Dpf: possibile modificarlo?

un ripristino DPF al anno? o magari anche due?
e qualcuno suggerisce pure che non c'è due senza tre...
Un dpf usato in modo corretto ha una durata minima stimata dal costruttore di oltre 300000km ed il ripristino specialistico si rende necessario solo dopo che il conducente ha ignorato le segnalazioni della ecu motore per centinaia di km. Nella maggioranza dei casi una banale rigenerazione forzata ed un additivo risolvono i casi di intasamento che arrivano in officina in tempi ragionevoli.
Poi se avete l'abitudine di fare il pieno con il gasolio agricolo potrebbe anche succedere che ogni tanto il dpf si intasi.
Sulle euro 5 ed euro 6 è diventato veramente difficile riuscire ad intasare il dpf, ci si riesce solo se si usa una diesel solo per andare al supermercato a fare la spesa, ma allora fate parte dei magnifici 100 gravi, anzi gravissimi.
 
Se compri una vettura che monta un sistema di posttrattamento dei gas di scarico ottieni un certificato, chiamato carta di circolazione, che, a fronte della conformità a quanto depositato dal costruttore presso la motorizzazione civile, ti consente di circolare sulle strade italiane.
Se non ti piace il posttrattamento degli attuali motori diesel semplicemente o non compri la vettura diesel e ripieghi su una vettura a gpl oppure decidi di rimuovere il posttrattamnto e rinunci a circolare sulle strade italiane per girare solo su circuiti privati.
I cento cretini - o forse molti di più - che ritengono di essere così astuti da poter non rispettare le regole e smontare i dispositivi di posttrattamento della propria auto, alla fine fanno sballare sistematicamente le centraline di rilevamento nelle città e producono danni a tutti i normali che cercano di rispettare le regole.
Scusami ma sono molto ...zzato perchè ritengo che 100 cretini circolino regolarmente nella mia città liberando allegramente particolato che viene ovviamente sistematicamente rilevato dalle centraline sparse per la città, chiunque capirebbe che questo è inevitabile.
Questa brillante attività dei taroccatori, purtroppo si riflette sulla salute di tutti e soprattutto autorizza i 100 radicali ecologisti, tra cui inserisco un sindaco a caso, ad ammantarsi della bandiera europea e prendere misure draconiane anche contro quanti hanno una macchina perfettamente allineata alla sua omologazione originale.
Basterebbe semplicemente che i 100 radicali ecologisti dispongano controlli ad ogni angolo della città ed automaticamente i 100 cretini taroccatori desisterebbero dalle loro intenzioni demolitive.
Chiunque voglia schierarsi tra i 100 cretini taroccatori o tra i 100 oltransisti ecologisti radicali è libero di farlo, ma nessuno di loro avrà mai la mia solidarietà.
Possiedo auto diesel con posttrattamento da circa 20 anni, ho sempre mantenuto in perfetto ordine questi dispositivi e quando si sono intasati - per ora un solo evento in 20 anni - li ho fatti trattare per ripristinarli e riportarli su strada secondo omologazione.
Nessuno può venirmi a dire di essere costretto a trapanare un dpf invece di farlo ripristinare, se lo fà è solo perchè si vuole inserire a forza tra i magnifici 100.
Il diesel è morto e sepolto e 100 cretini insistono a voler scavare una fossa più profonda.... non serve.
Allora spiegami come mai durante la pandemia, quando le auto che circolavano erano un decimo forse rispetto al normale, i livelli di particolato erano sempre allo stesso livello.


Altra cosa: sai che il particolato non sparisce magicamente dentro il DPF ma esce nella stessa quantità in cui entra ma ridotto in parti 4 volte più piccole e molto più dannose per la nostra salute?

Ultima cosa: evita di offendere gli altri solo perché fanno scelte che non condividi, anche perché sei abbastanza ignorante in materia e non è che fai una bella figura.
 
Allora spiegami come mai durante la pandemia, quando le auto che circolavano erano un decimo forse rispetto al normale, i livelli di particolato erano sempre allo stesso livello.


