75 TS : scatti improvvisi

Infatti...normalmente il motore risulta piu' regolare al minimo con una miscela leggermente piu' ricca,pero' poi al controllo dello scarico con l'analizzatore si è fuori dai valori consentiti.In ogni caso,a "orecchio" si riesce a regolare un solo carburatore,se invece le farfalle sono quattro,per avere la stessa depressione a monte di ognuna bisogna usare per forza un vacuometro.
 
In ogni caso,a "orecchio" si riesce a regolare un solo carburatore,se invece le farfalle sono quattro,per avere la stessa depressione a monte di ognuna bisogna usare per forza un vacuometro.
Ehm... tu sei giovane :lol2: :rolleyes: e forse non puoi ricordare quando l'allineamento e la carburazione dei vecchi doppio corpo si faceva pure ad orecchio... eravamo nell'era pre- elettronica dove si poteva "cortocircuitare" alternativamente un cavo candela fino a bilanciare decentemete la rotazione del motore. :grinser005:

In quanto alla vite di regolazione del CO (debimetro a "paletta") anche a me non risulta andasse toccata, era infatti dotata di uno specifico sigillo antimanomissione.

Era un'operazione che si faceva in casi estremi tant'è che ancora adesso qualche "vecchia signora" risulta ancora vergine ... almeno da quel punto di vista! :lol2:


:decoccio:
 
La registrazione della carburazione ad "orecchio" spesse volte risulta migliore di quella strumentale per il semplice fatto che l'unico parametro apprezzabile è la "rotondità" del motore e con i tempi che corrono non è più possibile tollerare carburazioni "dubbie" che aumentano emissioni e consumi... :grinser002:


:decoccio:

Infatti...normalmente il motore risulta piu' regolare al minimo con una miscela leggermente piu' ricca,pero' poi al controllo dello scarico con l'analizzatore si è fuori dai valori consentiti.In ogni caso,a "orecchio" si riesce a regolare un solo carburatore,se invece le farfalle sono quattro,per avere la stessa depressione a monte di ognuna bisogna usare per forza un vacuometro.

Ehm... tu sei giovane :lol2: :rolleyes: e forse non puoi ricordare quando l'allineamento e la carburazione dei vecchi doppio corpo si faceva pure ad orecchio... eravamo nell'era pre- elettronica dove si poteva "cortocircuitare" alternativamente un cavo candela fino a bilanciare decentemete la rotazione del motore. :grinser005:

In quanto alla vite di regolazione del CO (debimetro a "paletta") anche a me non risulta andasse toccata, era infatti dotata di uno specifico sigillo antimanomissione.

Era un'operazione che si faceva in casi estremi tant'è che ancora adesso qualche "vecchia signora" risulta ancora vergine ... almeno da quel punto di vista! :lol2:


:decoccio:


Ragazzi per favore .....non mi sembra che la 75 TS abbia i carburatori ! Va bene una citazione veloce , una risposta veloce ....ma ora basta OT
grazie

Veramente se il meccanico dell'ex proprietario non tarava il debimetro ad orecchio adesso la 164 andava bene... Volevo solo migliorarla attendendo lunedi col nuovo debimetro.

Non è spirito è il fatto che la gente non è tutta meccanica, e come me è ignorante. Io ho la 164 col medesimo problema, ed il problema è il debimetro. Se ne parlava da qualche parte, ma dovrei regolarlo purtroppo ad orecchio, tanto lunedi gli metto quello nuovo. Mentre avvito/svito la vite esterna, il motore al minimo deve cambiare il rombo?

I sintomi che accusa la mia 164 è fatica ad avviarsi, sotto i 2000 giri va a strappi, non è lineare fino a 4500 poi schizza a limitatore. L'avviamento è difficoltoso, ma il motore va bene, per me è proprio il debimetro che gli da noie, che voi sappiate i sintomi di un debimetro starato/partito posson esser questi?

