Mi accodo anche io tra quelli cresciuti con gli starter a mano sulle alfa
e pure sulle fiat vecchiotte qualche maledetto spinterogeno era ancora a puntine
( maledetto perchè mi lasciavano a piedi troppo spesso se si superavano i giri massimi
previsti per il motore, l'usura camma e puntina diventava da normale a quasi immediata,
ormai quando mi spostavo giravo con la brugolina per regolarle in viaggio se l'auto iniziava
a perdere colpi e spegnersi e pure le puntine di ricambio nel cassettino )
Aggiungo a quanto detto da Maurizio, lo starter sulla 33 al limite si usa al nord italia
in pieno inverno (avviamento con temperature sottozero o quasi),
però si impara velocemente che è più divertente usare come "arricchitore" alternativo
il piede.. durante l'avviamento a basse temperature si danno dei colpetti di acceleratore,
questo, appena la benzina gli arriva, tramite le pompette di riprese butta fiotti di benzina
avviare "a piede" è più divertente e modulando i colpetti veloci e poco affondati,
in base a quanto il motore prende o meno si riesce anche a non rischiare di ingolfarla
qualche volta (sempre a basse temperature nordiche) ci può stare tenere l'aria tirata
ma a metà corsa per non far spegnere l'auto nei primi minuti se non si vuole stare
a continuare a giocare con il pedale finchè non inizia a scaldarsi un minimo
un classico, che una volta non era necessario spiegare:
lasciare l'aria tirata a metà, magari con la spia che rimane accesa o magari no,
o avere il cavo/leveraggi aria rimasto senza ingrassaggio che va al carburatore
e che non torna più bene indietro..
usando l'auto in tal modo consumerà un botto di benzina..
..sulla 33 per scrupolo dopo aver tirato la levetta ogni tanto controllo che
sia tornata del tutto in fondo..
..e una volta sola una tantum anche un occhiata ai leveggi aria sui carburatori
che siano liberi senza atriti di tornare indietro quando il cavo aria ritorna indietro
Sul tetto ci sarebbe da intendersi, l'interno è fatto di cartone pressato invece che di resine,
a metà mi pare contiene nello spessore una striscia/molla piatta elastrica in acciaio per tenerlo sollevato,
la finitura superficiale onestamente non saprei se definirla un tessuto leggero
o una pellicola di carta decorativa incollata al cartone, perchè strofinandola
si consuma facilmente ( in questo effettivamente non sembra un tessuto ),
comunque quando in buono stato presenta un disegno a piccola trama,
cioè almeno una finitura superficiale diciamo, non vedi il cartone direttamente;
se si rovina questa pellicola superficiale si valuta:
se il cartone e la fascia metallica sono ancora strutturalmente validi
(non cadono verso il basso e non mostrano deterioramento da acqua),
ricoprirli con un tessuto incollato è un'opzione per chi ha piacere con il fai da te,
altrimenti per ora si trovano ancora a cifre oneste cieli da vetture demolite
( sui socials ho visto 100e ; invece nuovo dai magazzini di stock conservati è un'altra cifra)
Ps.: se tieni l'auto considera che le 33 specie colore scuro a mio parere
guadagnano molto in eleganza con cerchi in lega d'epoca,
che siano 13 o 14 pollici non importa, sulla prima serie stanno bene comunque;
c'erano dei modelli a parabola spettacolari in abbinamento al grigio,
e poi anche i vari modelli classici previsti per la 33 prime serie;
se passi ai 14 (aggiornando la carta di circolazione),
ho visto da un utente di recente un'opzione ancora più immediata
per upgradare i freni, dischi ventilati e più ampi, ma invece delle ottime pinze opel
(ottime perchè gli attacchi al mozzo corrispondono al millimetro con il mozzo alfa
senza nessuna asolatura neppure minima, però necessitano un adattamento sul tubino freno)
"banali" ma anche loro valide pinze di vecchie renault/peugeot,
ci si sbatte meno perchè hanno già l'attacco al tubino freno uguale a quello della 33