Arrugginivano già in fabbrica per due distinti motivi scelti in virtù dell'economia consumistica,in Alfa erano già avanti con un'ottica giapponese secondo cui una vettura deve vivere 5 anni,le lamiere erano in lega con un alto tenore di carbonio,non per tenerle leggere ma per far si che l'ossido le consumasse velocemente e le vernici venivano date in maniera da proteggere poco la superficie,i motori invece erano avveniristici,tanto che sono convinto che i primi boxer Subaru fossero una copia.
Ho avuto una Sprint Veloce 1,3 devo dire che a parte l'insofferenza all'umidità che la faceva strattonare e fare scintille da flipper sui cavi delle candele era una vettura veloce e scattante pur essendo di piccola cilindrata,un amico aveva la 33 1,7 quadrifoglio ,che bomba.
L'unico vero bruttissimo anatroccolo è stata l'Arna,probabile che dirigenti italiani e giapponesi si siano trovati ad un tavolo di lavoro e dopo aver deciso di fare cena a base di pesce palla abbiano partorito questa perla del kitch,quindi per colpa di un'intossicazione alimentare che causa allucinazioni è nato un giuiello
che ha dato un colpo a livello economico e di immagine non indifferente all'azienda,per fortuna
le magnifiche scocche Nissan Cherry (Ciliegia) arrivavano già assemblate dal Sol Levante e qui si montava solamente la meccanica,nonostante la filosofia di cui sopra le Cherry non arrugginivanovelocemente come le Sud.
La crisi economica Alfa non era comunque causata dallo stabilimento di Pomigliano,ma dal ,come si direbbe oggi,magniamagnia della dirigenza governativa.
La clientela Alfa è sempre stata numerosa in tutto il globo e questo da solo avrebbe permesso la sopravvivenza del marchio,invece...........
dai Ragazzi ...viva la Fiat anche se non finisce per ga
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