Credo che occorra essere obiettivi e mi riferisco soprattutto ai media che hanno abbracciato questo 2° posto di Vale come se avesse vinto il mondiale !!!
E' evidente che i media fanno il loro lavoro e notizie come queste fanno share, fanno vendere i giornali, però occorre sottolineare che è stato solo un secondo posto. Nonostante il contenuto della gara non sia stato privo di momenti importanti, il duello con Stoner è stato molto significativo e qui apriamo una parentesi e auguriamoci di vederne ancora (chissà ... un ripensamento di Casey, anche se è improbabile).
Ora veniamo ai fatti, che la Ducati vada bene sul bagnato (chissà perchè poi con un motore così nervoso) lo sapevamo tutti, che Valentino sapesse ancora guidare una moto, lo speravamo tutti. Conclusione 2+2 fa 4 e non ci vedo nulla di eclatante ... purtroppo. Sottolineare l'impegno che ci ha messo Vale in questa gara è un po' come sparare sulla croce rossa, è logico e penso che lo abbia fatto capire senza mezzi termini anche Rossi, che quando hai un mezzo competitivo, lui ci da dentre al 100% e che se invece il mezzo non è competitivo, non ha senso rischiare la vita per guadagnare poco più di nulla. Qui possiamo essere d'accordo oppure no, possiamo pretendere il massimo impegno in ogni circostanza, ma detto fra noi ... non si va comunque da nessuna parte, non siamo al cospetto di un pilota che vuole emergere, che riesce a darsi visibilità con una gara entusiasmante e spettacolare anche se poi è arrivato solo 8°; qui siamo al cospetto di un campione che vuole vincere e che pretende un mezzo competitivo, che sia in grado di farlo vincere (forse può apparire un discorso cinico, ma è la realtà agonistica).
Purtroppo occorre aspettare che la moto venga sviluppata e questo trend di crescita è molto complesso, in un'intervista al suo fido scudiero Uccio in occasione dell'altra gara, alla precisa domanda di Max Temporali, ovvero che differenze c'erano tra Ducati e le Giapponesi, Uccio non si defilato è ha precisato che Ducati è molto più reattiva delle Giapponesi e riesce a sfornare nuovi "pezzi" con una velocità insospettata, mentre i Giapponesi sono più pragmatici in questo senso. Il rovescio della medaglia è che quando provi il nuovo pezzo dei Giap, 9 su 10 va bene, lo adotti e vai avanti; ciò non accade con Ducati, hai 10 pezzi e non trovi subito quello che va bene, si rischia di far confusione e di avvolgersi su se stessi (perdonate la mia descrizione che ovviamente non riprende le parole testuali).
Alla riprova sull'asciutto potremo verificare se ci sono stati miglioramenti e dopo i test del Mugello vedremo se le nuove soluzioni preparate avranno un trend positivo, solo che piove e si rischia di mandare a puttane tutto (certo che anche in questo senso la Ducati non è proprio fortunata).