Questa mattina ho portato la mia Giulia al tagliando dei 20.000 km, giusto un mese dopo aver fatto gli aggiornamenti 6116.
Avendo nulla da segnalare di particolare, ero comunque curioso di sperimentare se, come nell' "hardware" Giulia, anche l' assistenza del service poteva fregiarsi dell' aggettivo "premium".
Sappiamo tutti benissimo che la rete assistenziale è quella FCA (Fiat in buona sostanza), quindi orientata ( almeno fin d'ora) ad un tipo di clientela diffusa e popolare (con tutti i significati positivi del termine, per carità), con aspettative più che altro (legittime) di economicità e sostanza della prestazione in termini qualitativi.
Vero anche che FCA sta differenziando le aree vendita di Alfa (insieme a Jeep), separandole fisicamente quando possibile in fabbricati diversi, ma i service possono ancora essere in comune (come nel caso della concessionaria a cui mi sono rivolto per l' acquisto e ovviamente per comodità anche per l' assistenza).
La mia curiosità era quindi legittima, più che altro per confrontarla con le esperienze di amici in BMW, Audi e MB che mi hanno sempre narrato di tagliandi effettuati in atmosfere "esoteriche", di comportamenti del personale tecnico al limite dello ieratico, di accoglienze stile maggiordomo da casa reale, di salette attesa con divani in pelle profumata, wi-fi à gogo, di macchinette del caffè e annessi inebrianti aromi, di auto sostitutive mozzafiato....
Ma noi alfisti, mi permetto, siamo un po' poeti e un po' meccanici, equamente ci facciamo coinvolgere sia col cuore (sportivo, ca va sans dire) sia se abbiamo una chiave inglese in mano (beh una volta forse, adesso ci vuole il computer); quindi di certo le aspettative sono molto alte dal punto di vista tecnico professionale del service, da cui pretendiamo competenza e guanti bianchi nel trattare il nostro mezzo.
Quindi:
1) richiesto il cambio d'olio e filtri anche se il sensore di degrado non segnalava niente, ma meglio seguire un principio di precauzione, e poi non mi risulta che ci sia niente che segnali il degrado del sensore, non si sa mai, ergo...
2) mi propongono un trattamento igienizzante del clima e un protettivo diesel da aggiungere al pieno, OK accetto, offerta speciale.
3) l'addetto alla reception segue una check-list (influenze americane?), mi chiede se ho nulla da segnalare, cordiale ma mooolto tecnico (forse stava attento a come parlava di aspetti tecnici dato che ha letto dal nome cliente che la mia macchina è intestata ad una società di ingegneria...)
4) firme varie, tempo previsto 2 ore e mezza, sono le 8.30, aspetta nella sala di attesa? Macchina sostituiva? Certo... le va bene un Freemont? Ok, rispondo, devo fare delle commissioni in zona, per me va bene anche una bici "sostitutiva", ma Alfa non la prevede. Comunque un Freemont full optional, cambio automatico, pelle, cerchi in lega, son tranquillo, la mia immagine non avrà a lamentarsene.
5) Ritorno alle 11.45, macchina pronta per la riconsegna; pago (ne parliamo dopo) e mi accompagnano alla macchina, parcheggiata all'ombra, con copritappeto, coprivolante e coprisedile di protezione, che rimuovono quando mi consegnano le chiavi.
6) Salgo e appeso al retrovisore c'è un cartoncino promemoria che attesta "qualità certificata" degli interventi, il nominativo di chi l'ha eseguita e di chi poi l'ha controllata.
Conclusioni? Beh , di Alfa Romeo ne ho avute tre in 15 anni, conosco l' ambiente, si avverte che la volontà di migliorare non è solo a livello di prodotto ma anche di assistenza e attenzione per il cliente.
Aspetti determinanti per tanti potenziali clienti, che mettono a pari merito con qualità e affidabilità del prodotto.
Ah dimenticavo, il conto... se avessi pagato con un bigliettone di quelli color violetto un po' di resto tornava, ma al massimo ci potrei pagare una cenetta a due, ma in un ristorantino tranquillo, bevande comprese.
Un saluto