Bobina di BAC (Tesla)

se posso dire la mia, sono convinto che sarebbe anche bastato questo post di BlackJack , ha già detto tutto.

Peraltro a suo tempo c'è stato un bel servizio su striscia la notizia dove autorevoli scienziati ed esperti spiegarono come stavano le cose in realtà.
innanzitutto non fidandomi della mia ignoranza e a scanso di gaffe ho fatto una ricerca , ma non ho trovato alcun legame con il grande Tesla e questa trovata. Per contro ho trovato una infinità di siti, immagini e video su youtube tutti con un unico denominatore : l'invenzione di un dispositivo miracoloso che sa tanto di fumo e la parola "BAC" , mi pare che il termine non riconduca al nome di un inventore per cui il termine bobina di BAC non mi convince, che voglia dire Bobina Autoinduttiva Chiusa oppure Bifilar Autoinductive Closed coil.? il circuito che la descrive in effetti esiste in elettrotecnica

Visualizza allegato 112263 la versione chiusa che interessa a noi sarebbe la B che equivale ad un volgarissimo induttore , ma attenzione qui sono intese configurazioni da inserire in un circuito attraversato da correnti perchè sottoposto a tensioni. Nel nostro caso da quel che ho visto nei vari "documentari" in proposito, mi pare di aver capito che il circuito si autoalimenta dalla stessa corrente indotta grazie al flusso magnetico che produce il fluido al suo passaggio , a questo punto tale corrente andrebbe ad alimentare la seconda bobina che creerebbe un campo magnetico più forte al punto da "riposizionare" le molecole rendendo il carburante più "redditizio" ....

in poche parole sarebbe come se pedalando sulla mia bicicletta facendo ruotare la sua piccola dinamo appoggiata sulla ruota con la corrente della stessa dinamo potrei alimentare un motore elettrico che potrebbe spingermi ad alta velocità senza che fosse necessario pedalare ?

a parte questo, supponiamo pure che questo possa accadere, qualcuno sa spiegare la struttura chimica degli idrocarburi in questione e i suoi effetti fisici o anche fisico-chimici interessati nella combustione ai fini di produrre energia meccanica come nei nostri motori? esistono inflienze di tipo "magnetico" nelle strutture molecolari ? se si quale sarebbe l'entità sufficiente a rompere tale equilibrio?

Ammesso che tutto questo fosse vero, rimango pensieroso sull'intensità del "campo magnetico prodotto" dallo stesso flusso di un liquido che fatico a convincermi che possa essere magnetico o magnetizzabile . estremizziamo ancora e immaginiamo di alimentare con una fonte di energia esterna, per avere un campo magnetico accettabile quanta corrente sarebbe necessaria? ( a parte che 30 spire da 1,5mm prenderebbero fuoco se alimentate dalla batteria..)

altre perplessità: se il carburante fosse veramente così suscettibile ai campi magnetici forse lo sarebbe anche ai campi elettrici, e se così fosse quali effetti positivi o negativi si otterrebbero a causa del passaggio di tubi carburante talvolta vicini ai non indifferenti campi elettrici generati dall'alta tensione di cavi, bobine, calotte ecc ?

E nel serbatoio del carburante dove c'è immersa una pompa elettrica il cui motore ha dei magneti e degli avvolgimenti dove circolano alcuni ampere , a lungo andare col serbatoio pieno tutte quelle povere molecole di benzina si ritroverebbero ad essere "frullate" dal campo magnetico della pompa molto a lungo e in continuazione, alla fine di quella benzina sarebbe diversa rispetto ad un pieno consumato più in breve tempo?

inoltre nei quasi tutti i motori a iniezione , la benzina viaggia nel tubo di mandata ad una certa velocità essendoci poi il tubo di ritorno ma tale velocità è quasi nulla nei carburatori e nei sistemi moderni dove il regolatore ormai è incorporato nello stesso serbatoio ed esiste un solo tubo di mandata ( a parte canister, sfiati ecc )
ammettendo che ci fosse un minimo di fondamento il sistema non funzionerebbe comunque: nei sistemi dove la velocità del fluido è bassa sarebbe insufficiente a produrre il campo magnetico necessario a "mettere in moto il sistema" , nei sistemi dove la velocità del fluido è alta la benzina passerebbe troppo velocemente nel tubo sostando dentro il campo magnetico per un tempo insufficiente a ricevere questo miracoloso " riordino molecolare"........

