Chiusura EGR: pro e contro

Senza egr si formano cricche sui pistoni..
Per sentita dire o ci sono casi concreti? Perché la teoria dice che al massimo carico la egr è comunque te uta chiusa “volontariamente”, quindi le condizioni peggiori non cambiano
 
Per sentita dire o ci sono casi concreti? Perché la teoria dice che al massimo carico la egr è comunque te uta chiusa “volontariamente”, quindi le condizioni peggiori non cambiano
Vero. Ma è altrettanto vero che l'EGR viene chiusa automaticamente SOLO nei brevi transitori ad elevato carico, oppure al di sopra dei 2500 giri, entrambe condizioni di guida temporanee che, nell'arco dell'esercizio del motore, incidono per una % di tempo molto bassa.
Per tutto il resto del tempo l'EGR funziona e riporta le temperature in camera ad un valore più basso.
Noi non abbiamo gli strumenti e l'esperienza per valutare con certezza se questa differenza di temperatura media, sul lungo termine, possa comportare uno stress eccessivo e conseguenti problemi strutturali, ma di sicuro bene non fa (al massimo, non fa male).
Nell'incertezza, e considerando il rischio, io non la escluderei.
I diesel sono fatti per chi li usa nella maniera corretta, con sessioni di guida medie di minimo 20 km cad (meglio se anche di più) percorsi su strade scorrevoli, in modo da consentire al motore di arrivare in temperatura (ci mettono molto tempo, specialmente in inverno, e se chiudi EGR ce ne mettono ancora di più) e portare a termine, quando necessario, le rigenerazioni: chi li compra per farne un utilizzo diverso, attratto dai soli benefici che offrono (bassi consumi e prestazioni equivalenti rispetto al benzina), fa una scelta sbagliata.
 
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il ragionamento sulla EGR nel lungo periodo ha una sua logica.
Mi sfugge il perché con egr chiusa il motore si scaldi più lentamente, avrei detto il contrario.
La storia che “se non fai 2000km ogni volta che accendi l’auto hai sbagliato acquisto” mi ha un po’ scocciato.. non esiste motore a combustione interna per essere acceso e spento continuamente (come fa lo start&stop trall’altro), neanche il benzina (che oggi somigliano ai diesel molto più di quel che si pensa ma hanno sulle spalle meno esperienza con certe soluzioni), ma l’utilizzo medio può compensare le situazioni di utilizzo meno ideale. Per tutto il resto c’è la manutenzione straordinaria.
Neanche il mio vespone PX digerisce i percorsi brevi.
Su questa linea per voi chi fa meno di 30.000km/anno tutti a 130km/h potrebbe comprare solo auto elettriche. Salvo poi accorgersi che i diesel di oggi (con potenze intorno ai 100cv/l) non sopportano neanche troppo bene gli stress continui (vedi turbina e bronzine).
 
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il ragionamento sulla EGR nel lungo periodo ha una sua logica.
Mi sfugge il perché con egr chiusa il motore si scaldi più lentamente, avrei detto il contrario.
La storia che “se non fai 2000km ogni volta che accendi l’auto hai sbagliato acquisto” mi ha un po’ scocciato.. non esiste motore a combustione interna per essere acceso e spento continuamente (come fa lo start&stop trall’altro), neanche il benzina (che oggi somigliano ai diesel molto più di quel che si pensa ma hanno sulle spalle meno esperienza con certe soluzioni), ma l’utilizzo medio può compensare le situazioni di utilizzo meno ideale. Per tutto il resto c’è la manutenzione straordinaria.
Neanche il mio vespone PX digerisce i percorsi brevi.
Su questa linea per voi chi fa meno di 30.000km/anno tutti a 130km/h potrebbe comprare solo auto elettriche. Salvo poi accorgersi che i diesel di oggi (con potenze intorno ai 100cv/l) non sopportano neanche troppo bene gli stress continui (vedi turbina e bronzine).
Sul perché si scaldi più lentamente con valvola egr chiusa, suppongo sia dovuto al fatto che i gas di scarico, che sono caldi, non tornano più in camera di combustione ma arriva solo l’aria fresca che passa per il filtro aria.
Quindi diciamo che i gas di scarico aiutano a portare prima in temperatura il motore
 
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Per sentita dire o ci sono casi concreti? Perché la teoria dice che al massimo carico la egr è comunque te uta chiusa “volontariamente”, quindi le condizioni peggiori non cambiano
A buon intenditor…
 
La storia che “se non fai 2000km ogni volta che accendi l’auto hai sbagliato acquisto” mi ha un po’ scocciato.. non esiste motore a combustione interna per essere acceso e spento continuamente (come fa lo start&stop trall’altro), neanche il benzina (che oggi somigliano ai diesel molto più di quel che si pensa ma hanno sulle spalle meno esperienza con certe soluzioni), ma l’utilizzo medio può compensare le situazioni di utilizzo meno ideale. Per tutto il resto c’è la manutenzione straordinaria.
Neanche il mio vespone PX digerisce i percorsi brevi.
Su questa linea per voi chi fa meno di 30.000km/anno tutti a 130km/h potrebbe comprare solo auto elettriche. Salvo poi accorgersi che i diesel di oggi (con potenze intorno ai 100cv/l) non sopportano neanche troppo bene gli stress continui (vedi turbina e bronzine).

