re: Fiat e la strategia per l'Alfa Romeo
Dalla sezione finanza di TGCOM:
Per i prossimi due anni la
Fiat investirà in Italia 8 miliardi di euro. Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende dai partecipanti, l'amministratore delegato di Fiat
Sergio Marchionne in apertura dell'incontro con il governo e i sindacati a palazzo Chigi. "Vogliamo che l'incontro di oggi sia tutt'altro che rituale - avrebbe continuato Marchionne - ma occorre conciliare i costi industriali con la responsabilità sociale".
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Infatti, "il solo calcolo economico avrebbe conseguenze dolorose che nessuno si augura ma un'attenzione esclusiva al sociale condurrebbe alla scomparsa dell'azienda". Marchionne avrebbe anche sottolineato come "le previsioni per la domanda di auto nel 2010 sono stabili" e che l'operazione Chrysler "e' un tassello fondamentale per il futuro dell'Italia".
All'incontro partecipano per il governo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, i ministri del Lavoro Maurizio Sacconi, dello Sviluppo Claudio Scajola, dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e degli Affari regionali Raffaele Fitto.
"Entro il 2012 fino a 1 mln di vetture"
L'amministratore delegato della Fiat ha poi annunciato che "entro il 2012 la Fiat è disponibile a produrre fino ad un range compreso tra 800 mila e 1 milione di vetture, dalle 650 mila auto attuali", mentre nel biennio 2010-2011 arriveranno 11 nuovi modelli auto, tra cui il nuovo Doblò, la Giulietta, la nuova Panda e la nuova Ypsilon.
"Termini Imerese cesserà a dicembre 2011"
Lo conferma Sergio Marchionne, motivando la decisione di sospendere la prodizione con le "condizioni di svantaggio competitivo e le difficoltà strutturali" in cui il gruppo si trova ad operare nel sito siciliano. Marchionne ha sottolineato "il delta di costi eccessivo", aggiungendo che lo stabilimento "e' in perdita ed oggi non possiamo piu' permettercelo". La Fiat, tuttavia, e' pronta a valutare soluzioni diverse da quelle della produzione di auto. "Siamo disposti a discutere proposte di riconversione con la Regione Sicilia e gruppi privati - afferma il manager - Siamo pronti a mettere a disposizione lo stabilimento".
"Pomigliano così non può reggere"
''Pomigliano e' l'impianto piu' penalizzato per l'assenza di incentivi'', ha detto ancora Marchionne, ricordando che la Fiat ha gia' investito 100 milioni di euro ''ma non e' servito a sanare la sovraproduzione''
Cosa dire... se da un lato l'intenzione di aumentare la produzione in Italia è positiva sia per i lavoratori che per l'indotto, si ha la conferma che Termini Imerese finirà di produrre auto con la prossima generazione della Ypsilon.
Quello che Marchionne dice su Termini Imerese, essendo poco più che una cattedrale nel deserto, è sicuramente vero tuttavia adesso l'impegno prioritario deve essere riconvertirlo ad altre produzioni più coerenti con la realtà territoriale in cui si trova.
Pomigliano? che dire che non si è già detto... ci hanno messo tanto del loro nel tagliarsi gli attributi poi la crisi gli ha dato un colpo forse definitivo...