Quello che non capisco è perché non fanno un sistema di batterie din sotto al pianale, poste su dei vassoi standardizzati. Arrivi dal "benzinaio o ellettraio" (toccherà inventare un nuovo nome) e quello con un clark ti toglie le batterie scariche, ti monta un nuovo vassoio con quelle cariche. Tu paghi per la ricarica, pisciata sigaretta caffè (se sei in Italia) acqua sporca (all'estero) e arriverderci e grazie. Lui si ricarica le batterie che hai lasciato e avanti il prossimo. Questo sarebbe un modo per avere l'elettrico accettabile per lunghi viaggi...
C'era un'azienda israeliana che stava studiando una cosa simile.
Il problema sembra essere che ora le batterie sono quasi tutte portanti, per limitare il peso già enorme delle stesse nell'auto elettrica. Il che preclude questa soluzione.
Amico, quanto avevi in matematica?
È un calcolo semplice semplice, fai meno lo spocchioso, prendi un foglio e prova farlo, la carta aiuta a chiarirsi le idee.
Se poi non hai argomenti e copi-incolli soltanto gli annunci delle multinazionali del settore allora continua pure...
"Per quanto riguarda invece la potenza richiesta, l'Italia ha bisogno mediamente di circa 38,1 GW di potenza elettrica lorda istantanea (36,6 GW di potenza elettrica netta istantanea). Tali valori oscillano tra la notte e il giorno mediamente da 25 a 55 GW, con punte minime e massime rispettivamente di 19,1 e 56,6 GW[4]. Tale valore risulta comunque inferiore al picco massimo della potenza richiesta, avutosi nel 2015 con la punta di 60,491 GW[5]. "
"Per quanto riguarda la potenza installata (ovvero la potenza massima erogabile dalle centrali), l'Italia è tecnicamente autosufficiente; le centrali esistenti a tutto il 2017 sono infatti in grado di erogare una potenza massima netta di circa 114 GW[7] contro una richiesta massima storica di circa 60,5 GW (picco dell'estate 2015[5]) nei periodi più caldi estivi. Secondo i dati del 2010 (in cui la potenza massima netta era pari a 106 GW) la potenza media disponibile alla punta stimata è stata di 69,3 GW[8].
La differenza tra la potenza teorica massima e la stima della potenza media disponibile è in parte dovuta a diversi fattori tecnici e/o stagionali (tra questi vi sono guasti, periodi di manutenzione o ripotenziamenti, così come fattori idrogeologici per l'idroelettrico o stime riguardanti l'aleatorietà della fonte per l'eolico e il fotovoltaico, ma anche il ritardo nell'aggiornamento delle statistiche sulle centrali), mentre in parte è dovuta anche al fatto che alcune centrali (soprattutto termoelettriche) vengono tenute ferme "a lungo termine" in quanto, come detto, non necessarie al soddisfacimento della richiesta. In particolare, secondo la definizione di Terna, la potenza media disponibile alla punta è la potenza che è stata erogata in media dagli impianti di generazione per far fronte alle punte giornaliere del periodo invernale[8]. Nonostante le suddette situazioni contingenti e/o stagionali, vi è comunque una sovrabbondanza di impianti di produzione, cresciuti di oltre il 40% tra il 2000 e il 2017[7]. "
Vedi te che 11GW sono già teoricamente disponibili sin da subito in Italia. E 1 milione di auto elettriche connesse ce li vedi tra 5 anni minimo.
Qui non serve la matematica, serve informarsi.