu. Ma Zanardi riesce finalmente a sorpassare Farfus, oberato da una zavorra importante e che non oppone resistenza. Thompson intanto piu' che cercare di prendersi l'ottava posizione, deve guardarsi in realta' dagli attacchi della Seat di Pedala, che sembra averne piu' di lui. Dopo il crush del primon giro, la gara non e' affatto emozionante ed a tre giri dal termine il sorpasso piu' probabile sembra proprio quello per la nona posizione tra Thompson e Pedala, totalmente ininfluente per l'esito della competizione. Siamo al nono giro, e dietro ai primi quattro, tra le due Seat e le due Chevrolet sembra finalmente accendersi il duello: ma e' solo una pallida impressione. Tarquini, in settima posizione, sembra quello piu' attivo facendosi piu' volte vedere negli specchietti della Seat di Y. Muller, ma non c'e' mai l'occasione giusta per affondare il colpo. Le telecamere indugiano molto su questo quartetto, perche' in testa le prime due BMW di Porteiro, sempre al comando, e J.Muller hanno staccato le seconde di Zanardi e Farfus. Ma sembrano posizioni consolidate. Per ora, in nona posizione, Thompson resiste a Pedala, e deve augurarsi che davanti a lui accada qualcosa per guadagnare almeno una posizione che altrimenti non potrebbe mai raggiungere. Siamo all'ultimo giro di una gara non esaltante: tutto e' invariato e si attende qualche colpo di scena. Tra la prima BMW e la prima macchina non BMW ci sono 13 secondi........ e non accade piu' niente. Posizioni consolidate al traguardo: primo Porteiro alla prima vittoria stagionale, secondo J.Muller, terzo Zanardi e quarto Farfus, tutti su BMW. Quinta la Chevrolet di Nicola Larini, seguita dalle Seat di Y.Muller e Gabriele Tarquini, con un po' piu' staccata la Chevrolet di A. Menu. Saranno queste primo otto auto che, a posizioni invertite, potranno battagliare piu' delle altre per i punti di gara 2. Purtroppo J.Thompson, su Alfa Romeo, chiude nono e rimane fuori, con la sterile soddisfazione di aver mantenuto la posizioone nei confronti della Seat dell'italiano Pedala.
 
BRNO GARA 2

Si parte da fermi ed a griglia invertita, secondo l'ordine rovesciato dell'arriva dei primi 8 di gara 1. Cosi' finisce che Thompson, che parte nono, si trova davanti due file BMW che, con il vantaggio della trazione posteriore nelle partenze da fermo, certamente non gli lasceranno nessuna possibilita' di conquistare delle posizioni alla partenza. Dovra' quindi solo cercare di mantenere la posizione di partenza e sperare che davanti a lui accada qualche imprevisto che lo avvantaggi, senza ovviamente coinvolgerlo in qualche incidente. Y.Muller, su Seat, non prende parte alla griglia in quanto alla fine di gara 1 ha accusato un problema al cambio. In pole troviamo quindi Menu su Chevrolet, affiancato da Tarquini su Seat e via via tutti gli altri al contrario come da arrivo di gara 1. Priaulx e' in undicesima piazza al fianco di Rangoni ( tutti e due su BMW ) a causa dei noti fatti di gara 1 ( anche Rangoni poi si e' dovuto ritirare ). Si parte: alla partenza Menu parte bene e tiene la testa dopo la prima curva, cosi' come Tarquini tiene la seconda. Zanardi e' terzo e Farfus quarto. Thompson scatta benissimo e guadagna un paio di posizioni portandosi al settimo posto. Una grande partenza dell'inglese del biscione francamente insperata. Nelle retrovie ovviamente c'e' un po' di confusione, con il gruppo che si deve ancora sgranare. Durante il primo giro Thompson guadagna una ulteriore posizione ed e' sesto, mettendosi alle spalle la Chevrolet di Larini e la BMW di Porteiro, evidentemente scattato molto male. Nel secondo giro Zanardi sorpassa Tarquini e si mette alle ruote di Menu. Ma i primi 5 in realta' sono tutti attaccati tra loro. Poi il colpo di scena: in due curve Menu e Zanardi perdono le loro posizioni; i due sio toccano sul fianco, e Menu' finisce nella sabbia arenandosi e ritirandosi. Zanardi riporta dei danni alla ruota posteriore destra ed e' costretto a rientrare ai box. Ora c'e' Tarqioni primo, che al terzo giro pero' e' costretto a cedere due posizioni alle BMW in una volta sola: Farfus, ora e' primo e J. Muller secondo. Dietro di loro, quarto, c'e' Thompson con l'Alfa!!! Grande: la fortuna e' stata dalla sue con alcune eliminazioni eccellenti. Al terzo giro i distacchi sono ancora minimi, con le due BMW che cercano di darsi battaglia, ed alla staccata della curva 1, in fondo al rettilineo del quarto giro, c'e un primo attacco di Muller su Farfus, non risucito. Ora si deve sperare che i due piloti BMW combinino qualche pasticcio e lascino strada alla Seat di Tarquini ed all'Alfa di Thompson ( che comincia ad essere un po' piu' staccata ). Al quarto giro J.Muller sorpassa Farfus, che pero' non molla...... Muller va un po' lungo ed il brasiliano si rifa' subito sotto, non riuscendogli pero' il controsorpasso e si accoda. Da questo momento non riuscira' piu' ad insidiare il tedesco per riprendersi la prima posizione. Questa breve bagarre favorisce Tarquni che si riavvicina, e nel frattempo, purtroppo, la BMW di Porteiro si posiziona davanti alla Alfa di Thompson, che adesso e' quinto. Siamo a meta' gara, ed il tricampione in carica Andy Priaulx intanto e' nono, con nel mirino due Seat immediatamente davanti alui che si danno battaglia. Larini e' sesto dietro Thompson. Ora le telecamere si soffermano sui duelli della parte finale della zona punti, non facendoci vedere cosa accade davanti. Al settimo giro J.Muller passa sul rettilineo con sette decimi di vantaggio su Farfus, mettendosi quindi ad una minima distanza di sicurezza.... Porteiro intanto sorpassa anche la Seat di Tarquini ( che gli cede strada facilmente facendogli anche segno con la mano su dove passare ) e si porta terzo.... le trazioni anteriori quindi non possono competere con le posteriori della BMW su questo tracciato, e che adesso fanno il pieno del podio. In 3 giri Thompson avrebbe la possibiliuta' di farsi sotto a Tarquini perche' la distanza che li separa non e' tanta, ma farlo nei pochi giri che sono rimasti sarebbe comunque una impresa, ed i due sembrano andare alla stessa andatura. Intanrto, all'ottavo giro, Priaulx guadagna la zona punti approfittando di una sportellata tra due Seat che non se le mandano a dire. Il campione in carica ringrazia e si porta in settima posizione. Ad un giro dalla fine, le prime quattro posizioni sono ben salde perche' tra un pilota e l'altro c'e' una ampia zona di sicurezza. E' Thompson che non puo' fare invece il minimo errore causa possibilita' di sorpasso da parte della Chevrolet di Larini.... ma per fortuna non succede. E cosi' finisce con tre BMW sul popdio: primo J. Muller, secondo Farfus e terzo Porteiro. Poi la Seat di Tarquini e quinto Thompson che va orgogliosamente a punti ( ne ha fatti pur sempre piu' di Priaulx che arriva settimo dietro a Larini ). Ottavo a chiudere la zona punti........ non me lo ricordo, ma quasi sicuramente una delle Seat meno competitive dei team minori.
 
Queste le dichiarazioni del dopo week-end di BRNO:


Felix Porteiro:

"Siamo soddisfatti dei nostri risultati. Ne avevamo bisogno perché abbiamo lavorato tanto. Il ritmo della prima gara è stato costante ho spinto forte perché sapevo che se non avessi fatto errori avrei potuto vincere. C'è stato un piccolo problema alla prima curva, c'era qualcuno che mi spingeva ma sono riuscito a tenerlo. Devo dire che sono davvero felice di condividere il podio con Alex Zanardi. Il problema durante la gara era che nei primi giri ho dovuto combattere per sorpassare Thompson e Larini. Sorpassare Larini è stato particolarmente difficile ma sapevo di poter essere più veloce nel corso della gara così ho preferito aspettare prima di fare la mia mossa".

