Sistemi di accensione a confronto

Be , ( parlando senza riferimento a nessuno) ognuno deduce dai propri studi ciò che è in grado di dedurre e i risultati "funzioneranno" non necessariamente in maniera direttamente proporzionale alla "intensità" degli studi ...:rolleyes: in riferimento ai sopracitati motori ripeto che non è sufficinete esprimere un concetto senza menzionare tutte le componenti essenziali indispensabili a rendere l'idea proprio del concetto che si vuole esporre, e per far questo bisogna aprire un tipoc a parte , ho detto questo non tanto per evvidenzaire errori postati ma perchè su quei motori ci sono "nato" essendo entrati in produzione e all'apice della loro produttività/evoluzione proprio negli anni in cui in concessionaria mi dedicavo in gran parte a questo. Non sono ormai in gradi di contare quanti ne abbia aperto, revisionato, trappiantato , elaborato , ma la mia modestia mi blocca qui, diciamo che dal 88 sono stato un operaio alfa romeo che "ogni tanto" ha avuto l'occasione di mettere le mani su quei motori...
detto questo ora sarà chiaro di come sia fortemente tentato ad intervenire col rischio di innescare giganteschi OT su questo argomento, tutto qui.:D


- è chiaro che una spazzola rotante ricoperta di sporco, ossido o qualsiasi materiale ISOLANTE farà funzionare male il motore o comunque non sarà efficiente come una spazzola con la superficie metallica "nuova" e ben pulita , è per questo che pulendola il motore "va meglio", ma questo non significa che ne venga modificata la fase :D
 
Scusate se mi permetto.

Paolo, la discussione ha sicuramente più lettori di quelli che poi intervengono, per ovvi motivi (io per esempio la seguo con interesse, anche se poi non inervengo perchè le mie informazioni tecniche sono molto inferiori alle vostre).

L'unica cosa che chiedo è di evitare gli OT perchè mescolando vari argomenti si rischia di rendere troppo tecnica o troppo pesante la discussione ai meno "specializzati".

Ciao e grazie.
 
Scusate se mi permetto.

Paolo, la discussione ha sicuramente più lettori di quelli che poi intervengono, per ovvi motivi (io per esempio la seguo con interesse, anche se poi non inervengo perchè le mie informazioni tecniche sono molto inferiori alle vostre).

L'unica cosa che chiedo è di evitare gli OT perchè mescolando vari argomenti si rischia di rendere troppo tecnica o troppo pesante la discussione ai meno "specializzati".

Ciao e grazie.

infatti è quello che ho detto e ripetuto, parlare dei motori ts 16v va bene in un altro topic, :) Grazie pietro, speravo tanto che qualcuno intervenisse dicendo proprio questo :) non volevo essere io a farlo ( anche se l'ho fatto) perchè non sono ne moderatore ne il "proprietario" della discussione anche se l'ho aperta io, ma anche perchè non mi sentivo di sottolineare la correttezza delle regole che tutti conosciamo per il semplice motivo che forse io più degli altri le ho trasgredite :WC:.

la tua osservazione che molti leggeranno e pochi intervengono è ben motivata e mi convince, anzi devo ricredermi sul dubbio del successo della discussione, già ho visto le stelline di valutazione...
una cosa a cui tengo ( e credo tutti quanti) è che i concetti che vengono esposti siano il più possibile corretti , anche se il rischio di affermare "c---te" è sempre dietro l'angolo , e io che faccio interventi lunghissimi dei quali mi sento responsabile sono più a rischio degli altri di fare "pasticci" per questo mi tengo sempre una riserva "di sicurezza" nell'esprimere il mio umile parere.

Ok questo Ot era inevitabile, ripartiamo da qui , e cerchiamo di non ripetere argomenti già discussi almenochè qualcosa non sia ancora ben chiara.

