Modalità elettrica non disponibile.

Le batterie delle auto EV hanno celle il cui contenuto (elettrolita liquido), permette il flusso di corrente elettrica tra gli elettrodi.

Quando la temperatura è al disotto dello 0° la viscosità dell’elettrolita aumenta, diminuendo il passaggio della corrente e l’efficienza della batteria.

Infatti il freddo aumenta la resistenza interna delle celle, opponendosi al flusso di corrente generando calore, a sua volta riducendo la capacità di accomulo energia.

Il problema principale di questo fenomeno è la perdita di autonomia, anche del -40% in caso di temperature molto rigide (-10 -> ).

Il freddo, inoltre, può impedire la ricarica delle batterie, soprattutto se si utilizzano le colonnine di ricarica rapida, che erogano una corrente elevata in poco tempo. Questo tipo di ricarica, infatti, richiede che la batteria sia a una temperatura ottimale - idealmente tra 10 e 30°C - per evitare danni alle celle.

Se la batteria è troppo fredda, il sistema di gestione dell’auto elettrica limita la corrente di ricarica o la blocca del tutto per proteggere i componenti del veicolo, rendendo però l’operazione di ricarica molto più lenta se non addirittura impossibile.

In casi estremi, il freddo può anche congelare l’elettrolita delle batterie, danneggiando irreparabilmente la struttura interna delle celle e rendendo inutilizzabile l’auto.

Si tratta di un rischio che si presenta solo con temperature molto al di sotto dello zero, proprio come è successo a Chicago, ma che difficilmente possono verificarsi in Europa meridionale e soprattutto in Italia.
 
Le batterie delle auto EV hanno celle il cui contenuto (elettrolita liquido), permette il flusso di corrente elettrica tra gli elettrodi.

Quando la temperatura è al disotto dello 0° la viscosità dell’elettrolita aumenta, diminuendo il passaggio della corrente e l’efficienza della batteria.

Infatti il freddo aumenta la resistenza interna delle celle, opponendosi al flusso di corrente generando calore, a sua volta riducendo la capacità di accomulo energia.

Il problema principale di questo fenomeno è la perdita di autonomia, anche del -40% in caso di temperature molto rigide (-10 -> ).

Il freddo, inoltre, può impedire la ricarica delle batterie, soprattutto se si utilizzano le colonnine di ricarica rapida, che erogano una corrente elevata in poco tempo. Questo tipo di ricarica, infatti, richiede che la batteria sia a una temperatura ottimale - idealmente tra 10 e 30°C - per evitare danni alle celle.

Se la batteria è troppo fredda, il sistema di gestione dell’auto elettrica limita la corrente di ricarica o la blocca del tutto per proteggere i componenti del veicolo, rendendo però l’operazione di ricarica molto più lenta se non addirittura impossibile.

In casi estremi, il freddo può anche congelare l’elettrolita delle batterie, danneggiando irreparabilmente la struttura interna delle celle e rendendo inutilizzabile l’auto.

Si tratta di un rischio che si presenta solo con temperature molto al di sotto dello zero, proprio come è successo a Chicago, ma che difficilmente possono verificarsi in Europa meridionale e soprattutto in Italia.
Motivo per cui la ricerca si muove verso le batterie allo stato solido, che utilizzano appunto un elettrolita solido anziché liquido. Questo elettrolita è chiaramente meno sensibile ai cambiamenti di temperatura, permettendo alle batterie di mantenere prestazioni più stabili anche a basse temperature.
 
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Motivo per cui la ricerca si muove verso le batterie allo stato solido, che utilizzano appunto un elettrolita solido anziché liquido. Questo elettrolita è chiaramente meno sensibile ai cambiamenti di temperatura, permettendo alle batterie di mantenere prestazioni più stabili anche a basse temperature.
già... probabile entro pochi anni si avrà un grosso passo in avanti
 
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Buonasera, possiedo una Tonale 160cv da 2 mesi.Questo Messaggio è apparso per 2 volte lo scorso mese , confermo sparito dopo ovviamente fatto 2 giri con bei km fatti. Però non avevo ( tutte le funzioni ho cominciato a conoscere con un po' di tempo), nel cruscotto visualizzato lo stato della batteria .Quello che volevo sapere se, questo messaggio appare anche per esempio,con metà ricarica, oppure quando è scarica del tutto??
 
