Alessandro Zanardi ha parlato, replicando alle accuse ( ed ai richiami ufficiali della giuria di gara dopo Oschersleben ) di chi lo giudica uno scorretto. Fabrizio Giovanardi ( un ex tricampione di categoria con l'Alfa Romeo ) era stato molto chiaro dopo la gara di Monza, dicendo, tra le altre cose, " Il fatto e' che Zanardi e' intoccabile, mentre finora ha avuto incidenti a go go, cacciando fuori tutti. Pero', quando certi episodi succedono a lui, piange. E questo non va bene, perche' deve stare alle regole come gli altri. " Ecco quindi le risposte di Zanardi alle critiche:
" Ma quale < untore >, dopo, Monza, per la seconda volta nella stagione mi e' sfuggita la vittoria. Non solo, ma sono a secco di punti in fondo alla classifica, e non mi ci schiodo. Da questo, a dire che in pista ho delle pretese proprio non ci sto. Sono Zanardi, la mia BMW ha il numero 4 e non esigo ne' sconti, ne' pietismi, cercando giustificazioni. Quando si corre lo si fa per vincere, ma dato che vince solo uno e non sempre vi sono le condizioni giuste, bisogna ottenere il massimo da ogni condizione. Se poi io, al mio interno, debbo gestire una situazione differente, questo riguarda solo me, e' solo un mio impegno psicologico. So che non debbo commettere errori perche' questi non sono comunque giustificabili. Non e' il dottore che mi ordina di correre, lo faccio perche' ho le corse e la velocita' nel sangue. "
Obiettivamente, in questa sorta di " preambolo " difensivo, sfugge abbondantemente il significato di cio' che Zanardi vuole realmente affermare ( forse si riferisce al suo handigap, ma non ne sono molto sicuro ). Comunque prosegue nella sua difesa:
" C'e' molta voglia di parlare per coprire altre magagne. I casi incriminati nella gara di Oschersleben sono stati con Yvan Muller e Menu', ma non con Tavano. Tre errori. Ma, mentre nel calcio si vede tutto, in un ambiente tecnologico come il nostro mancano invece delle immagini, o non sono agli atti, per un'analisi completa. Alcuni errori hanno avuto conseguenze forti, perche' avvenuti nel modo e nel momento sbagliato, quando la vettura e' piu' vulnerabile nel suo equilibrio. Ad esempio, Yvan mi ha chiuso quando, per conquistare l'ottavo posto, avevo gia' iniziato l'affondo da cui non potevo piu' desistere. Poteva chiudere la porta prima, non quando ero gia' entrato, sbattendomela in faccia. Ho fatto male i conti, ma lui pure. Se avessi aspettato un paio di curve, lo avrei passato e neanche mi avrebbe visto. Con Farfus, poi, abbiamo un attrazione reciproca, vedi anche Monza e Brands Hatch. In qualsiasi caso, il fatto e' che il piu' forte non dovrebbe mai ricorrere a mezzucci per difendere la posizione. Ogni pilota sa fino a che punto puo' difenderla, o quando va oltre le righe. "
Una difesa quindi intransigente e che rispedisce al mittente tutte le accuse addirittura ribaltandole........ mha'. Si continua ancora:
" E' ovvio un mio atteggiamento piu' aggressivo quando cerco il sorpasso, mentre vorrebbero che fossi piu' remissivo quando lo tentano loro. Allora starei a casa. Sarebbe un insulto a chi ha creduto in me. Cosa passa nella loro mente quando sono davanti o mi vedono arrivare negli specchietti? Perche' non interpelliamo lo psichiatra? Anche per sapere cosa passa nella mia ".
In queste ultime affermazioni c'e' ovviamente dell'ironia sul fatto che probabilmente, gli altri piloti pensino che un menomato non puo' costituire un vero pericolo in termini di competitivita'. A me pare che Zanardi non voglia assolutamente affermare di essere nel torto piu' marcio, perche' chi ha visto le gare incriminate, sa benissimo che le manovre da lui messe in atto nei sorpassi non sono affatto come le ha dipinte in queste affermazioni.