Sistemi di accensione a confronto

Tiri in ballo capacità, reattanza e resistenza del circuito di accensione, ma ti rendi conto quanto questi parametri incidono su un impianto AT dove ci sono cavi lunghi quasi 50 cm...

direi praticamente niente....:D
o meglio, sicuramente ci sono delle perdite, ma non nel cavo! è troppo corto, anche a prescindere dalla tensione (peraltro molto alta e soggetta a minor perdite), 50cm sono pochissimi
 
direi praticamente niente....:D
o meglio, sicuramente ci sono delle perdite, ma non nel cavo! è troppo corto, anche a prescindere dalla tensione (peraltro molto alta e soggetta a minor perdite), 50cm sono pochissimi
Cinquanta centimetri sono niente in correte continua, ma l'accensione elettronica non genera corrente continua e 50 cm possono essere tanti... :eek: :decoccio:

Del resto anche dr. Alpha nel precedente intervento ha giustamente tirato in ballo la resistenza, reattanza e capacità...:D :decoccio:

PS maggior tensione non significa necessariamente minor perdite anzi saranno trascurabili quelle ohmiche, ma non le altre.
 
Cinquanta centimetri sono niente in correte continua, ma l'accensione elettronica non genera corrente continua e 50 cm possono essere tanti... :eek: :decoccio:

Del resto anche dr. Alpha nel precedente intervento ha giustamente tirato in ballo la resistenza, reattanza e capacità...:D :decoccio:

PS maggior tensione non significa necessariamente minor perdite anzi saranno trascurabili quelle ohmiche, ma non le altre.

chiaro, ma un pezzo di cavo da solo che perdite può avere se non ohmmiche? 50cm possono essere tanti in presenza di potenze bassissime e cavo molto fine (tipo 0.5) ma ti parlo di cavo per uso elettronico che poco ha da spartire con quello per le candele.
 
chiaro, ma un pezzo di cavo da solo che perdite può avere se non ohmmiche? 50cm possono essere tanti in presenza di potenze bassissime e cavo molto fine (tipo 0.5) ma ti parlo di cavo per uso elettronico che poco ha da spartire con quello per le candele.
Stiamo parlando di cavi per candele, vero? Appunto in questi cavi l'ultima cosa che ci interessa è la perdita per effetto Joule o la caduta di tensione.

Sono cavi sovradimensionati per la corrente che devono trasportare. Forse tu non ricorderai ma in passato, quando i cavi erano in rame, per evitare disturbi a radio frequenza veniva inserita addiritura una resistenza che mi pare fosse di circa 10 kOhm...
Le perdite che intendo io sono quelle dovute ai difetti di isolamento, ne converrai che 50 cm di cavo ha più possibilità di scaricare che 1 cm. (1 cm è circa il tratto tra bobina e candela principale dei nostri TS). Nel caso della 75-164 il cavo "lungo" faceva alcune curve e parallelismi con parti metalliche con la conseguenza di aumentare la propria impedenza e conseguenti perdite.
Come detto prima la corrente che scorre nel cavo non è continua ma ha una propria frequenza... ;) :decoccio:

PS Considerato che la materia che andremo a discutere è notevole, proporrei (salvo casi speciali) di non insistere su uno stesso argomento con più di tre "repliche" a persona. Questo per non appesantire la discussione e rischiare di annoiare chi ci sta leggendo... .:blink:.
La mia è una proposta, ma mi va bene qualsiasi soluzione. :guid:
 
Piccola comunicazione di servizio, i moderatori mi vorranno scusare se mi sostituisco momentaneamente a loro... Evitiamo QUOTE chilometrici se poi il quote riguarda 3 righe... scusate ancora, alla prossima! Buona serata. :decoccio:

PS Considerato che la materia che andremo a discutere è notevole, proporrei (salvo casi speciali) di non insistere su uno stesso argomento con più di tre "repliche" a persona. Questo per non appesantire la discussione e rischiare di annoiare chi ci sta leggendo... .:blink:.
La mia è una proposta, ma mi va bene qualsiasi soluzione. :guid:

Concordo con te per le regole da seguire.

ottimo, ringrazio mauretto, alfacorse , andrea e melo81 per aver "aderito" volentieri dando pregio alla discussione, rispondo per ordine, prima a mauretto in seguito a tutti gli altri altri.
:decoccio:

Ottima spiegazione.
Il booster gap così non lo avevo mai sentito spiegare.:)
 
benissimo ! andando per ordine risponderò a tutti, la mia dimestichezza col sito non è ancora totale e colgo l'ocasione di ringraziare m@urizio per il consiglio di fare in modo affinchè la discussione rimanga comprensibile e "snella" col quale condordo pianamente:) , cercherò di non fare come al solito ed essere più sintetico , ma tutti meritano una risposta e quoterò tutti, a volte accade che nel frattempo che digito qualcun'altro ha già postato e quando clicco su invio si sono introdotti altri messaggi intermedi che in realtà non sarebbero in ordine cronologimanete corretto.

prima di tutto devo retificare alcune diciture:

ho scritto buster gap come lo pronuncio ma si scrive booster gap.

- nella domanda n2 l'intenzione era di chiedere il significato di "angolo di combustione" che non vuol dire la stassa cosa di "angolo di accensione" e contemplato assieme all'anticipo di accensione e sopratutto alla "curva ad ombrello" erano volutamente menzionati per dare spunto alla discussione essendo strettamente in relazione al succo della discussione.

- segue il mio multiquote.
 
L'angolo di accensione è l’angolo che fa la manovella con l'asse del cilindro nel momento in cui avviene l’accensione della miscela.

L'angolo di anticipo è l'angolo che fa la manovella con l'asse del cilindro nel momento in cui scocca la scintilla.

La curva ad ombrello permette di valutare la variazione della coppia erogata in funzione dell'angolo di anticipo.
Queste curve sono fatte per vari punti di funzionamento del motore.


Ottima spiegazione.
Il booster gap così non lo avevo mai sentito spiegare.:)

1:esatto
:) anche se come ho detto ho sbagliato, volevo chiedere cos'è l'angolo di combustione


2:
:) in riferimento al PMS e al senso di rotazione
3:
esatto!:) facendo girare il motore a regime con tutti i parametri costanti, variando l'anticipo si ottiene la ben nota curva , con la sua forma caratteristica in cui l'apice corrisponde all'anticipo ottimale rispetto ad una qualsiasi prestazione che interessi, potenza, rendimento ecc
variando anche il rapporto aria/carburante si ottiene una serie di curve il cui "non plus ultra" rapresenta il miglio rapporto anticipo - aria/carburante per quel dato regime e altre condizioni , questa è la prima e più importante mappa della centralina.





le parole usate nella spiegazione sono mie ma sintetizzano quanto appreso su autorevoli testi e dai maestri altresì autorevoli chè ho conosciuto durante i miei percorsi.
 
accidenti siamo all'esame !!!!
[cut]
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spero di aver risposto in maniera chiara.
E' tosto.........
ciao

apprezzo il tuo lungo post, ma forse non hai afferrato bene cosa intendevo chiedere, e forse non hai letto per intiero la domanda n5 dove la domanda è essenziale alla fine e non all'inizio dove si fa un esempio e non si intendeva chiedere la storia dell'alfa, comunque ottima esposizione storica anche se forse in Ot,:decoccio:
 
Ultima modifica da un moderatore:
1:esatto
:) anche se come ho detto ho sbagliato, volevo chiedere cos'è l'angolo di combustione


Allora visto che bisogna giustamente essere precisi.

L'angolo di conbustione è l'angolo che pecorre la manovella durante la combustione.
 
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Allora visto che bisogna giustamente essere precisi.

L'angolo di conbustione è l'angolo che pecorre la manovella durante la combustione.
Domanda... l'angolo è fisso o varia con il numero di giri? .:blink:.