Per me invece non lascia il tempo che trova, visto che a me interessa il fatto che Alfa riesca ad avere sempre più quote di mercato rispetto alla triade. Ma immagino che a te allora questo non interessi, visto che preferisci la nicchia (e quindi pochi numeri e poco ritorno economico). La SW se la consideri al momento della progettazione complessiva del mezzo costa relativamente poco, farlo dopo invece quello si, costa molto. Naturalmente si è sempre sentito parlare di un Giulia in versione SW, salvo poi essere cassata da SM per ragioni di margine, ovvero far andare quanti più acquirenti possibili su Stelvio. Per questo si dice a costo zero. Immagino tu sappia che niente è a costo zero nella vita, ma nel gergo automobilistico, che conosci più di me, molte volte dire "a costo zero" significa con un investimento irrisorio rispetto al costo/ritorno economico che si prevede. Prevedere delle varianti in fase di progettazione rende tutto più semplice, farlo dopo quello si invece è molto costoso.
In merito alla Mercedes è uscita la nuova
Classe C, indovina, in tre varianti, e con addirittura i 1.6 diesel. Nel 2017 fra berlina e station, secondo l'articolo, sono state vendute 450mila esemplari.
Nel 2017 la quota di mercato secondo dati
UNRAE dei fuoristrada è stata del 8,3%, contro il 7,1% di SW (certamente, in calo).
Giulia 2017 o è stata top segmento D berline (9772 consegne), ma come vedi le SW immatricolavano ancora nel complesso 140mila pezzi, con Audi A4 che immatricolava 10594 SW su 11436 consegne!! Buttali via! Ad Alfa manca come il pane un crossover compatto, lì ci sono numeri (quota 22,4% mercato)! Ed una segmento E ed E-SUV per dare il giusto tocco alla gamma e competere anche lì con la triade, ma lì come quota siamo al 2% mercato. Se Alfa si vuole che sopravviva, deve fare numeri per rientrare dall'investimento. Quindi più varianti modello/ modelli ci sono, meglio è. Non credo serva scomodare il paragone con BMW, che nonostante scelte diverse e meno costose, comunque vende e tanto senza essere talebani.