Altra cosa: sai che il particolato non sparisce magicamente dentro il DPF ma esce nell' stessa quantità in cui entra ma ridotto in parti 4 volte più piccole e molto più dannose per la nostra salute?

Ultima cosa: evita di offendere gli altri solo perché fanno scelte che non condividi, anche perché sei abbastanza ignorante in materia e non è che fai una bella figura.
Calma, non volevo scatemare polemiche inutili - che aggressività! - ti assicuro che sono pienamente a conoscenza dei problemi legati al pm 10 e pm 2.5 micron.
Tuttavia il pm 2.5 emesso da un motore diesel e gdi di nuova generazione è il risultato di una seconda combustione avvenuta nella trappola filtro in fase di rigenereazione e questo comporta alcune riflessioni:
La quantità di particolato 2.5 micron emessa in rigenerazione è minima rispetto alla quantità di pm 10 intrappolato nel filtro al momento dell'inizio della rigenerazione, in quanto la gran parte degli aggregati di carbonio del particolato viene semplicemente combusto emettendo co e co2.
Proprio per evitare, almeno teoricamente, l'emissione del pm 2.5mi in ambienti urbani, dove nei fatti non verrebbe disperso. la rigenerazione avviene oltre i 70 km/h a motore in temperatura, quindi, in linea di principio, fuori dal centro urbano.
Sicuramente il posttrattamento dei gas del motore diesel e benzina potrebbe essere ancora molto migliorato cercando di ridurre ulteriormente il pm 2.5 e molecole più piccole, magari attraverso una trappola specifica da attivare nelle fasi di posttrattamento, - anche semplicemente un filtro ad acqua od elettrostatico che risulterebbero molto efficaci e longevi su molecole così piccole -; ma ormai non ha alcun senso investire in qualcosa che è destinato ad essere abbandonato. Inutile piangere sul gasolio versato.
Il pm2,5 micron è un tossico per i tessuti alveolari del polmone produttori di surfactante, tuttavia il pm10 - e con lui moltissime altre molecole carboniose - è un cancerogeno riconosciuto dalla oms destinato ad agire sui tessuti bronchiolari del polmone e non sò quale dei due sia preferibile respirare. Tutti in eletttrico dunque!
Comunque nelle città è condivisibile che la principale fonte di particolato disperso in quota - ma non quello rilevato su strada dalle centraline che dipende moltissimo dal traffico veicolare - restano i riscaldamenti e qualcuno dei superecologisti ha già pensato di imporre il riscaldamento a pompa di calore.
Certo nessuno di loro ha pensato alle nuove centrali termoelettriche che bisognerà attivare per distribuire la corrente elettrica necessaria alle pompe di calore ed alle macchinine elettriche. Forse potremmo pensare di sostituire le centrali termoelettriche con dei bei generatori elettrici domestici..... a pedali.
I motore diesel è morto e sepolto, ma le soluzioni adottate per il futuro mi sembrano proprio brillanti: spostare l'inquinamento a casa del vicino.
Ma non era proprio quello che si contestava al diesel con filtro antiparticolato?
 

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Sulle euro 5 ed euro 6 è diventato veramente difficile riuscire ad intasare il dpf, ci si riesce solo se si usa una diesel solo per andare al supermercato a fare la spesa, ma allora fate parte dei magnifici 100 gravi, anzi gravissimi.

ci sono cretini che tolgono il dpf e cretini che non sanno guardare al di la del proprio naso o della propria classe di emissioni
 
Un dpf usato in modo corretto ha una durata minima stimata dal costruttore di oltre 300000km ed il ripristino specialistico si rende necessario solo dopo che il conducente ha ignorato le segnalazioni della ecu motore per centinaia di km. Nella maggioranza dei casi una banale rigenerazione forzata ed un additivo risolvono i casi di intasamento che arrivano in officina in tempi ragionevoli.
Poi se avete l'abitudine di fare il pieno con il gasolio agricolo potrebbe anche succedere che ogni tanto il dpf si intasi.
Sulle euro 5 ed euro 6 è diventato veramente difficile riuscire ad intasare il dpf, ci si riesce solo se si usa una diesel solo per andare al supermercato a fare la spesa, ma allora fate parte dei magnifici 100 gravi, anzi gravissimi.
Lo so benissimo
Ma era per prendere in giro che diceva che va bisogna ripristinarlo 10 volte

