1) quello era il momento migliore per le ammiraglie perché diversificando poco (la base era la stessa) e vendendo tanto ne ricavarono parecchio... e comunque ognuna riusciva a mantenere il suo carattere a seconda del marchio! i guai economici a cui mi riferivo riguardano dalla metà anni 70 in poi: crisi petrolifera, scioperi, costruzione pratola serra solo per l'arna (volontà di de mita), modelli entrati in produzione con linee già superate (alfa 6).
2) anche l'iri alfa romeo aveva stabilimenti in malesia, brasile, sudafrica ma a quanto pare era produzione riservata ai loro mercati. mi sta bene uno stabilimento in usa se le alfa sono per loro con le loro dotazioni specifiche ecc... ma per il mercato europeo ed asiatico sarebbe il caso di costruirle in italia. o è fantascienza pure questo? no perché allora mi chiedo chi cavolo le comprerebbe se nessuno lavora dato che produrre qualsiasi cosa in italia oramai è quasi considerato fuori moda!
aldilà di questo non so che dirti. se ti piace credere ancora nelle favole della fiat buon per te. ma per l'alfa la vedo brutta.
un'ultima cosa riguardo i "sentimenti". la fiat cos'è? una fabbrica artigianale o una s.p.a?? e dimmi dove mette "sentimento" nell'alfa? io non lo percepisco...
:decoccio:
