va che non si sta parlando di roba fantascientifica, le bobine bifilari chiuse autoinduttive altro non sono che una bobina di filo di rame isolato avvolto su un supporto, ad esempio un tubo, che percorsa da corrente e tensione elettrica crea un campo magnetico all'interno della bobina stessa; l'effetto comunemente conosciuto come "Induzione Elettromagnetica".
Facciamo finta di non considerare il perchè le case automobilistiche spendano millemilamilioni di euro per migliorare i motori ed avere pochi % di risparmio e non usino un sistema così economico, per capire se questa cosa è una bufala basta considerare anche solo un paio di cose fondamentali.
Un fluido di suo non si magnetizza (mettete una bottiglietta d'acqua distillata vicino ad un altoparlante anche per qualche giorno, allontanatela e vedete se è magnetizzata), inoltre non è rilevante se è allo stato liquido o gassoso... al massimo si possono magnetizzare i metalli che esso contiene in soluzione liquida.
Tenuto conto che la benzina non è costituita principalmente da metalli in soluzione liquida ma da idrocarburi paraffinici a cui aggiungono benzene, aromatici, zolfo ed altro, non ci vedo moltissimo da magnetizzare inoltre per la combustione è molto più rilevante la compressione ed il rapporto aria-combustibile.
By the way... basta guidare con attenzione e tenere i pneumatici alla giusta pressione per avere dei risparmi
se posso dire la mia, sono convinto che sarebbe anche bastato questo post di BlackJack , ha già detto tutto.
Peraltro a suo tempo c'è stato un bel servizio su striscia la notizia dove autorevoli scienziati ed esperti spiegarono come stavano le cose in realtà.
innanzitutto non fidandomi della mia ignoranza e a scanso di gaffe ho fatto una ricerca , ma non ho trovato alcun legame con il grande Tesla e questa trovata. Per contro ho trovato una infinità di siti, immagini e video su youtube tutti con un unico denominatore : l'invenzione di un dispositivo miracoloso che sa tanto di fumo e la parola "BAC" , mi pare che il termine non riconduca al nome di un inventore per cui il termine bobina di BAC non mi convince, che voglia dire Bobina Autoinduttiva Chiusa oppure Bifilar Autoinductive Closed coil.? il circuito che la descrive in effetti esiste in elettrotecnica
la versione chiusa che interessa a noi sarebbe la B che equivale ad un volgarissimo induttore , ma attenzione qui sono intese configurazioni da inserire in un circuito attraversato da correnti perchè sottoposto a tensioni. Nel nostro caso da quel che ho visto nei vari "documentari" in proposito, mi pare di aver capito che il circuito si autoalimenta dalla stessa corrente indotta grazie al flusso magnetico che produce il fluido al suo passaggio , a questo punto tale corrente andrebbe ad alimentare la seconda bobina che creerebbe un campo magnetico più forte al punto da "riposizionare" le molecole rendendo il carburante più "redditizio" ....
in poche parole sarebbe come se pedalando sulla mia bicicletta facendo ruotare la sua piccola dinamo appoggiata sulla ruota con la corrente della stessa dinamo potrei alimentare un motore elettrico che potrebbe spingermi ad alta velocità senza che fosse necessario pedalare ?
a parte questo, supponiamo pure che questo possa accadere, qualcuno sa spiegare la struttura chimica degli idrocarburi in questione e i suoi effetti fisici o anche fisico-chimici interessati nella combustione ai fini di produrre energia meccanica come nei nostri motori? esistono inflienze di tipo "magnetico" nelle strutture molecolari ? se si quale sarebbe l'entità sufficiente a rompere tale equilibrio?
Ammesso che tutto questo fosse vero, rimango pensieroso sull'intensità del "campo magnetico prodotto" dallo stesso flusso di un liquido che fatico a convincermi che possa essere magnetico o magnetizzabile . estremizziamo ancora e immaginiamo di alimentare con una fonte di energia esterna, per avere un campo magnetico accettabile quanta corrente sarebbe necessaria? ( a parte che 30 spire da 1,5mm prenderebbero fuoco se alimentate dalla batteria..)
altre perplessità: se il carburante fosse veramente così suscettibile ai campi magnetici forse lo sarebbe anche ai campi elettrici, e se così fosse quali effetti positivi o negativi si otterrebbero a causa del passaggio di tubi carburante talvolta vicini ai non indifferenti campi elettrici generati dall'alta tensione di cavi, bobine, calotte ecc ?
E nel serbatoio del carburante dove c'è immersa una pompa elettrica il cui motore ha dei magneti e degli avvolgimenti dove circolano alcuni ampere , a lungo andare col serbatoio pieno tutte quelle povere molecole di benzina si ritroverebbero ad essere "frullate" dal campo magnetico della pompa molto a lungo e in continuazione, alla fine di quella benzina sarebbe diversa rispetto ad un pieno consumato più in breve tempo?
inoltre nei quasi tutti i motori a iniezione , la benzina viaggia nel tubo di mandata ad una certa velocità essendoci poi il tubo di ritorno ma tale velocità è quasi nulla nei carburatori e nei sistemi moderni dove il regolatore ormai è incorporato nello stesso serbatoio ed esiste un solo tubo di mandata ( a parte canister, sfiati ecc )
ammettendo che ci fosse un minimo di fondamento il sistema non funzionerebbe comunque: nei sistemi dove la velocità del fluido è bassa sarebbe insufficiente a produrre il campo magnetico necessario a "mettere in moto il sistema" , nei sistemi dove la velocità del fluido è alta la benzina passerebbe troppo velocemente nel tubo sostando dentro il campo magnetico per un tempo insufficiente a ricevere questo miracoloso " riordino molecolare"........
Io rimango scettico, ma trovo piacevole analizzare la questione in questo thread , qualcuno ha fatto esperimenti pratici ?