Prima cosa, io ho parlato di "sessioni di guida medie" di almeno 20 km proprio per significare che l'utilizzo sporadico "meno ideale" ci può anche stare, ma deve essere un evento saltuario non certo la prassi; "mediamente" la sessione di guida deve essere più lunga, quindi mi pare che siamo in sintonia.
Seconda cosa, io non ho mai parlato di percorrenza totale annua, proprio perchè essa è un parametro poco rilevante, oltre che un errore di valutazione comunemente fatto anche dai venditori di auto. Mi spiego meglio:
Uno può fare 30k km all'anno, con sessioni di guida medie di 10km cadauna ripetute 8 volte il giorno, ed avrà elevata probabilità di incorrere in problemi pur rientrando pienamente nella categoria di quelli universalmente ritenuti "da diesel".
Viceversa un altro può usare la macchina meno di 10k km all'anno, ad esempio solo nei w.e., ma con sessioni di guida medie di 50km cadauna, ed avrà pochissime probabilità di incorrere in problemi pur essendo un cliente che, secondo l'opinione comune, dovrebbe per forza comprare un benzina.
Morale della favola: il motore diesel, ancor più del benzina di ultimissima generazione, ha necessità di più tempo per andare in temperatura, e finchè non è a regime non può effettuare la rigenerazione se necessaria. Inoltre la rigenerazione, per poter andare a buon fine, richiede almeno ulteriori 6-7 minuti percorsi a velocità costante attorno ai 2000 giri/min. Dunque per garantire che tutte queste condizioni ricorrano regolarmente nell'arco della vita del motore (le rigenerazioni mediamente si ripetono ogni circa 300 km) serve quanto sopra descritto.
 
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Sul perché si scaldi più lentamente con valvola egr chiusa, suppongo sia dovuto al fatto che i gas di scarico, che sono caldi, non tornano più in camera di combustione ma arriva solo l’aria fresca che passa per il filtro aria.
Quindi diciamo che i gas di scarico aiutano a portare prima in temperatura il motore
Nelle prime fasi di utilizzo, a motore freddo, il loro effetto è proprio questo andando ad accelerare notevolmente la fase di riscaldamento. Un motore con EGR chiusa ci mette parecchio di più.
 
Oggi sono passato dal secondo “tecnico” per informazioni sull’eventuale chiusura valvola egr.
Anche lui mi ha detto che per escluderla bisogna togliere il filtro antiparticolato perché essendo che comunica anche con questo, l’esclusione della egr comporterebbe la mancata rigenerazione del dpf con conseguente intasamento totale.
Che io sappia, anche tramite questo forum, so che si può escludere la sola valvola egr lasciando attivo il dpf, confermate?
 
Prima cosa, io ho parlato di "sessioni di guida medie" di almeno 20 km proprio per significare che l'utilizzo sporadico "meno ideale" ci può anche stare, ma deve essere un evento saltuario non certo la prassi; "mediamente" la sessione di guida deve essere più lunga, quindi mi pare che siamo in sintonia.
Seconda cosa, io non ho mai parlato di percorrenza totale annua, proprio perchè essa è un parametro poco rilevante, oltre che un errore di valutazione comunemente fatto anche dai venditori di auto. Mi spiego meglio:
Uno può fare 30k km all'anno, con sessioni di guida medie di 10km cadauna ripetute 8 volte il giorno, ed avrà elevata probabilità di incorrere in problemi pur rientrando pienamente nella categoria di quelli universalmente ritenuti "da diesel".
Viceversa un altro può usare la macchina meno di 10k km all'anno, ad esempio solo nei w.e., ma con sessioni di guida medie di 50km cadauna, ed avrà pochissime probabilità di incorrere in problemi pur essendo un cliente che, secondo l'opinione comune, dovrebbe per forza comprare un benzina.
Morale della favola: il motore diesel, ancor più del benzina di ultimissima generazione, ha necessità di più tempo per andare in temperatura, e finchè non è a regime non può effettuare la rigenerazione se necessaria. Inoltre la rigenerazione, per poter andare a buon fine, richiede almeno ulteriori 6-7 minuti percorsi a velocità costante attorno ai 2000 giri/min. Dunque per garantire che tutte queste condizioni ricorrano regolarmente nell'arco della vita del motore (le rigenerazioni mediamente si ripetono ogni circa 300 km) serve quanto sopra descritto.
Non volevo criticarti in modo diretto, mi spiace che così sia sembrato. Semplicemente mi sono stancato di sentir tirar fuori “hai sbagliato a comprare un diesel” per giustificare qualsiasi problematica. Nella stragrande maggioranza dei casi è una scusa del cavolo. TUTTI i motori termici lavorano meglio quando sono a temperatura e peggio quando non lo sono. Non so perché ci sia bisogno di dirlo. Il benzina si scalda un po’ prima, ma oggi neanche più di tanto (guarda giulia, con quei due bicchieri di olio che ha in coppa e il vasto uso di alluminio ci mette un attimo ad entrare in temperatura).

È un’assurdità che non ci sia di normale uno strumento in abitacolo per misurare l’intasamento del filtro e indicare l’avvio di una rigenerazione. Io l’ho aggiunto e anche se devo spostare di 10m l’auto se parte la rigenerazione lo vedo e finché non è finita e le temperature sono tornate su valori decorosi non mi fermo.
Questo è il problema, l’assenza di un indicatore su tutte le auto, non un cavolo di conflitto gasolio-benzina.
 
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