Ah, comunque i trattori moderni hanno il DPF e devono usare gasolio a bassissimo tenore di zolfo anche loro, tanto per la cronaca
 
Calma, non volevo scatemare polemiche inutili - che aggressività! - ti assicuro che sono pienamente a conoscenza dei problemi legati al pm 10 e pm 2.5 micron.
Tuttavia il pm 2.5 emesso da un motore diesel e gdi di nuova generazione è il risultato di una seconda combustione avvenuta nella trappola filtro in fase di rigenereazione e questo comporta alcune riflessioni:
La quantità di particolato 2.5 micron emessa in rigenerazione è minima rispetto alla quantità di pm 10 intrappolato nel filtro al momento dell'inizio della rigenerazione, in quanto la gran parte degli aggregati di carbonio del particolato viene semplicemente combusto emettendo co e co2.
Proprio per evitare, almeno teoricamente, l'emissione del pm 2.5mi in ambienti urbani, dove nei fatti non verrebbe disperso. la rigenerazione avviene oltre i 70 km/h a motore in temperatura, quindi, in linea di principio, fuori dal centro urbano.
Sicuramente il posttrattamento dei gas del motore diesel e benzina potrebbe essere ancora molto migliorato cercando di ridurre ulteriormente il pm 2.5 e molecole più piccole, magari attraverso una trappola specifica da attivare nelle fasi di posttrattamento, - anche semplicemente un filtro ad acqua od elettrostatico che risulterebbero molto efficaci e longevi su molecole così piccole -; ma ormai non ha alcun senso investire in qualcosa che è destinato ad essere abbandonato. Inutile piangere sul gasolio versato.
Il pm2,5 micron è un tossico per i tessuti alveolari del polmone produttori di surfactante, tuttavia il pm10 - e con lui moltissime altre molecole carboniose - è un cancerogeno riconosciuto dalla oms destinato ad agire sui tessuti bronchiolari del polmone e non sò quale dei due sia preferibile respirare. Tutti in eletttrico dunque!
Comunque nelle città è condivisibile che la principale fonte di particolato disperso in quota - ma non quello rilevato su strada dalle centraline che dipende moltissimo dal traffico veicolare - restano i riscaldamenti e qualcuno dei superecologisti ha già pensato di imporre il riscaldamento a pompa di calore.
Certo nessuno di loro ha pensato alle nuove centrali termoelettriche che bisognerà attivare per distribuire la corrente elettrica necessaria alle pompe di calore ed alle macchinine elettriche. Forse potremmo pensare di sostituire le centrali termoelettriche con dei bei generatori elettrici domestici..... a pedali.
I motore diesel è morto e sepolto, ma le soluzioni adottate per il futuro mi sembrano proprio brillanti: spostare l'inquinamento a casa del vicino.
Ma non era proprio quello che si contestava al diesel con filtro antiparticolato?
Riferimenti oggettivi corretti. Commenti personali un filo meno.
Su pompe di calore e nuove centrali c’è un fattore che gioca molto a loro favore: il rendimento. Sul vantaggio di trasferire calore invece di generarlo ex-novo penso ci sia poco da spiegare. Sui limiti dei rendimenti massimi possibili dei motori a scoppio pure. Tutto sta a decidere quale centrale vogliamo costruire, con quali tecnologie. Ma si andrebbe troppo fuori dal topic.
 