Simo scusa , va bene che la 164 e la 75 TS sono "parenti strette" , però se adesso hai la 164 non puoi continuare a scrivere sempre qui nella sezione 75 ... dovresti "emigrare " nella sezione 164
Grazie
 
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Posta simotiesse una discussione sulla 164TS e ne riparliamo :decoccio:
 
ok vado di là, ma il gruppo 75isti non posso abbandonarlo mi manca troppo... avete ragione pure voi ma io voglio almeno sognare di avere ancora la mia amata... dai scrivo di là... venite però eh
 
Buon per Andrea148 che il suo debimetro vada sempre bene, si vede che lo hai tenuto di conto. A me era andato bene per i primi anni: sempre lo stesso CO, poi sono cominciati tanti problemi (cominciati cambiando officina per motivi logistici, e terminati ricambiando officina, guarda caso... dopo aver cambiato anche un paio di debimetri, nuovi, oltre a molto altro...) .
Il debimetro ha il tappino che si toglie e si può rimettere (era dato a ricambio, mi pare, o si regola la vite aprendo il coperchio e ruotandola con le dita). Le iniezioni senza controllo in retroazione (sonda lambda) non riescono a tener conto di tutte le variabili atmosferiche.
Come può tener conto, p . es., dell'umidità presente nell'aria aspirata?
 
Scusami Alfista162B4A,ma non ti seguo.I parametri fondamentali per il corretto funzionamento dell'iniezione sono:temp.aria, press.atmosferica e temp.acqua.La % di umidita' pur avendo degli effetti sul rendimento volumetrico,non credo che sia possibile contrastarla di volta in volta agendo sul debimetro.Forse(o sicuramente)ho sbagliato a capire,ma se cosi fosse,significherebbe dover intervenire sul debimetro ad ogni variazione meteo.
 
mha, forse dipende dalla regolazione estiva/invernale come sui carbs una volta con la levetta nella cassa filtro
 
Quello convinto che nella 75 T.S. la carburazione andasse controllata e rivista 2 volte all'anno era il meccanico che mi ha cambiato ben 2 debimetri...
La spiegazione tecnica al suo convincimento empirico che avevo ipotizzata è nelle tabelle del vapor sapuro: la quantità di vapor d'acqua che può prender il posto dell'aria (e quindi dell'ossigeno) è minore a basse temperature ambientali.
Ma da quando li controllo più spesso ho visto letture della sonda del CO che è meglio non raccontare... da quanto è erratico e bizzoso nella risposta alle regolazioni (un lavoro da pochi minuti può diventare un lavoro di mezz'ora).
Comunque cerco solo di evitare le giornate più umide per andare a far regolare il CO.
Invece i primi anni avevo sempre la stessa lettura del CO, a distanza di mesi...

La levetta della cassa filtro non c'entra: serviva a far aspirare solo aria calda da sopra i tubi di scarico in inverno e solo aria fresca in estate (sennò, p.es. nelle prime Giulia, in certe condizioni ambientali nel tubo di venturi dei carburatori l'umidità diventava ghiaccio... bloccando il motore).
Ma nella mia Giulietta 1.6 1978 la scatola filtro era termostata: passava automanticamente quanto serviva da aria fresca a calda, come anche nei motori FIRE a carburatori ed i single point. Nei multipoint (come la 75 T.S.) il problema della benzina che condensa a freddo sui condotti di aspirazione è minimo: la benzina viene spruzzata praticamente sulla valvola aspirazione.
 
Adesso ci siamo.Conoscendo la tua reputazione mi sembravano affermazioni alquanto strane.Riguardo la possibilita' di regolare l'orientamento del tubo aspirazione aria hai centrato perfettamente.Il fenomeno delle formazioni di ghiaccio nel tubo venturi era tutt'altro che raro.Mi raccontava mio padre(ex motorista aviazione anni '50...Mustang,B17 etc)che su quei motori si ovviava al problema con la circolazione olio motore attorno ai diffusori,in quanto a quota 8000 e piu' il ghiaccio ostruiva completamente il venturi e l'evaporazione della benzina faceva il resto.
 
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