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I giudici della Corte Federale hanno reso noto, in 117 pagine, le motivazioni della sentenza di appello che ha " salvato " la Juventus dallo spettro della retrocessione in serie C1 con conseguente riduzione dei punti di penalizzazione in serie B della prima sentenza. E che hanno riportato in serie A Fiorentina e Lazio, oltre che a restituire la Champions League al Milan con una annessa riduzione dei punti di penalizzazione anche per la squadra milanese. Nessun sistema, nessuna cupola insomma, ma condotte sistematiche per falsare i campionati che sono riconducibili " tra tutti gli incolpati del presente procedimento, solo alla Juventus, cio' che ne rende incomparabile, in negativo, la posizione rispetto ad ogni altro ". La retrocessione in Serie B e la revoca degli ultimi due scudetti, sono quindi riconducibili alle sole condotte di Luciano Moggi ed Antonio Giraudo. La Corte Federale ha deciso di limitare le punizioni per il club juventino considerando " l'importante e prestigiosa storia sportiva, di cui ha sempre percepito i frutti anche la prima squadra nazionale, della societa' Juventus, nonche' la rimozione o la mancata opposizione alle dimissioni dei dirigenti responsabili della condanna ". Il presidente attuale Cobolli Gigli pero', non si accontenta della riduzione della pena ( dai -30 punti iniziali in Serie B agli attuali -17 che aprirebbero speranze molto piu' concrete per cercare di disputare almeno la fase dei Play Off ), ed ha gia' detto che alla Camera di Conciliazione del Coni chiedera' la riammissione del club in Serie A, come per Lazio e Fiorentina, fino ad una penalizzazione massima di 15 punti. Insomma, la Juventus " salvata " dalla propria storia ( ma come..... non ha sempre rubato ? :grinser021: ). Per la Fiorentina invece, la Corte federale ha giudicato le responabilita' della societa' solo come oggettive, e da qui la riammissione in Serie A con 19 punti di penalizzazione, e stesso discorso vale per la Lazio portata a -11. Franco Carraro, ex Presidente Fderale, e' stato punito solo con una multa di 80 mila euro perche' " non vi e' alcuna prova che agisse per scopi diversi da quelli istituzionali di garantire il regolare andamento del campionato ". Per quanto riguarda infine la riammissione in Champions League del Milan ( seppur tramite la strada dei preliminari ), si spiega come " Leonardo Meani abbia posto in essere comportamenti non di sua competenza, ed Adriano Galliani abbia adottato un comportamento certamente criticabile, ma di consistenza non particolarmente penetrante ". Pertanto, a conti fatti, e' stato il solo Moggi ( che ha annunciato il ricorso al Tar del Lazio senza aspettare nemmeno la pronuncia della Camera di Conciliazione del Coni ) a causare il male del calcio italiano, tanto che allo stesso " era necessario inchinarsi per sopravvivere nel mondo della Serie A e non vedere vanificati investimenti e patrimoni societari e non mortificare la buona fede e la passione degli ignari sostenitori ". Il mio giudizio personale: una sentenza ignobile creata ad arte a preludio della riammissione in serie a della Juventus dalla Camera di Conciliazione del Coni ( che e' un organo sportivo e che molto difficilemnte si tirera' indietro di fronte alle richieste della nuova dirigenza bianconera ), che identifica un solo uomo al comando di un mondo giganetsco con interessi giganetschi. Un modo molto semplicistico di spiegare il marcio del calcio italiano.
:Vomito::
 
E' iniziata la stagione sul cemento in USA, che culminera' con il terzo Slam della stagione agli US Open di settembre. La superficie e' il cemento, la piu' veloce tra quelle esistenti. Il torneo ATP di Washington e' stato vinto dal francese Clemant ( al suo secondo successo stagionale ) che ha battuto in finale per 7-6 6-2 il giovane talento inglese Murray. Clemant si affaccia cosi' tra i primi 50 giocatori del ranking, mentre l'inglese entra nei primi 30.
 
E' in corso il Masters Series di Toronto, dove sono rientrati anche i primi giocatori del mondo dopo lo Slam inglese di Wimbledon. A parte la delusione di non veder partecipare due tra i piu' forti giocatori su supefici rapide ( Andy Roddik e Layton Hewitt ), il torneo sta facendo vittime illustri a raffica. Subito fuori al primo turno l'idolo Agassi ( ad un passo dal suo ritiro definitivo ), il russo Davydenko, gli argentini Gaston Gaudio e David Nalbandian, ed il cipriota Baghdatis ( questi ultimi quattro tutti tra i primi 10 della classifica ATP ). Ma non approdano comunque nei quarti il croato Ivan Lijubicic ed addirittura il nr. 2 Rafael Nadal, che perde per la seconda volta in carriera contro il talentuosissimo ceco Berdich in 3 set. La strada sembra pertanto spianata all'ennesima vittoria del campionissimo Roger Federer.
 