Jorg Muller:

"A Pau avevamo ottenuto un risultato scarso perché non avevamo lavorato abbastanza, così siamo andati in Ungheria per migliorare la macchina e fare bene soprattutto nelle qualifiche. Questo ci ha aiutato molto perché potevo solo sognare di vincere e di arrivare secondo con 45 kg. Questo circuito è perfetto per le BMW e io oggi sono stato fortunato. Il team ora è al primo e al secondo posto in classifica e questa è la cosa più importante per me".

Alessandro Zanardi:

"Questo è un grande risultato per il team per me e Felix. Alla partenza ero proprio dietro a Felix e non potevo muovermi più di tanto perché avevo tutte le altre macchine attorno. Dopo la prima curva la mia manovra non era molto pulita ma mi sono reso conto di poter essere veloce. Quando Farfus ha provato a resistere sono riuscito a sorpassare. Oggi è stato il giorno di Felix. Ha molto talento, su questo non c'è alcun dubbio".

Augusto Farfus:


"Sono arrivato qui con 60 kg che sono molto per questo tracciato. Sono stato comunque capace di combattere in gara-1, mentre ho avuto una bella battaglia con Jorg in gara-2. Lui era più veloce di me. Non vedo l'ora di correre in Portogallo, un tracciato che nessuno conosce, così sarà più divertente".
 
Non poteva esserci un risultato migliore per la Chevrolet nelle qualifiche sul circuito di Porto. Alain Menu, Robert Huff e Nicola Larini hanno fatto registrare i tre migliori tempi (2:06.927, 2:07.687 e 2:07.731), proprio negli ultimi secondi di una sessione interrotta per ben due volte.

Le tre Chevrolet sono seguite della tre SEAT e dalle tre BMW. Tom Coronel è finito quarto, davanti a Gabriele Tarquini – a lungo in pole position per gran parte della sessione – e Yvan Muller. Il campione uscente Andy Prialux è stato il migliore tra i piloti BMW con il settimo tempo, 2:08.574. Accanto a lui sulla griglia partirà Alex Zanardi, che è seguito da Jorg Muller. Il pilota tedesco ha terminato prematuramente le qualifiche dopo essere finito addosso alle barriere alla prima curva a pochi minuti dal termine.

Nei 45 minuti della sessione è stata esposta due volte la bandiera rossa, a seguito di due diversi incidenti. Il primo, a 20 minuti dalla conclusione, quando James Thompson ha urtato il muretto in uscita della chicane che conduce al paddock, danneggiando la fiancata destra della sua macchina. Il britannico è riuscito comunque a chiudere degnamente piazzandosi decimo con il tempo di 2:08.939.

Il secondo incidente è capitato sempre alla chicane e ha visto protagonista stavolta Tiago Monteiro, che ha commesso un errore all'ingresso. Quando la sua SEAT Leon è stata rimossa, è iniziato l'attacco alla pole della Chevrolet. Menù ha girato in 2:07.349, Larini secondo ma subito superato da Huff e relegato terzo. Mentre Huff stava tentando di migliorarsi ulteriormente nel giro successivo, ha commesso un errore ed è finito fuori pista. Menu invece è riuscito a ritoccare il proprio tempo e a infrande il muro dei 2 minuti e 7 secondi.

La sessione si è conclusa con il terribile incidente tra la SEAT di Roberto Colciago e la BMW di Roberto Porteiro. All'uscita della curva 16, Colciago stava terminando il suo giro lanciato e ha urtato violentemente la parte posteriore, della BMW, che stava procedendo a rilento. Entrambe le vetture sono finite contro i due muri laterali che delimitano la pista. La SEAT è andata in fiamme, ma Colciago è uscito fortunatamente illeso dalla vettura. Nel giro precedentemente il pilota italiano aveva realizzato il miglior tempo tra gli indipendenti, e l'undicesimo in generale.
 