Io rimango scettico, ma trovo piacevole analizzare la questione in questo thread , qualcuno ha fatto esperimenti pratici ?


Allora Dr Alpha,
Seguo sempre il forum ( non ricordo se mi sono gia presentato o meno) per problemi di varia natura e grazie a voi ho sempre risolto stavolta preso pure io dalla curiosità e dalla voglia di sperimentare ho provato stà BAC, 15 giri cosi come descritto fatti sul tubo di mandata di gasolio al filtro, l'auto è una 156 16v E4 150cv con tubi intercooler in acciaio inox e valvola EGR tappata lato motore con piastra 4 fori. Cosa ho notato? la macchina dopo due tre giorni ( non parlo di sensazioni) è diventata molto ruvida nell'erogazione perdita di potenza ai bassi regimi e consumi passati da uno standard fisso del 17 a lt ( ti parlo di percorsi standard mai variati in 20 giorni e che sono quelli che faccio tutto l'anno) passati al 13 a lt tant'è che mi stavo cominciando a preoccupare di qualche tubo forato o problemi egr o debimetro me ne ero quasi dimenticato di sta c..o de BAc sul tubo. Sabato preso dalla disperazione mi sono rimesso a riguardare un po tutta la macchina ... ed ho pensato ma vuoi vedere che è stà BAC ? e quindi ho staccato la legatura dei fili lasciandola montata la macchina è ridiventata reattiva a ripreso la sua normale erogazione e i consumi sono ritornati in quelli che sono il mio standard.
Qualcosa fà .. non so cosa ma qualcosa fa... o come direbbe Totò non è vero ma ci credo...... a voi qualche possibile valutazione... io ho fatto da cavia... :cool:
 
Ultima modifica:
Bene ALDOZAC.
La mia esperienza diretta con alfa 156 2.0 jts: Bobina bifilare con 29 spire con filo da 1.25 - km percorsi con un pieno 900.
Successivamente, a seguito di alcuni test trovati in rete ho ridotto le spire a 15; ebbene, mai successo fino ad ora, mi sono trovato il catalizzatore rovente di colore rosso (ho aperto una discussione in merito per chiedere pareri).
Ovviamente ho eliminato la bobina e sono nel dubbio se riportarla a 29 spire.
Detto questo, sicuramente qualcosa succede nel carburante e sono convinto che ad ogni motore va trovato il giusto compromesso tra numero di spire e diametro del filo.
 
Bene ALDOZAC.
La mia esperienza diretta con alfa 156 2.0 jts: Bobina bifilare con 29 spire con filo da 1.25 - km percorsi con un pieno 900.
Successivamente, a seguito di alcuni test trovati in rete ho ridotto le spire a 15; ebbene, mai successo fino ad ora, mi sono trovato il catalizzatore rovente di colore rosso (ho aperto una discussione in merito per chiedere pareri).
Ovviamente ho eliminato la bobina e sono nel dubbio se riportarla a 29 spire.
Detto questo, sicuramente qualcosa succede nel carburante e sono convinto che ad ogni motore va trovato il giusto compromesso tra numero di spire e diametro del filo.

Sicuramente qualcosa avviene nella combustione anche se mi son messo anche con il FES e Diagnosi alla mano ma non ho notato nulla di particolare se un un aumento delle correzioni degli iniettori che poi dopo averla staccata sono ritornati alla normalità, la cosa stranissima era quel senso di ruvido con cui l'auto accellerava era sì cattiva ma come se fosse trattenuta invece ora staccandola è ritornata normale .....
 
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Fai la prova con 29 spire, sicuramente noterai differenza in positivo, (una prova non costa nulla) mi raccomando al collegamento - interno con interno ed esterno non esterno e inoltre il senso delle spire: senso orario nella direzione di scorrimento del fluido.
 
