Le auto sono costruite in serie e , a parte l' usura degli utensili necessari alla costruzione dei componenti ( peraltro analizzata di continuo nel processo produttivo e quasi a tolleranza zero ) escono tutte uguali.
Quindi la " macchina" in senso stretto si può stabilire che sia un insieme di elementi detti " invariabili" ovvero fissi per loro genesi.
In questo senso, sono ammissibili difetti di progettazione ricorrenti che, in qualche caso, divengono campagna di richiamo e generano difettosità comuni a diversi utenti.
Tuttavia, quando utenti diversi incappano in diverse tipologie di difettosità, bisogna prendere in considerazione gli unici elementi variabili del sistema uomo-macchina.
Questi elementi sono innumerevoli quali la cura del veicolo, la manutenzione, il tipo di utilizzo, ecc.
In ogni caso, sono elementi variabili ESTERNI alla macchina quindi riconducibili alla gestione e conduzione della stessa.
Ecco, quindi, nascere le più diverse opinioni a riguardo dimenticando, tuttavia, che i primi protagonisti della longevità di un macchinario sono proprio i conduttori.
Questi fanno la differenza e, quindi, generano le diverse opinioni.
A questo punto, però, entra in ballo la scienza della statistica: se la statistica dice che , considerata una platea di utenti , la maggior parte di essi è soddisfatta, significa che il manufatto " regge" anche di fronte alla più variabile della variabili: l' essere umano