Alfa 156 - Aiuto per Aspirazione geometria variabile

No, mi spiace smentirvi, ma il carico c'entra eccome.
Sennò mica facevo la DOMANDONA
Mi sembrava di essere stato chiaro sul come raggiungere i 130 Km/h, tranquillamente o con un po di sprint.
Solo che forse vi riferite a versioni diverse con mappe diverse, io sto parlano della 2.0 ts a benzina del '98.
A 130 km/h nel rapporto superiore a quanto gira il tuo motore?
Secondo te sei con i condotti lunghi o corti?
La potenza necessaria all'avanzamento varia a seconda della lunghezza dei condotti?

Sempre secondo te... se sfrutti l'accelerazione e poi una volta raggiunta la velocità voluta e veleggi... i condotti come si posizionano?
Hai mai provato da fermo a raggiungere i 5.000 g/min? E i LED promessi li hai messi?

Tu sai che le domande non te le faccio "a cazzum" ma dalla tue risposte decido se andare avanti nella discussione o metterti in castigo dietro alla lavagna... :p
 
noto con piacere che la domanda era interessante e che ha aperto un sano confronto ed un approfondimento!
Quello che mi diverte è che si arriva alla stessa considerazione solo con teorie differenti che aiutano la discussione.
che siano i giri o l'apertura della farfalla è la stessa cosa, il fine è sempre lo stesso, se salgo di giri si apre, se schiaccio l'acceleratore in maniera "violenta" la centralina sente che richiedo potenza e si predispone per aprire, quindi in base a come accelero otterrò l'apertura.
a velocità costante in funzione dei giri del motore, e di conseguenza dell'apertura della farfalla, la turbina utilizza la configurazione prevista.
 
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che siano i giri o l'apertura della farfalla è la stessa cosa, il fine è sempre lo stesso, se salgo di giri si apre, se schiaccio l'acceleratore in maniera "violenta" la centralina sente che richiedo potenza e si predispone per aprire,
Veramente io non ho scritto questo... ;)
 
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Veramente io non ho scritto questo... ;)
ho riassunto in maniera semplicistica!
Sai M@urizio giustamente si possono evidenziare le diverse modalità e precisare che in una determinata motorizzazione si comporta in un modo e in un altra in un altro, ma la sostanza è che questo tipo di turbina è stata progettata perchè agisca in maniera differente in base alla richiesta, richiesta da intendersi come giri motore.
Dopodichè ogni applicazione è differente in base al progetto del motore, ma la "base" rimane sempre uguale.
Diversamente avrebbero continuato a produrre solo turbine senza geometria variabile.
 
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ho riassunto in maniera semplicistica!
Sai M@urizio giustamente si possono evidenziare le diverse modalità e precisare che in una determinata motorizzazione si comporta in un modo e in un altra in un altro, ma la sostanza è che questo tipo di turbina è stata progettata perchè agisca in maniera differente in base alla richiesta, richiesta da intendersi come giri motore.
Dopodichè ogni applicazione è differente in base al progetto del motore, ma la "base" rimane sempre uguale.
Diversamente avrebbero continuato a produrre solo turbine senza geometria variabile.
Tanto per essere chiari e non confondere le cose, a scanso di equivoci, chiamiamo le cose con il loro nome ovvero "collettore a lunghezza/geometria variabile o VIS".

Ogni progettista/costruttore adotta le strategie che ritiene più opportune pertanto lo allunga e lo accorcia come meglio ritiene opportuno, ma nello specifico Paperinik ha fatto una domanda su un ben preciso motore ovvero il 2.0 TS E2 che conosco discretamente anche nella successiva versione CF3.
La documentazione ufficile Alfa riporta inequivocabilmente il funzionamento con l'indicazione precisa del punto di intervento, utile nella diagnosi guasti.
Ipoide ha portato la propria esperienza sul 2.0 JTS ed io non avendolo testato non sono in grado di controbattere le sue affermazioni, ne prendo atto anche se qualche domanda me la sono fatta, del tipo, perchè corti a basso numero di giri, poi lunghi e poi di nuovo corti?
Comunque attendo la risposta di Paperinik alle mie domande per poter, come saggiamente hai scritto, aprire un sano confronto ed approfondimento.
 