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Per ritornare in tema: il diesel avrebbe avuto le potenzialità per avere vantaggi ecologici rispetto al benzina (basta che guardate la CO2 prodotta da Giulia, il 2.0TB produce almeno il 40% di CO2 in più del 2.2JTDM), e invece è messo alla berlina. Un motivo ci sarà, e non si può dar tutta la colpa ai riscaldamenti accesi.
Poi ci possiamo raccontare che il posttrattamento del diesel non funziona e invece che trasformare il PM10 con un processo di combustione c'è solo un frullatore che lo riduce a PM2.5 nelle stesse quantità. Ma ha la stessa attendibilità di chi non fa la raccolda differenziata "tanto poi mescolano tutto, mel'ha detto ammiocuggino", o di chi non paga le tasse "tanto non le paga nessuno". Si entra in questioni culturali che non è il caso di esplorare qui
 
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Beh, per assurdo il diesel di 30 anni fa era meno nocivo alla salute umana di quello attuale (se non fosse filtrato e abbattuto). Il particolato era grossolano e veniva bloccato, se inalato, dai filtri naturali delle vie aeree. Con il progredire della tecnologia, il perfezionamento degli impianti d'iniezione, ora il PM ha dimensioni ridottissime ed è estremamente nocivo.
 
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Beh, per assurdo il diesel di 30 anni fa era meno nocivo alla salute umana di quello attuale (se non fosse filtrato e abbattuto). Il particolato era grossolano e veniva bloccato, se inalato, dai filtri naturali delle vie aeree. Con il progredire della tecnologia, il perfezionamento degli impianti d'iniezione, ora il PM ha dimensioni ridottissime ed è estremamente nocivo.
Purtroppo tutte o quasi le molecole carboniose sono pro-oncogene, ovviamente tutto dipende dalle dosi di esposizione, quanti veicoli diesel ad emissione di puro fumo nero circolavano 30 anni orsono?
Se gli aggregati carboniosi si fermano nell'albero bronchiale, come il pm10, statisticamente si favorisce significativamente lo sviluppo di neoplasie, tanto che l'oms lo inserisce in classe due di pericolosità per lo sviluppo di neoplasie. Per le molecole che passano il filtro trappola, queste sono più piccole ed arrivano a livello alveolare dove distruggono i tessuti che producono il surfactante, un tensioattivo che mantiene aperto l'alveolo polmonare; quindi il danno a lungo termine è altrettanto grave. Inoltre le polveri più piccole, pm 1 ed inferiori, superano la barriera alveolare e diventano nocivi per l'apparato cardiovascolare.
Rimane indiscutibile che la produzione di pm10 di una vettura senza posttrattamento è probabilmente sovrapponibile a quella di pm 2.5 di 100 vetture con un posttrattamento in condizioni perfette ( e mi sono tenuto su stime molto prudenziali). Se poi il proprietario del diesel regolare lo usa congruamente per circolare prevalentemente al di fuori delle aree urbane, il problema diesel moderno e relative modestissime emissioni di pm 2.5 in rigenerazione diviene quasi ininfluente.
L'ideale per porre fine all'assurda guerra contro i motori diesel, prodotta dall'opera dei taroccatori compulsivi, sarebbe avere delle euro 7 con un sistema di posttrattamento degli aggregati carboniosi più grandi ed un secondo sistema di filtraggio e stoccaggio attivato solo in fase di rigenerazione che catturi gli aggregati più piccoli che sfuggono alla trappola meccanica durante la rigenerazione.
Trattandosi di aggregati molto piccoli ed emessi in quantità modestissime (alla fine i volume potrebbe essere stimato per eccesso al massimo in un cubo di un cm di lato ogni 10000km), si può ricorrere a trappole di tipo non a filtro meccanico.
Gestendo bene lo stoccaggio non è impossibile ottenere uno sistema filtrante per le micropolveri che sia necessario scaricare in un periodo medio-lungo od addirittura solo in occasione del tagliando annuale. Se non addirittura da scaricare sistematicamente in aspirazione per riciclarlo nelle successive combustioni (ad esempio nel gas della egr lp che già ne contiene una minima parte) senza peraltro che si depositi nel collettore perchè è talmente leggero da viaggiare tranquillamente disperso nel flusso di aspirazione.
Comunque il diesel è morto e sepolto, chi lo ha taroccato si guardi allo specchio.
 
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Ma era per prendere in giro che diceva che va bisogna ripristinarlo 10 volte
problema è che chi volevi prendere in giro non ha detto che bisogna ripristinarlo 10 volte.
il bisogno di ripristinarlo 10 volte è qll che hai capito tu facendo poi la figura che hai fatto
come si dice? è andato per fottere ed è rimasto fottuto...
 
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