Ognuno ha i suoi gusti, ma ho parecchi anni più di te e di varie Giulia, Alfette e derivate, Giuliette, 33, 75 e 90 ne ho viste moltissime, da nuove, e la strumentazione rossa la ricordo in pochi modelli, non era un tratto distintivo della casa. La luce verdognola era più usata, perchè meno stancante per gli occhi, più ergonomica ed in Alfa facevano le scelte in base alla logica ed alla tecnica.
Quando vidi l'illuminazione rossa nelle 75 (da nuove, dal concesssionario, quando erano appena uscite), mi parve subito un'altra caduta di stile rispetto ai modelli precedenti, molto più eleganti, per certi aspetti, e che non erano meno vere Alfa (p.es Alfetta 116 e Giulietta-116): e infatti durò poco.
Mi sono fatto questa idea quando tu appena caminavi e non la cambio: non era certo quello che fa la vera Alfa, ma tutto il resto. Cosa erano certe ALfa allora, lo ho vissuto da già Alfista appassionato, da guidatore di Alfa, non lo ho letto da qualche parte o sentito dire.
Poi che sono auto da usare sono daccordo, ma rispettandole come meritano. Per le personalizzazione - tarocco (che a volte sfociano nel pacchiano e nulla hanno a che fare con lo stile che aveva L'ALfa Romeo) meglio rovinare altre auto, quelle che non meritano di esser conservate e tramandate ai posteri (ce ne sono tante che non entreranno mai in nessuna lista chiusa). Oggi troppi ragazzi comprano auto che hanno la loro età solo perché costano poco e non sanno bene, e magari nessuno gli racconta, cosa significavano nel panorama automobilistico non del centenario, ma del 75° della A.R o poco dopo.
Ai loro tempi le Giulia erano più potenti e veloci delle altre auto di pari o anche maggiore cilindrata, con una tenuta di strada sicura abbastanza sincera e gran freni. La Giulia mi è sempre piaciuta ma non era bellissima. La prima ALfetta era bellissima, sportiva ma anche elegante e con una tenuta di strada anche migliore della Giulia. Le ALfa erano auto con un loro stile e tanta personalità, ma non volgari. La tenuta a prova di errore e che non tradiva (come la maggior parte delle concorrenti di allora) era detta come un "padre di famiglia". Erano considerate Signore Macchine (nel senso di Henry Ford che quando vedeva passare un'Alfa si toglieva il cappello, credo negli anni '30).
La Giulietta era rifinita bene anche dentro, costruita meglio (finalmente dal '77 non arrugginivano più: nuovi trattamenti antiruggine) coda discussa, ma prestazioni non superiori alle più leggere e strette Giulia. La 75 appena uscita fu una delusione: mi aspettavo molto di più. Linea resa pacchiana dalla modanatura laterale, interni meno belli della Giulietta, quasi stesse prestazioni a parità di motori (solo un Cx appena più basso, dava pochi Km/h in più). Poi c'è stata una discontinuità tecnica (e a volte stilistica) che mi ha portato a rivalutare la linea della 75 anni dopo.
La personalità alle auto la danno i progettisti. E le personalizzazioni devono rispettare lo stile dell'auto, se lo si stravolge si è sbagliato acquisto. Già per Ruote Classiche una 75 vale si è no 1000 euro se tutto originale e in ordine, se pasticciata non vale il costo di un treno di gomme.
Complimenti per la percorrenza della tua 75, spero ti possa continuare a dare a lungo tante soddisfazioni.
Lasciamo stare qui l'O.T.