Sto pensando di rimetterla e portarla a 30 spire, come da test primari (visto che con 29 spire ho notato la differenza). Vi terrò informati.
 
Sto pensando di rimetterla e portarla a 30 spire, come da test primari (visto che con 29 spire ho notato la differenza). Vi terrò informati.

Appena ho tempo faccio questa prova ma credo dopo natale megatagliando previsto ( frizione, ammortizzatori, braccetti, valvola termostatica che è bloccata, ed eliminazione fisica della egr) e vediamo come va e poi riprovo ma con la 29 spire cosi sarò più obiettivo sulla cosa.al momento c'è lho montata quella da 15 ma staccata.
cmq attendo aggiornamenti da altri che hanno provato perchè ripeto qualche variazione sulla macchiana c'è. e visto che è gratis provare non costa nulla secondo me.
 
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Ho collegato la bobina di BAC, da 30 spire, vedremo come si comporta, sia su percorsi brevi che a lungo raggio. Ho usato il termine "collegato", in quanto la bobina l'avevo già fatta da qualche giorno con la possibilità di poterla inserire (chiudere il circuito) e disinserire attraverso la presenza di connettori maschio/femmina, quindi ecco il perché del termine.
 
Qualcosa del genere l'ho provao pure io ma con magneti fisici e non un canale investito da un campo magnetico indotto dove il condensatore a secondo della configurazione crea delle distorsioni alla tensione che investe la bobina primaria da creare anche delle frequenze secondo me alte o basse, ripeto sempre in base alla configurazione.

Io ho usato magneti di terre rare (quelle nere) in una configurazione particolare, mettere i magneti in opposizione tra loro al combustibile e l'opposto polo al collettore notando che inefetti miscelava meglio e nel mio caso potevo usare un miscelatore per il metano più grande rispetto prima, nel mio caso è usando il concetto di ionizzare il gas per avere un polo che si attrare all'altro che è il collettore in determinate zone (vicino alle valvole).

un sito interessante è anche quì
Magnetismo e combustione nei motori a scoppio: un rapporto controverso
 
Andrea, prendo atto delle tue riflessioni e della tua esperienza in merito, chiaramente le mie sono prove supportate più o meno da risultati e quindi come ho già detto mi riservo di esprimere dei pareri dopo l'uso prolungato anche perché sto testando bobine con diversi giri di spire (credo che ad ogni motore bisogna trovare il giusto compromesso).
Ti vorrei chiedere il sistema che hai provato con magnati permanenti deriva da componenti artigianali (fatti da te) oppure quei prodotti che si trovano in commercio e soprattutto lo usi ancora e se no perché.
Ciao ti saluto.
 
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Andrea, prendo atto delle tue riflessioni e della tua esperienza in merito, chiaramente le mie sono prove supportate più o meno da risultati e quindi come ho già detto mi riservo di esprimere dei pareri dopo l'uso prolungato anche perché sto testando bobine con diversi giri di spire (credo che ad ogni motore bisogna trovare il giusto compromesso).
Ti vorrei chiedere il sistema che hai provato con magnati permanenti deriva da componenti artigianali (fatti da te) oppure quei prodotti che si trovano in commercio e soprattutto lo usi ancora e se no perché.
Ciao ti saluto.

Sì, è fatto da me artigianalmente, però ho notato che i poli per dare efetto devono stare vicini altrimenti perdono l'efficacia, in un certo senso se ci pensi funziona così anche il neon dove i fotoni corrono lungo il tubo.
Però vedo che il mio ha dei limiti, perchè avendo il difussore ho un manicotto per il metano e lì ho provato a metterli, poi non posso allontanarmi troppo dal diffusore.
L'altro problema che i magneti perdono il campo magnetico e se sono troppo vicini al motore perdono l'efficacia, quindi deduco che una bobina sia di gran lunga più efficiente se devo tirare delle conclusioni, infatti è questo il motivo che li ho cavati, perchè finche i campi magnetici c'erano i risultati li avevo approfittando di quandoa vevo la valvola termostatica che non funzionava più...
 
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