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Tanto per essere chiari e non confondere le cose, a scanso di equivoci, chiamiamo le cose con il loro nome ovvero "collettore a lunghezza/geometria variabile o VIS".

Ogni progettista/costruttore adotta le strategie che ritiene più opportune pertanto lo allunga e lo accorcia come meglio ritiene opportuno, ma nello specifico Paperinik ha fatto una domanda su un ben preciso motore ovvero il 2.0 TS E2 che conosco discretamente anche nella successiva versione CF3.
La documentazione ufficile Alfa riporta inequivocabilmente il funzionamento con l'indicazione precisa del punto di intervento, utile nella diagnosi guasti.
Ipoide ha portato la propria esperienza sul 2.0 JTS ed io non avendolo testato non sono in grado di controbattere le sue affermazioni, ne prendo atto anche se qualche domanda me la sono fatta, del tipo, perchè corti a basso numero di giri, poi lunghi e poi di nuovo corti?
Comunque attendo la risposta di Paperinik alle mie domande per poter, come saggiamente hai scritto, aprire un sano confronto ed approfondimento.
hai ragione, impropriamente ho fatto riferimento alla turbina che non c'entra un bel nulla!
 
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Nel descrivervi come funziona il collettore di aspirazione a geometria variabile, oltre a citare quanto descritto da manuale, ho anche sottolineato che ho personalmente verificatio la corrispondenza praticamente.
Il fatto che ora con le centraline si possa gestire a piacimento l'attivazione di tale sistema non vuol dire che il funzionamento ideale sia quello che ognuno bovinamente decida di attuare.
Quello a cui mi riferisco è il principio di funzionamento progettato dal costruttore.
Una domanda per i più esperti: spiegatemi a cosa possa servire l'attivazione del variatore di aspirazione al variare del carico o della posizione della valvola a farfalla; vi anticipo: assolutamente a nulla.
 
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Una domanda per i più esperti: spiegatemi a cosa possa servire l'attivazione del variatore di aspirazione al variare del carico o della posizione della valvola a farfalla; vi anticipo: assolutamente a nulla.
Concordo, il VIS (intendi quello vero?) si muove in funzione della velocità/quantità di aria aspirata (= n° di giri) indipendentemente dal carico motore/posizione della farfalla.
 
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Molto interessante è sempre un piacere leggervi, da ignorante non avendo modo di aver mai testato il vis , appurato che sia comandato dalla centralina di iniezione e varia in funzione dei giri motore e quantità/aria aspirata, l'apertura della farfalla non è una conseguenza diretta dell'aumento di carico e giri?
 
appurato che sia comandato dalla centralina di iniezione e varia in funzione dei giri motore e quantità/aria aspirata, l'apertura della farfalla non è una conseguenza diretta dell'aumento di carico e giri?
La tua affermazione è corretta, il VIS è comandato dalla centralina di iniezione che ha il compito di fornire l'impulso ON/OFF che aziona l'elettrovalvola dell'attuatore pneumatico che a sua volta allunga o accorcia meccanicamente il collettore di aspirazione in funzione dei giri motore.
La quantità ma sopratutto la velocità dell'aria nei condotti di aspirazione è proporzionale al numero di giri, il carico motore non è importante. Alcuni confondono il VIS con il variatore di fase dove invece è molto importante il parametro di carico motore, tant'è che a basso carico il variatore non si attiva (chiusa parentesi).

Credo che sia intuitivo capire perchè a bassi giri è importante che il collettore sia lungo e a giri più elevati (tipicamente intorno ai 5.000 g/m) diventi corto.
Avere condotti lunghi a velocità elevata dell'aria (alto numero di giri) comporterebbe una perdita notevole di carico (intesa come perdita di pressione) con conseguente decadimento delle prestazioni.

Questo è quanto ne sò io... avanti un altro! ;)
 
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