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mauretto 60
Utente Cancellato
Vedendo velocemente il pdf, la figura 13 fa vedere che gli iniettori sono gli stessi. E lo spiega sotto.
Bisogna ammettere che tecnologicamente questo impianto è una intelligente novità, ma sono scettico sulla durata degli iniettori, che nati a benzina,( e per quanto possa sembrare strano, ma la benzina ha un discreto potere lubrificante), sono forzati ad andare a GPL liquido il cui potere lubrificante...è un mistero visto che non si può toccare, ma non ho mai sentito dire che abbia qualche dote in tal senso.
L'unica cosa che so', e che i petrolieri miscelano nel gas liquido alla fonte, un olio lubrificante per far funzionare le valvole delle autobotti, e delle colonnine di ricarica dei distributori, altrimenti si inchiodano.
Presumo che la Prins faccia affidamento alla presenza di questo olio per far "vivere" gli iniettori nati per essere lubrificati dalla benzina.
Anche se penso che ci sia a una grossa differenza qualitativa tra i due sistemi di lubrificazione.
Non per niente i costruttori di veicoli raccomandano benzine di qualità pena il deterioramento degli iniettori, figuriamoci a mandarli a liquido puro....Mah!
Se poi sviluppano degli iniettori intercambiabili con gli originali che possono lavorare senza lubrificazione allora il cerchio quadra.
Mi rimane solo il dubbio della parte comune dei due combustibili, che è il rail, parte delle tubazioni, e dei corpi delle elettrovalvole, oltre alla camera degli iniettori prima dello spillo. Si tratta di più di qualche centimetro cubo!
Chissà che succede al cambio di alimentazione, quando inevitabilmente qui si miscelano i due carburanti, che oltre ad essere assolutamente incompatibili come caratteristiche fisiche, e rapporti di miscelazione con l'aria, vengono a contatto e creano un nuovo "carburante" dalle caratteristiche molto variabili in base alla percentuale dei due.
Comunque complimenti ha chi ha pensato questo impianto.
Bisogna ammettere che tecnologicamente questo impianto è una intelligente novità, ma sono scettico sulla durata degli iniettori, che nati a benzina,( e per quanto possa sembrare strano, ma la benzina ha un discreto potere lubrificante), sono forzati ad andare a GPL liquido il cui potere lubrificante...è un mistero visto che non si può toccare, ma non ho mai sentito dire che abbia qualche dote in tal senso.
L'unica cosa che so', e che i petrolieri miscelano nel gas liquido alla fonte, un olio lubrificante per far funzionare le valvole delle autobotti, e delle colonnine di ricarica dei distributori, altrimenti si inchiodano.
Presumo che la Prins faccia affidamento alla presenza di questo olio per far "vivere" gli iniettori nati per essere lubrificati dalla benzina.
Anche se penso che ci sia a una grossa differenza qualitativa tra i due sistemi di lubrificazione.
Non per niente i costruttori di veicoli raccomandano benzine di qualità pena il deterioramento degli iniettori, figuriamoci a mandarli a liquido puro....Mah!
Se poi sviluppano degli iniettori intercambiabili con gli originali che possono lavorare senza lubrificazione allora il cerchio quadra.
Mi rimane solo il dubbio della parte comune dei due combustibili, che è il rail, parte delle tubazioni, e dei corpi delle elettrovalvole, oltre alla camera degli iniettori prima dello spillo. Si tratta di più di qualche centimetro cubo!
Chissà che succede al cambio di alimentazione, quando inevitabilmente qui si miscelano i due carburanti, che oltre ad essere assolutamente incompatibili come caratteristiche fisiche, e rapporti di miscelazione con l'aria, vengono a contatto e creano un nuovo "carburante" dalle caratteristiche molto variabili in base alla percentuale dei due.
Comunque complimenti ha chi ha pensato questo impianto.