Penso che la logica di questi guasti sia quella che il costruttore dell'accessorio pompa ad alta pressione alla fine si vede presentare dei parametri da raggiungere quali pressione massima portata ecc. e pur di aderire alla richieta del motorista porta il suo componente al limite di quello che può offrire il materiale senza curarsi del fatto che così compromette l'affidabilità nel tempo.
Mi spiego se si compara la pompa cp3 e la pompa cp4 si capisce subito che la cp3 era più adatta per i suoi regimi pressori fino a 1500 bar, molto equilibrata grazie ai tre pompanti e con pochi problemi termici visto che era tutta in ferro. La soluzione adottata per spingere i pompanti è quella di un eccentrico come si può vedere su moltissime pompe rotanti, ad esempio su quelle dei condizionatori.
Anche lei non è eterna, ma quando comincia a logorarsi semplicemente perde gasolio.
La cp4 ha performance molto superiori però gira come un frullatore ed è evidentemente squilibrata poichè ha un solo pompante che viene spinto in alto due volte ogni giro dell'albero motore. La due pompanti cp4.2 ha pompanti a 90 gradi e tutti e due si fanno due corse per giro d'albero motore, ma anche qui in modo asimmetrico.
Almeno la cp4.2 la potevano costruire a pompanti contrapposti in modo da limitare le forze asimmetriche sull'albero.
Ancora vorrei osservare che la tecnica delle camme piuttosto che l'eccentrico consente di raddoppiare le compressioni del pompante, ma comporta la presenza di una molla contrapposta per riportare il pompante in basso, il ritorno elastico dei metalli non può essere tirato oltre certe velocità perchè si tratta comunque di un metallo a memoria di forma. Io avrei inserito una coppia di ingranaggi tra puleggia ed albero per aumentare la velocità dell'albero della pompa ed avrei conservato l'albero ad eccentrico che "si aiuta da solo" a tornare in basso dopo la fase attiva.
Riguardo le soluzioni adottate per cercare di fronteggiare la fragilità della cp4 si è pensato di risolvere il problema con una pompa a maggior portata, la r43, sperando che in questo modo sia chiamata a dare il massimo meno frequentemente; una soluzione che definirei fanciullesca.
Mi spiego se si compara la pompa cp3 e la pompa cp4 si capisce subito che la cp3 era più adatta per i suoi regimi pressori fino a 1500 bar, molto equilibrata grazie ai tre pompanti e con pochi problemi termici visto che era tutta in ferro. La soluzione adottata per spingere i pompanti è quella di un eccentrico come si può vedere su moltissime pompe rotanti, ad esempio su quelle dei condizionatori.
Anche lei non è eterna, ma quando comincia a logorarsi semplicemente perde gasolio.
La cp4 ha performance molto superiori però gira come un frullatore ed è evidentemente squilibrata poichè ha un solo pompante che viene spinto in alto due volte ogni giro dell'albero motore. La due pompanti cp4.2 ha pompanti a 90 gradi e tutti e due si fanno due corse per giro d'albero motore, ma anche qui in modo asimmetrico.
Almeno la cp4.2 la potevano costruire a pompanti contrapposti in modo da limitare le forze asimmetriche sull'albero.
Ancora vorrei osservare che la tecnica delle camme piuttosto che l'eccentrico consente di raddoppiare le compressioni del pompante, ma comporta la presenza di una molla contrapposta per riportare il pompante in basso, il ritorno elastico dei metalli non può essere tirato oltre certe velocità perchè si tratta comunque di un metallo a memoria di forma. Io avrei inserito una coppia di ingranaggi tra puleggia ed albero per aumentare la velocità dell'albero della pompa ed avrei conservato l'albero ad eccentrico che "si aiuta da solo" a tornare in basso dopo la fase attiva.
Riguardo le soluzioni adottate per cercare di fronteggiare la fragilità della cp4 si è pensato di risolvere il problema con una pompa a maggior portata, la r43, sperando che in questo modo sia chiamata a dare il massimo meno frequentemente; una soluzione che definirei fanciullesca.