Anche a me è comparso già 2 volte in circa 2 settimane... Purtroppo faccio pochi km al giorno per andare al lavoro (circa 5 andata e 5 ritorno).
In questo periodo poi l'ho usata poco durante il weekend perchè aspettavo le termiche.
Spero che usandola durante il weekend la rigenerazione sia un po' meno frequente
 
Anche a me è comparso già 2 volte in circa 2 settimane... Purtroppo faccio pochi km al giorno per andare al lavoro (circa 5 andata e 5 ritorno).
In questo periodo poi l'ho usata poco durante il weekend perchè aspettavo le termiche.
Spero che usandola durante il weekend la rigenerazione sia un po' meno frequente
Ho letto un po' su dei forum americani che parlavano di modelli plugin Jeep. Da questi forum sembra che per uscire da questa anomalia una soluzione sia far raggiungere i 95°C alla temperatura dell'olio.
Oggi ho fatto un test. Sul quadro ho lasciato al centro gli avvisi (vedevo l'avviso modalità elettrica non disponibile) e sul display fatto in modo di vedere la temperatura olio.
Ho quindi fatto qualche bel km in una strada con i 90 di limite ma l'olio non voleva saperne di salita oltre gli 87-88°C. Mi son detto vabbè, tiriamole un po' il collo, sono andato su una strada di montagna e la temperatura ha iniziato a salire.
Magicamente appena raggiunti i 95°C l'avviso è scomparso!!
 
ho letto il titolo e non completamente lo scritto, non ne avrei manco il tempo materiale :)
è un problema si quanto riportato, e porto la mia esperienza a conoscenza dei progettisti.
Mercedes E300 SW ibrida, motore OM 654(mi sembra) diesel da 2 litri(certo)
parti in elettrico, fai 15 km, imbocchi la autostrada, dietro hai sempre qual-uno che ti spinge, e non se ne capisce il motivo,
kick down, si avvia il motore diesel freddo e comincia a spingere sui 3000 rpm..
... non è il massimo per un diesel, e forse il tempo mi darà ragione!
 
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Ibridi sono fatti così se sei in velocità e parte il termico ovviamente parte a bomba indipendentemente se freddo o caldo il motore.. ma nella maggioranza dei casi sarà freddo visto che per emissioni ecc il motore termico deve stare il più possibile spento.. praticamente il Povero termico si fa uso intenso a freddo e in condizioni piuttosto gravose.. tra qualche anno in officina sarà pieno di sti ibridi con problemi grossi al termico tra testate turbine ecc..
 
Lo so, ma il focus è che la E300 ibrida ha un motore a gasolio, oggi non lo so e manco cerco, ma
allora era la unica ibrida sul mercato con motore a gasolio, e da freddo subito spingerlo a > 3000 rpm non credo gli facci bene.
ciao
 
Lo so, ma il focus è che la E300 ibrida ha un motore a gasolio, oggi non lo so e manco cerco, ma
allora era la unica ibrida sul mercato con motore a gasolio, e da freddo subito spingerlo a > 3000 rpm non credo gli facci bene.
ciao

C'è da augurarsi che i progettisti non siano tutti deficienti ed abbiano ben pensato a questo aspetto nel dimensionamento di tutte le componenti del motore, in primis lo stress che subisce partendo da freddo.

PS : in ogni caso, per 18 anni ho avuto auto diesel ed ogni volta, avendo casa in montagna, non mi sono mai preoccupato di far riscaldare il motore. Accendo e parto. I giri salgono, ovvio che non ho mai tirato, ma non ho mai avuto un solo problema che si possa ricodurre a questi comportamenti.
 
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