Alfista io ho letto la pagina precedente ma non ho ben capito cosa sia successo alla tua Giulietta con l'olio minerale.
Lo avevo scritto da qualche parte nel forum. Siccome il vecchio Sint 10W50 costava parecchio e ce ne andava molto, 6,5 litri al cambio olio (contro i "soli" 5,8 l della 75), fu deciso di passare all'IP, che era l'altro olio consigliato, sempre 10W50 e semisintetico. Il motore aveva circa 50000 Km e un consumo d'olio normale, per quel tipo di motore. Purtroppo chi fece il cambio olio non mise l'IP semisintetico, ma l'IP minerale (se è minerale sulle confezioni non scrivono nulla sul tipo d'olio, ci si doveva insospettire perché la scala viscosità era diversa). SOlo dopo un paio di cambi olio (e quindi circa 20000 Km percorsi, l'auto la usava mio padre allora, quasi sempre nei week-end o nelle ferie e con tutta o parte della famiglia al seguito, sempre lo stesso stile di guida) ci si rese conto che il consumo d'olio era salito moltissimo. Allora indagai e scoprii che l'olio non era quello giusto.
Si passò all'HPX 20W-60 a base sintetica (olio per motori usurati) e il consumo d'olio calò un po'. Poi a 90000 Km la presi io e furono cambiati i gommini paraolio degli steli delle valvole: nessun miglioramento dei consumi olio. Quando andavo a ridare gas in uscita di curva, dopo un lungo rilascio col motore almeno ai medi regimi, dallo scarico usciva una nube d'olio blu, che rimaneva a segnare il punto in cui avevo riaperto (sembrava uno dei trucchi dell'auto di James Bond... ma era un po' imbarazzante sparire in una nuvola blu). Il motore andava sempre bene come prestazioni, ma decisamente quell'errore nell'olio gli aveva fatto male.
La Giulietta 1.6 aveva praticamente lo stesso motore, con circa le stesse prestazioni della 75 1.6, ma:
- la coppa olio conteneva più olio (0,7 litri in più)
- la coppa olio era raffreddata direttamente dall'aria esterna, perchè il radiatore del liquido raffreddamento stava SOPRA la traversa a cui è fissata la barra anteriore antirollio (e lo spolier del muso finiva all'altezza della traversa), mentre nella 75 il radiatore è più avanti e soprattutto molto più in basso, e alla coppa olio arriva aria calda che esce dal radiatore.
Per entrambi questi motivi l'olio nella 75 scalda più che nella Giulietta, a parità di motore e di condizioni di funzionamento.
L'olio minerale è prescritto di serie in motori in cui l'olio non scalda molto (in quelli che ho avuto l'olio arrivava sì e no a 50÷60°C). Ma nelle Alfa l'olio scalda molto di più. Anche se non c'è un termometro olio di serie basta osservare quanto cala la pressione olio da freddo a caldo (la pressione è funzione della viscosità dell'olio, che varia con la temperatura: se l'olio scalda la sua viscosità diminuisce e cala la pressione letta dal manometro): se il calo di pressione a caldo è evidente l'olio sale parecchino di temperatura. Su altri motori auto in cui avevo anche il termometro olio leggevo tranquillamente 100÷110 °C dopo un viaggio autostradale. Su moto con motori più tirati di questi Alfa leggo anche 140÷145°C.
L'olio minerale era usato sui motori come quello del Maggiolino, 1600 da 50 CV, o come i Fiat Fire 1000÷1100 da 45÷54CV.
Nei bialbero Alfa l'olio contribuisce al raffreddamento del motore e della testata in particolare: nei pozzetti delle valvole, con auto in piano, restano sempre 0,5 litri di olio (che sarebbe bene togliere se si cambia radicalmente tipo d'olio, quando sono passato dal semisintetico al sintetico ho aspirato anche tutto l'olio dei pozzetti valvole).
nel 1.6 avevo messo il tamoil 10W40 sintetico e quando ho fuso il motore (fine febbraio) erano passati circa 3000 km dal cambio olio.
E prima cosa era stato usato? Se si cambia tipo e marca d'olio, come può esser passare da un semisintetico (quello originale messo in fabbrica) a un sintetico di altra marca, il rischio è che il nuovo tipo d'olio contenga un diverso pacchetto di additivi che stacca le morchie ed i depositi d'olio che si sono formati nel tempo. Gli olii di oggi (a specifiche SAE SJ o SL) hanno maggior capacità detergenti di quelli di 20 anni fa (SAE SF) ed i sintetici hanno fama di tener pulito il motore.
Su Quattoruote un esperto d'olii, tempo fa, sosteneneva che cambiando spesso marca d'olio il motore resta più pulito, perché gli additivi (diversi da una marca d'olio all'altra) di un tipo d'olio rimuovono i residui dell'olio precedente. Questo ragionamento va bene per motori nuovi, sempre usati con olii moderni (che tengono più pulito il motore degli olii di una volta), ma su un motore vecchio, usato con olii vecchi, cambiando olio, c'è il rischio che il nuovo olio deterga i residui dell'olio vecchio sui paraolii ormai usurati (che poi perdono) o peggio che rimuova morchie o altri residui dalla coppa e che questo "sporco" vada in circolo col rischio è di intasare qualche condotto dell'olio...
Potrebbe esser quello che ti è capitato?
Ora hai comunque un olio più detergente di quello originale (sarà almeno SAE SJ?), di marca diversa (diverso pacchetto di additivi), ma mentre nel 1600 era un tipo (sintetico) con caratteristiche superiori, ora è inferiore (minerale). Poi magari stavolta sarai fortunato e l'altro volta non lo sei stato, ma temo corri più rischi che col 1600.
stailoz ha detto:
cambia molto il beveraggio..d' olio dallo stile di guida?(da nonno o da giovanotto)!
Sì, se fai scaldare un 10W-40 come il nuovo Sint 2000 lo beve tanto, perchè a caldo è molto fluido, poco viscoso.
Se stai sotto i 3000 giri/min e non tiri, l'olio non scalda, resta viscoso, e il consumo d'olio scende molto o si annulla, a seconda di quanto è usurato il motore.
Se vuoi ridurre il consumo d'olio (senza rifare il motore) o passi a un olio con viscosità a caldo maggiore, o raffreddi l'olio (radiatore olio), o ci vai a solo a spasso.