Il nr. 1 del tennis, lo svizzero Roger Federer, si e' aggiudicato il settimo torneo stagionale vincendo il Masters Series di Toronto per 2-6 6-3 6-2 contro il giovane talento francese Richard Gasquet. Per Federer si tratta della cinquantaquattresima vitoria consecutiva sulle superfici rapide del nordamerica, mentre il francesino incassa la sua seconda sconfitta in una finale importante dopo quella di Amburgo 2005, su terra rossa, sempre per mano di Federer. Lo svizzero inoltre, che si aggiudica il Masters canadese per la seconda volta dopo una vittoria nel 2004, e' alla diciassettesima finale consecutiva della carriera, ad una sola distanza dal grande Ivan Lendl.
 

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Nel Masters Series di Cincinnati, Roger Federer, fresco vincitore di quello canadese pochi giorni orsono, e' prematuramente uscito di scena contro l'inglesino Murray al secondo turno. L'asso svizzero ha perso per ben sette volte il servizio ed e' apparso deconcentrato e molto sofferente del caldo umido del sud USA. Il nr. 1 del tennis era il detentore del torneo. Le cose pero' sono andate male anche per i nr. 2 e 3 della classifica ATP ( Nadal e Ljiubicic ) che sono usciti ai querti per mano degli spagnoli Ferrero e Robredo. Alle semifinali ci sara' cosi' solo un giocatore tra i primi 10 del mondo ( Tommy Robredo, nr. 7 ) ed il torneo adesso si e' fatto davvero molto interessante.
 
La finale del Masters Series di Cincinnati, l'ultima grande prova sul cemento prima dello Slam americano, ha visto di fronte due ex nr. 1 del tennis: lo statunitense Andy Roddik contro lo spagnolo Juan Carlos Ferrero. Ha prevalso il primo per 6/3 6/4. I due giocatori si sono incontrati per la terza volta in carriera, sempre su questo tipo di superfice, ed ha sempre prevalso l'americano. Il loro incontro piu' famoso e' stato quello del 2003, che li ha visti in finale allo slam degli US Open, vinto per tre set a zero da Roddik. In quell'occasione lo spagnolo divenne nr. 1, per far posto al rivale appena due mesi dopo. Roddik rientra cosi' tra i primi 10 giocatori del mondo, mentre Ferrero si attesta alla diciottesima posizione dopo che, in caduta libera un paio di anni fa, era quasi uscito dai top 100. Per Roddik si tratta del secondo titolo a Cincinnati.
Nella foto i due finalisti ( Roddik e' quello di destra ).
 

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Nikolay Davidenko si aggiudica il torneo di New Heaven, l'ultimo in preparazione dello Slam statunitense che iniziera' questa settimana. Il russo e' ben piazzato tra i primi 10 della classifica pur non esprimendo un tennis spettacolare, ed adesso e' al nr. 6.
 

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Deludentissima la stagione sul cemento per il croato/italiano Ivan Lijubicic, attuale nr. 3 del mondo: non solo non ha affatto brillato nei maggiori tornei USA svoltisi nelle ultime 3/4 settimane, ma ha anche trovato il coraggio di farsi buttare fuori al primo turno degli US Open da Feliciano Lopez, uno spagnolo che in genere non supera mai il primo turno di un grande evento, per di piu' predisposto per la terra rossa. :Indiavolato:
 
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Da Napoli

Grazie :Cool!!!:
 
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Al terzo turno degli Open degli Stati Uniti si e' conclusa la stupenda carriera di Andre Agassi, battutto in quattro set dal tedesco Benjamin Becker. Agassi aveva preannunciato il suo ritiro lo scorso luglio durante Wimbledon, dicendo appunto che avrebbe smesso l'attivita' di fronte al proprio pubblico, quello americano in occasione del quarto ed ultimo slam della stagione. Agassi ha vinto in carriera 8 titoli dello slam, composti da 2 US Open, 4 Australian Open, un Wimbledon ed un Roland Garos, vincendo quindi su tutte le superfici. In tutto i suoi titoli sono piu' di sessanta tra Masters Series ad altri minori del circuito professionistico. Uno dei giocatori piu' conosciuti ed ammirati di sempre, anche da chi non segue molto il tennis, lascia un grande vuoto negli appassionati che non finiranno mai di ringraziarlo per le splendide emozioni vissute durante le sue partite. Nelle foto, alcuni dei momenti piu' significativi della sua carriera, tra i quali anche l'oro vinto alle Olimpiadi di Atlanta del 1996.
 

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