Salve,
nell'intera discussione vi è bisogno sottolineare alcuni punti che confermano sia la tesi della scarsa verve sportiva della MITICA ALFA 155, ma anche la controparte che afferma una evoluzione sotto il profilo della sicurezza, del confort ma sopratutto dell'INQUINAMENTO.
Anche io sono stato un possessore di un'Alfa 33 1300cc Boxer allestimento Feeling dotato del non plus ultra della tecnologia di allora(semplicemente un condizionatore!!); ed ora posseggo un bellissimo esemplare di Alfa 155 1800cc 8V bialbero con distribuzione a catena.
Iniziamo col dire che:
- nella produzione della 33 non erano considerati 3 parametri fondamentali oggigiorno: sicurezza, confort, inquinamento; la sicurezza era scarsa sotto il profilo di accessori atti a salvaguardare il passeggero (airbag, ABS...elementi già in uso su altre vetture dello stesso anno e dello stesso segmento);
- nella produzione della 155 questi 3 parametri iniziarono ad essere trattati con molta superficialità, ma comunque considerati:
sicurezza: "alcune versioni, nella II serie furono equipaggiate di airbag guidatore e ABS. Dotazioni ad oggi sotto gli standard qualitativi di sicurezza ma comunque presenti. solamente questi elementi già aumentano il peso della vettura";
confort: "è evidente e lampante che la selleria di dotazione della 155 era un vero e proprio salotto, comodo nei lunghi tratti, abbastanza contenitivo nel misto cittadino. Anche una selleria così imponente grava sulla gestione dei pesi a bordo.
Il compressore del climatizzatore, è un compressore di vecchia generazione, ovvero assorbe molta potenza paragonato ai moderni compressori (il gas refrigerante di una Alfa 155 I serie era il vecchio R12 e non il moderno e non calcerogeno R134) e molto pesante. Per cui un elemento come il compressore grava sia sulla potenza che sul peso, quindi incide sulle prestazioni".
inquinamento: "la 155 è un progetto basato sulla riduzione dei gas di scarico nocivi e quindi sul giusto compromesso peso/potenza. poichè i motori sono elementi che vanno in produzione per catena di montaggio, i motori che furono gia messi in produzione prima della normativa anti inquinamento furono adattati alla normativa regolando i rapporti del cambio, questo discorso vale per la I serie. Per la II serie, furono cambiati i propulsori, adottando i 16 V a cinghia più leggeri e "morbidi" nell'erogazione rispetto all'8V bialbero a catena".
Tutti questi elementi possiamo vedere che influenzano molto le prestezioni della vettura... la domanda che si devono fare coloro che si lamentano delle scarse prestazioni della 155 è: "perchè i progettisti non hanno pensato a diminuire il rapporto peso/potenza aumentando considerevolmente la cavalleria o cercando di smagrire elementi come telaio, scocca...?
la risposta è una soltanto: la vettura nasce in teoria come sostituta della 75 ma in realtà la sua impronta è del tutto diversa perchè si piazza in un segmento, quello delle berline medie, che si alimenta più che altro di famiglie. La clientela che sceglie la 155 è per l'80% adulta che ricerca in essa un minimo di confort, un minimo di prestazioni e che possa affrontare viaggi in sicurezza.
questa è una visione oggettiva del FENOMENO ALFA 155,
soggettivamente io posso dire che oramai sono 2 anni che con la mia Alfa faccio 1000 km a sett. (viaggio roma-la spezia) senza aver riscontrato problemi particolari tranne i soliti fruscii e cigolii di una vettura del 1993!! devo ammettere che mi sento molto sicuro in autostrada quando faccio un viaggio perchè la robustezza della 155 rispetto alle auto di oggi è pari al 400%!!
Il motore non lo cambierei con nulla al mondo...con la manutenzione normale e non esagerata, è indistruttibile (parlo sempre del bialbero a catena!!)
Spero che l'analisi affrontata sia esaustiva!!