meravigliato
Alfista principiante
re: Alfa Romeo nuova GIULIA
Se si facesse qualcosa tipo "progetto 500" anche per l'Alfa Romeo, cioè una nuova Alfa che riprenda nome e design (attualizzato) di un vecchio (e glorioso) modello Alfa Romeo (Giulia?), non mi dispiacerebbe, anzi l'idea mi stuzzica. Ma deve avere una meccanica all'altezza! L'ottimo sarebbe una bella TP come Alfa comanda! Visto che l'ottimo non è possibile (oggi ma per il futuro possiamo sempre sperare) almeno per il segmento D manteniamo il quadrilatero alto.
Io capisco il discorso dei costi di produzione e so che è normale utilizzare lo stesso pianale per diversi modelli di auto (vedi gruppo Volkswagen, o dovrei dire gruppo Porsche?), quindi ok pianale punto per MiTo (che in realtà è una utilitaria non una piccola coupé) ma dato che sulle Alfa segmento D non si può avere la TP almeno manteniamo alcune soluzioni peculiari che garantiscono un certo comportamento stradale e differenziano le Alfa dalle altre TA! Anche il marketing dovrebbe capire questo concetto.
C'è da dire che se partono dal pianale Bravo II e lo rivoluzionano con quadrilatero alto e multilink (sviluppati come si deve però!) e una maggiore rigidità (=più peso) si otterrebbe un pianale totalmente diverso. Quanto si riparmierebe in costi e peso rispetto al premium?
Concludendo,credo che loro abbiano fatto questo ragionamento: differenziarsi dalla massa con soluzioni specifiche costa e spesso i contenuti, pur costando, non si vedono/vendono, quindi se si può risprmiare senza che (quasi) nessuno se ne accorga...
PS: Che sulla 500 (che per inciso a me piace moltissimo) abbiano usato lo schema meccanico della Panda non ci vedo niente di male, sviluppare una trazione posteriore con motore posteriore (come la vecchia 500) secondo me non sarebbe stata una scelta ottimale ed il pianale Panda sembra effettivamente buono, considera che su EVO parlavano bene della Panda 100HP, quindi credo che lo schema (con la corretta messa a punto) abbia un suo potenziale. Aspetto con interesse di vedere cosa saprà fare la 500 Abarth. Fine OT.
Se si facesse qualcosa tipo "progetto 500" anche per l'Alfa Romeo, cioè una nuova Alfa che riprenda nome e design (attualizzato) di un vecchio (e glorioso) modello Alfa Romeo (Giulia?), non mi dispiacerebbe, anzi l'idea mi stuzzica. Ma deve avere una meccanica all'altezza! L'ottimo sarebbe una bella TP come Alfa comanda! Visto che l'ottimo non è possibile (oggi ma per il futuro possiamo sempre sperare) almeno per il segmento D manteniamo il quadrilatero alto.
Io capisco il discorso dei costi di produzione e so che è normale utilizzare lo stesso pianale per diversi modelli di auto (vedi gruppo Volkswagen, o dovrei dire gruppo Porsche?), quindi ok pianale punto per MiTo (che in realtà è una utilitaria non una piccola coupé) ma dato che sulle Alfa segmento D non si può avere la TP almeno manteniamo alcune soluzioni peculiari che garantiscono un certo comportamento stradale e differenziano le Alfa dalle altre TA! Anche il marketing dovrebbe capire questo concetto.
C'è da dire che se partono dal pianale Bravo II e lo rivoluzionano con quadrilatero alto e multilink (sviluppati come si deve però!) e una maggiore rigidità (=più peso) si otterrebbe un pianale totalmente diverso. Quanto si riparmierebe in costi e peso rispetto al premium?
Concludendo,credo che loro abbiano fatto questo ragionamento: differenziarsi dalla massa con soluzioni specifiche costa e spesso i contenuti, pur costando, non si vedono/vendono, quindi se si può risprmiare senza che (quasi) nessuno se ne accorga...
PS: Che sulla 500 (che per inciso a me piace moltissimo) abbiano usato lo schema meccanico della Panda non ci vedo niente di male, sviluppare una trazione posteriore con motore posteriore (come la vecchia 500) secondo me non sarebbe stata una scelta ottimale ed il pianale Panda sembra effettivamente buono, considera che su EVO parlavano bene della Panda 100HP, quindi credo che lo schema (con la corretta messa a punto) abbia un suo potenziale. Aspetto con interesse di vedere cosa saprà fare la 500 Abarth. Fine OT.