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PORTO GARA 1

Partenza lanciata con un duello qa distanza Chevrolet/Seat: le 3 Chevrolet sono nelle prime posizioni ( Menu in pole, Huff e poi Larinil ) tallonate dalle tre Seat di Tom Coronel, Gabriele Tarquini e Yvan Muller: Le BMW leader del campionato, come detto nelle qualifiche, partono piu' attardate, ma sempre in corsa per delle posizioni che potrebbero avvantaggiarle nella partenza da fermo di gara 2. Cosa che potrebbe valere anche per l'Alfa Romeo di James Thompson, che parte decimo con delle buone chance. Il tracciato, tortuoso e stretto con dei muretti di cemento a perimetrare la carreggiata, e' pericoloso e misura circa 4,7 km. Si parte: alla prima curva passano tutti indennii, e si mantengono le rispettive posizioni. E' un serpentone di macchine che procedono con molta prudenza, con i piloti consapevoli che un errore sarebbe fatale. Ma ecco che Farfus, in una curva stretta, tocca dietro Zanardi che si gira. Zanardi e' fuori gioco, ma ci rimette anche Thompson con la sua Alfa Romeo che tampona leggermente Farfus e perde un po' di terreno. Davanti, e siamo al secondo giro, le 3 chevrolet ssono sempre davanti con le 3 Seat che seguono. Al terzo giro c'e' una ammucchiata in una curva a 90 gradi per i piloti delle retrovie, con una BMW che centra una Seat piajntata contro le bartriere. Bandiere gialle e safety car che deve entrare. Tra i coinvolti c'e' anche la seat di Colciago, che si ritira con una fiancata praticamente distrutta. Il gruppo si ricompatta con Menu in testa a capitanare il terzetto Chevrolet, poi sempre il terzetto Seat ( ma con Tarquini in quarta posizione davanti a Coronel ) e settimo troviamo il tricampione Andy Priaulx, su BMW, tallonato da Jorg Muller e Augusto Farfus, sempre su BMW, che recupera il terreno perduto dopo il tamponamento ai danni di Alessandro Zanardi. Decimo Thompson, che per fortuna non ha accusato danni alla macchina e che ha ancora chance per poter guadagnare l'ottava posizione che potrebbe farlo partire in pole in gara 2. Siamo al quinto giro, sempre in regime di safety car, ed il computo totale dei giri comincia ad allungarsi: dagli 11 previsti si passa a 12, poi 13, quando i giri percorsi sono gia' diventati 7. Si transita all'ottavo giro ancora in regime di safety car, perche' l'operazione di rimozione delle auto incidentate sembra piuttosto laboriosa. Finalmente la macchina di sicurezza spegne le luci e si riparte dal nono giro: Menu' ed Huff allungano subito, mentre dietro si combatte, ma sempre con molta prudenza. Solo cinque giri effettivi da percorrere, consapevoli che un altro incidente decreterebbe, di fatto, la fine delle ostilita'. L'Alfa meno competitiva, quella di Tielemans, si staglia contro il muretto laterale ed e' fuori dai giochi. Intanto Thompson, decimo, perde contatto con la BMW di Farfus e non sembra avere alcuna chanche per l'ottava posizione. Ci vorrebbe un aiuto della fortuna.......... Farfus, nono, cerca di pressare J.Muller proprio per conquistare l'ultima piazza utile garantendosi la partenza in pole di gara 2, ma i piloti sembrano imbrigliati dalla paura di sbagliare. Intanto Jorg Muller fa volare via il suo specchietto destro contro una protezione in una stretta chicane. A due giri dalla fine nulla e' cambiato, con le posizioni che sembrano blindate. Thomposn e' addirittura insidiato dalla BMW di Stefano D'Aste, ed ormai e' lontanissimo dalla BMW di Farfus. La gara per lui e' praticamente conclusa. A parte un testacoda della BMW di Rangoni, in ventesima posizione, sembra non accadere piu' nulla. Chi non si dovrebbe accontentare, rischiando il tutto per tutto, e' Augusto Farfus che, in quanto nono, partirebbe da questa posizione anche in gara 2, ma la BMW di Jorg Muller per lui e' troppo difficile da sorpassare, e piu' che farsi guardare dallo specchietto in qualche circostanza, non riesce a fare. All'ultimo giro Y.Muller, su Seat, sorpassa Tom Coronel e conquista la quinta posizione. Proprio un attimo prima di passare sotto la bandiera a scacchi con Alain Menu primo, Robert Huff secondo e Nicola Larini terzo, tutti su Chevrolet. Poi le tre Seat di Gabriele Tarquini, Yvan Muller e Tom Coronel. Settimo Andy Priaulx ed ottavo Jorg Muller, entrambi su BMW, che occuperanno la prima fila di gara 2. Augusto Farfus finisce in nona posizione ed infine, il triste decimo posto di James Thompson su Alfa Romeo. C'e' da scommetterci che gara 2 non sara' cosi' abbottonata come la prima manche.........
 