- ci siamo fermati al discorso sul compito che svolge la spazzola rotante , mi farebbe comodo a questo punto parlare di una calotta di un vecchio 8 cilindri per farmi capire meglio e aiutarmi a "sfatare alcuni miti" , però dovrò fotografarla e postare la foto altrimenti non è semplice. ora il mio tempo è scaduto, appena tornerò non so se andare avanti oppure fare un passo indietro e parlare del sistema a puntine il che mi aiuterebbe altresì a esprimere le mie idee in merito all'argomento che intitola il presente topic.:decoccio:
 
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- ci siamo fermati al discorso sul compito che svolge la spazzola rotante , mi farebbe comodo a questo punto parlare di una calotta di un vecchio 8 cilindri per farmi capire meglio e aiutarmi a "sfatare alcuni miti" , però dovrò fotografarla e postare la foto altrimenti non è semplice. ora il mio tempo è scaduto, appena tornerò non so se andare avanti oppure fare un passo indietro e parlare del sistema a puntine il che mi aiuterebbe altresì a esprimere le mie idee in merito all'argomento che intitola il presente topic.:decoccio:
Ero anch'io nel dubbio se tornare indietro, addiritura al vecchio e buon magnete ;)
Sicuramente potrebbe essere utile per capire alcuni concetti legati alla trasformazione da bassa ad alta tensione, ma forse è preistoria in quanto oramai anche i motorini hanno la loro accensione elettronica. ;)

Piuttosto, prendila come una sfida (in senso buono :p), perche anzichè postare una calotta di un 8 cilindri non ci delizi con la calotta della GTA che comunque ha 8 + 1 uscite? :confused: ;)

PS ho cercato tra i miei reperti archeologici ma foto di calotte così nemmeno l'ombra. Mi viene un dubbio non è che fosse una 8 cilindri con la spazzola doppia? :confused:

:decoccio:
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Ero anch'io nel dubbio se tornare indietro, addiritura al vecchio e buon magnete ;)
Sicuramente potrebbe essere utile per capire alcuni concetti legati alla trasformazione da bassa ad alta tensione, ma forse è preistoria in quanto oramai anche i motorini hanno la loro accensione elettronica. ;)

Piuttosto, prendila come una sfida (in senso buono :p), perche anzichè postare una calotta di un 8 cilindri non ci delizi con la calotta della GTA che comunque ha 8 + 1 uscite? :confused: ;)

PS ho cercato tra i miei reperti archeologici ma foto di calotte così nemmeno l'ombra. Mi viene un dubbio non è che fosse una 8 cilindri con la spazzola doppia? :confused:

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ottimo suggerimento :) sarà fatto , non posseggo una calotta fisicamente ma foto ne ho tante...:decoccio:
 
Ciao ragazzi,
qualche calotta e una spazzola con foto le ho pure.;)
Vogliamo parlare della candela?
Cioè a quali gradi lavora bene, se a oltre i 845°C cosa succede, se è tipo fredda o calda, se è a salto di scintila o semi-superficiale, ce nè l'imbarazzo, però c'è l'ideale per ogni motore e perchè.
non credo di andare per la tangenziale o la circonvalazione........ :rolleyes:
:decoccio:
 

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Ciao ragazzi,
qualche calotta e una spazzola con foto le ho pure.;)
Vogliamo parlare della candela?
Cioè a quali gradi lavora bene, se a oltre i 845°C cosa succede, se è tipo fredda o calda, se è a salto di scintila o semi-superficiale, ce nè l'imbarazzo, però c'è l'ideale per ogni motore e perchè.
non credo di andare per la tangenziale o la circonvalazione........ :rolleyes:
:decoccio:

Andrea, i tuoi interventi contengono spesso quel "pizzico di umorismo" che mi "regala" il buonumore .

mi riferivo (come credevo si capisse) esclusivamente a foto di calotte e quant'altro dell'accensione di GIULIA GTA DOPPIA ACCENSIONE infatti si parlava di calotte a otto uscite :D

gia alle candele? credevo ci fosse ancora qualcosina da dire... quando arriveremmo alle candele gli argomenti da te proposti verranno discussi e andando oltre si arriverà alla candela a "scarica anullare" che ci porterà vicini al "confine" con i sistemi a "scarica stratificata" .
Però se vuoi parliamo pure ora di candele poi possiamo tronare quando vogliamo alle "origini della scintilla" , inizia pure tu mi "attira" il discorso "a salto di scintilla" :grinser002: :decoccio:
 
Piano ragazzi :)
finiamo l'accensione... io ne so poco di meccanica... ma prima delle candele ci sono gli spinterogeni, o le bobine.
Una volta completato questo passiamo alle candele. Che ne dite?
Altrimenti noi comuni mortali non riusciamo a seguirvi.
grazie
 
Piano ragazzi :)
finiamo l'accensione... io ne so poco di meccanica... ma prima delle candele ci sono gli spinterogeni, o le bobine.
Una volta completato questo passiamo alle candele. Che ne dite?
Altrimenti noi comuni mortali non riusciamo a seguirvi.
grazie

appunto, era un pò come mangiare la frutta immediatamente dopo l'apperitivo, tra l'altro abbiamo toccato solo una "minuscola" parte di tutto quello che ci sarebbe da dire sui sistemi di accensione e le loro caratteristiche a confronto , le candele sono l'ultimo anello della catena...anzi il penultimo ( quale sarà l'ultimo?...parlando sempre di ACCENSIONI per autovetture prodotte , diciamo negli ultimi 20-30 anni...) :decoccio:

dunque la bobina dei primi impianti a puntine e condensatore, man mano "migliorata" ma essenzialmente la struttura è rimasta invariata fino ai primi sistemi con accensione elettronica , anche se su questi le sue caratteristiche elettriche sono differenti. Chiaramente parlo della "classica" bobina cilindrica che non è altro che un trasformatore dove le sue "generose" dimensioni rendono possibile il contenimento di avvolgimenti di una certa sezione contemporaneamente ad un certo numero di spire e un nucleo di adeguate dimensioni, ma sopratutto il tutto è dentro un cilindro di alluminio chiuso ermeticamente e allagato da olio ad alto dielettrico. Le "moderne" bobine hanno una resina solidificata come isolante che con le escursioni termiche e vibrazioni creano delle crepe o microfessure dove l'isolante viene perforato dalla notevole d.d.p (differenza di potenziale espressa in volt anzi in kilovlot) ecco perchè spesso si vedono bobine col "vulcano" dal quale esce o è uscita la resina liquefatta dalla fusione interna, tanto per continuare a fare confronti, chiedete a qualsiasi ricambista (con esperienza) se oggi si vendono più bobine come ricambio rispetto agli anni passati oppure no....
a questo punto è indispensabile vedere altri aspetti dei due sistemi sempre parlando in termini di AFFIDABILITA, dopo di che analizzeremmo le differenze in fatto di efficienza e caratteristiche tecniche che dovranno essere necessariamente precedute da un accenno alle caratteristiche costruttive e di funzionamento dei trasformatori in genere...alla prossima .:decoccio:
 
Ultima modifica da un moderatore:
appunto, era un pò come mangiare la frutta immediatamente dopo l'apperitivo, tra l'altro abbiamo toccato solo una "minuscola" parte di tutto quello che ci sarebbe da dire sui sistemi di accensione e le loro caratteristiche a confronto , le candele sono l'ultimo anello della catena...anzi il penultimo ( quale sarà l'ultimo?...parlando sempre di ACCENSIONI per autovetture prodotte , diciamo negli ultimi 20-30 anni...) :decoccio:

dunque la bobina dei primi impianti a puntine e condensatore, man mano "migliorata" ma essenzialmente la struttura è rimasta invariata fino ai primi sistemi con accensione elettronica , anche se su questi le sue caratteristiche elettriche sono differenti. Chiaramente parlo della "classica" bobina cilindrica che non è altro che un trasformatore dove le sue "generose" dimensioni rendono possibile il contenimento di avvolgimenti di una certa sezione contemporaneamente ad un certo numero di spire e un nucleo di adeguate dimensioni, ma sopratutto il tutto è dentro un cilindro di alluminio chiuso ermeticamente e allagato da olio ad alto dielettrico. Le "moderne" bobine hanno una resina solidificata come isolante che con le escursioni termiche e vibrazioni creano delle crepe o microfessure dove l'isolante viene perforato dalla notevole d.d.p (differenza di potenziale espressa in volt anzi in kilovlot) ecco perchè spesso si vedono bobine col "vulcano" dal quale esce o è uscita la resina liquefatta dalla fusione interna, tanto per continuare a fare confronti, chiedete a qualsiasi ricambista (con esperienza) se oggi si vendono più bobine come ricambio rispetto agli anni passati oppure no....
a questo punto è indispensabile vedere altri aspetti dei due sistemi sempre parlando in termini di AFFIDABILITA, dopo di che analizzeremmo le differenze in fatto di efficienza e caratteristiche tecniche che dovranno essere necessariamente precedute da un accenno alle caratteristiche costruttive e di funzionamento dei trasformatori in genere...alla prossima .:decoccio:

apro e chiudo l'O.T.

i trafo a bagno d'olio (grandi o piccoli) hanno la pessima abitudine di generare esplosioni più pericolose in caso di guasto (intuibile il motivo...)...... ecco perchè i trasformatori oggi sono a secco inglobate in un isolante in resina.

chiuso O.T.... continuo a seguire interessato :D
 
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