Alla fine pare sia proprio un 50/50, sbilanciato non verso Fca o l'Italia, ma verso Exor (cui imho dell'Italia frega ben poco).
I media francesi scrivono che PSA si è venduta agli Elkann, quelli italiani il contrario.
Alla fine tutto è nelle mani di Tavares, il che secondo me è positivo per Alfa, negativo per gli operai e stabilimenti italiani.
Beh, è 50% e 50% di azionariato post cedole, a dirla tutta.
PSA paga un premio del 32% per prendere sostanzialmente il controllo post fusione. Tavares fino a prova contraria è CEO PSA, non FCA.
"Secondo i calcoli di Kepler Cheuvreux, Psa riconosce ai soci Fca un premio da 6,7 miliardi rispetto alle quotazioni di Borsa antecedenti l'inizio delle indiscrezioni sulle nozze. Senza premio agli azionisti francesi sarebbe spettato il 60% del nuovo gruppo e quelli di Fa il 39,85%, anziché il 50% a testa. Per questo il mercato ha penalizzato Peugeot e ha premiato i titoli di Fiat Chrysler".
In una Public Company la gestione la determina il CEO (così come avveniva in FCA con Marchionne), pertanto essendo Tavares CEO di PSA non si ha dubbi su chi "comanderà", visto inoltre il 6 a 5 in CDA. Per tutto il resto, vedremo nei prossimi mesi durante il closing (12/15 circa) e poi capiremo "dove si andrà a parare". Certo è che già FCA non era italiana prima, ora lo sarà ancora meno. Per non parlare di
Comau e dei
90miliardi di indotto delle forniture componentistica... In Italia si parla di Ong, sardine, mentre non si affrontano i problemi veri (FCA, ILVA, etc.). Siamo ridotti male.