Stuzzicato dal ragionamento, ho buttato giù due numeri da lesionato mentale quale sono (per quello che si può fare usando i dati di specifica che si trovano, confidando che siano corretti) e mi è venuto un risultato interessante: il 2.2 alfa da 180cv ha un indice di elasticità di circa 2,85, la versione nuova da 190cv un valore di circa 2,70 mentre il BMW B47 da 190cv sta nel mezzo, a circa 2,76.
Valori tutto sommato simili, con piccole differenze che denotano una maggiore elasticità della variante da 180cv rispetto alla sorella da 190cv (facilmente prevedibile considerando che i giri a cui entrambi i motori erogano coppia e potenza massima sono gli stessi).
Direi che ciò conferma il fatto che coi 180cv mamma alfa ha adottato una politica conservativa dal punto di vista della sportività, privilegiando fortemente, e forse troppo vista la tipologia di auto, l'elasticità di marcia a discapito dei cavalli in alto. Coloro che hanno il 180 cv potranno confermare che è apprezzabilmente elastico e gradevole nella guida di tutti i giorni, rispetto alla media dei diesel di questa categoria.
Io valore di coppia massima al regime di potenza massima del 180cv è praticamente lo stesso (circa 336 Nm) rispetto al BMW, che però li eroga più in alto, mentre il 2.2 da 190cv supera i 350Nm.
Se solo mamma alfa ci avesse stirato le curve a destra di almeno 250 giri (per arrivare almeno pari ai valori di giri nominali della concorrenza) allungando il respiro con questi invariati valori di coppia, ed avesse di conseguenza modificato leggermente il rapporto al ponte per assecondare questa differenza di giri e potenza, ce li saremmo bevuti tutti questi crucchi, senza distinzione tra modelli vecchi e nuovi...senza se e senza ma.
Pazienza, impareremo a goderci di più la guida "sportiva rilassata"...diciamo granturismo.....