Certo.... su Eusosport, come sempre. Ma la seconda gara non l'ho potuta avedere causa Wimbledon. Poi faro' un copia e incolla dal sito ufficiale, ma per l'Alfa credo che sia andata male anche la seconda. :mecry:
 
PORTO GARA 2

E’ arrivata la prima vittoria stagionale per Andy Priaulx. Il pilota di Guernsey, partito secondo in griglia, sorpassa il leader Jörg Müller al quinto giro e quindi fa una superba ripartenza dopo il periodo di safety-car vincendo così gara-2 di Oporto. Müller finisce secondo davanti ad Alain Menu e riguadagna la leadership del campionato.

Alla partenza Farfus supera Menu per il settimo posto ma nel successivo rettilineo lo svizzero riguadagna la posizione. Il secondo giro vede la seconda Chevrolet, quella di Rob Huff, supera Farfus. Malgrado sia arrivato alla settima posizione all'11° passaggio, Huff fa un errore cercando di superare Yvan Muller il giro successivo e finisce contro le gomme. Riesce a riprendere ma finisce fuori dai punti.

Il compagno di squadra di Huff Nicola Larini dà spettacolo scavalcando Tarquini al terzo giro, Muller al quinto e Coronel all'ultimo ma non riesce a salire per la seconda volta sul podio poiché va a sbattere alla curva sette. Alain Menu assicura una presenza tra i primi tre alla Chevrolet superando Coronel.

La safety car è entrata in pista per quattro giri dopo che Miguel Freitas ha sbattuto alla chicane. Priaulx zigzagga più tardi che può alla ripartenza prima di scattare e di creare un buon distacco sugli altri. C'è grande lotta per le altre posizioni nei punti e dopo le uscite di scena di Huff e Larini Coronel finisce quarto seguito dal compagno di squadra della SEAT Yvan Muller, Augusto Farfus si classifica sesto e Tarquini settimo.

L'indipendente Pierre-Yves Corthals dell'Exagon Racing è il vincitore di categoria e riesce a tenere dietro di sé Michel Jourdain e James Thompson conquistando un impressionante ottavo posto che gli vale il primo punto mondiale. Il suo principale avversario, Stefano D'Aste, perde la possibilità di ripetere il successo di gara-2 a causa di un drive-through che gli viene inflitto per partenza anticipata.

Un incidente all'ultimo giro elimina Jordi Gené e Alessandro Zanardi. Jörg Müller guida ora il campionato con 58 punti davanti a Priaulx e Farfus, secondi a pari merito con 56 punti.
 
Queste le dichiarazioni dei protagonisti della doppia manche di Porto:


Alain MENU

“Oggi è stata una giornata fantastica per la Chevrolet grazie alla tripletta in Gara 1. Finora è stata una buona stagione. Nella seconda gara le condizioni erano molto difficili e il fondo stradale era scivoloso. Dopo la partenza ho piegato dietro Nicola (Larini) e sorpassato qualche Seat. Dopo siamo riusciti a sorpassare Tom (Coronel), poi Nicola è andato dritto e sono rimasto in terza posizione”.

