AlexMi
Super Alfista
- 16 Luglio 2018
- 2,458
- 2,322
- 164
- Regione
- Lombardia
- Alfa
- Giulia
- Motore
- 2.2 180cv AT8
Indubbiamente una Giulia standard ha molto più in comune con una Quadrifoglio di quanto una serie 3 ne abbia con una M3.È la famosa procedura "prima fai la standard, dopo fai la sportiva" che citavano sempre i progettisti di Giulia per evidenziare che loro avevano fatto il contrario?
Ma qui il ragionamento era diverso: in BMW anzichè riprogettare il sistema sospensivo, cosa troppo costosa sia in fase di progetto sia in fase di produzione (infatti i quadrilateri anteriori li riserva alla serie 5), hanno preso una scorciatoia per essere efficaci in pista e quindi fare marketing sui tempi sul giro rilevati dai vari giornalisti: un versione estrema, nella quale adottare tutti i "trucchetti" che solitamente adottano i frequentatori di track days per girare veloci in pista.
Quindi: assetto più basso e rigido, angoli delle sospensioni più spinti, pneumatici extraperformanti. Il risultato da clamore e titoli dei giornali è garantito.
Ma...
L'assetto più rigido rende l'auto dura e sconfortevole su strada, gli angoli delle sospensioni più spinti rendono il comportamento più nervoso e meno prevedibile, i pneumatici extraperformanti durano poco e sul bagnato a freddo possono regalare sorprese.
Ci fosse ancora Marchionne, tempo 3 mesi avrebbe fatto uscire una versione di Giulia con gli stessi accorgimenti, che avrebbe immediatamente ristabilito la scala dei valori anche sui tempi sul giro.
L'handling di Giulia viene da lontano, dallo studio in fase di progetto, dalla adozione di soluzioni strutturali costose e al top, non da scorciatoie con effetti collaterali; per cui, a pari condizioni (di rigidità assetto, angoli, pneumatici), Giulia rimane avanti.