Andy PRIAULX


“E' stata una grande gara e devo ringraziare Jorg perché se c'è una persona con cui puoi tranquillamente gareggiare, quello è lui. E' stata una gara piena di pressione, ogni giro sembra che sia il più importante della propria vita e io e Jorg eravamo al limite ogni volta”.

Robert HUFF

“E' stato il weekend più bello della stagione, un po' come la classica ciliegina sulla torta. Dedico il mio risultato al team che ha lavorato così tanto Abbiamo saputo gestire la gara tra di noi e sapevamo di poter guidare bene senza preoccuparci che qualcuno di noi potesse fare qualche stupidata”.

Jörg MÜLLER

"Sono felice di essere sopravvissuto in questa gara così difficile. Ho fatto un errore frenando troppo e troppo in ritardo, così si è creato un gap con Andy (Priaulx, ndr) che non sono riuscito a colmare. Sono stato in testa alla classifica, non voglio perdere punti!"

Nicola LARINI

"Sono soddisfatto del risultato. Questo circuito è perfetto per la Chevrolet, che si è dimostrata superiore a tutte le altre vetture. In Gara -2 ho attaccato al massimo perché volevo conquistare il maggior numero possibile di punti".

Tom CORONEL

"Sono felice perché per tre giri Larini mi stava mettendo pressione e io sono stato l'unico in grado di tenere dietro una Chevrolet per così tanto tempo. Ho fatto una buona gara; è vero, non sono salito sul podio, ma se qualcuno mi avesse detto che avrei ottenuto un sesto e quarto posto l'avrei baciato!"

Stefano D'ASTE

“La macchina andava molto bene in curva e io ero più veloce dell'Alfa Romeo di Thompson; tuttavia ho pensato di non rischiare alcun sorpasso perché ero al comando della classifica Indipendenti e portare a casa punti in questo caso conta di più. Dedico questa vittoria a mia sorella perché ieri era il suo compleanno".
 
SEAT CON IL TURBODIESEL

La casa spagnola ha annunciato oggi che la prossima settimana ad Anderstorp, Jordi Genè e Yvan Muller guideranno due Leòn TDI equipaggiate con un motore turbo diesel 280 hp.

Questa sarà una pietra miliare sia per la SEAT che per la FIA in quanto sarà la prima volta che una macchina a motore diesel parteciperà ad una corsa del campionato FIA.

Gli ingegneri della SEAT hanno lavorato alcuni mesi per sviluppare il progetto che adesso, dopo un periodo di test tecnici, farà il suo debutto.

Jaime Puig, direttore della SEAT Sport, ha spiegato: "I regolamenti ci permettono di usare una vettura a motore diesel e noi siamo molto felici di questo cambiamento. Siamo soddisfatti dei test svolti e crediamo che la Leòn Turbo diesel possa diventare competitiva in un medio-lungo periodo".

Benoît Bagur, capo ingegnere della SEAT, ha affermato: “Da quando la FIA ha dato il via libera per inserire la tecnologia diesel nelle competizioni, abbiamo iniziato a studiare la fattibilità del progetto che è decollato alcuni mesi fa. La base da sviluppare è un 170 hp di cilindrata 2000 montata sulle Leon FR. Abbiamo preso il blocco motore e la testa del cilindro del modello in produzione, ma abbiamo cambiato il turbo charter e la centralina di trasmissione. In ogni modo, noi avevamo da cambiare il posizionamento dell'intercooler e creare nuove prese d'aria . Il motore diesel è 35 Kg più pesante del motore a benzina, cosi abbiamo dovuto ridistribuire il peso. Siamo soddisfatti dei risultati dei test e siamo impazienti di poter migliorare ancora”.
In accordo con i regolamenti FIA Super 2000D, la SEAT Leòn TDI peserà 30 Kg di più della “sorella” con motore a benzina.
 
Stato
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