Fiat e la strategia per l'Alfa Romeo

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la 33 degli anni '80 l'ha progettata e costruita l'Alfa Romeo s.p.a.

e non era neanche male ... però io il 33 l'avrei lasciato perdere ...
 
la 33 degli anni '80 l'ha progettata e costruita l'Alfa Romeo s.p.a.

Ehm... mi permetto di ricordare che la 33 era comunque sostanzialmente l'Alfasud come pure l'osannata 75 era l'ennesima versione dell'Alfetta di oltre 10 anni prima, quindi non diciamo che con l'IRI si era nell'olimpo dell'auto.

Fine OT.

Tornando all'argomento... come già ricordato nel gruppo VAG c'è ampia condivisione di pianali, componentistica e meccanica ma questo sembra non scandalizzare nessuno, certo se lo fa Fiat la questione è un altra.

La MiTo non è certo nata per far concorrenza alla Polo (tra l'altro recentemente rinnovata) ma alla Mini, quindi è chiaro che si trattava di un prodotto di nicchia destinato a fare numeri interessanti ma non certamente eclatanti.
Personalmente la reputo abbastanza corretta come posizionamento commerciale visto che dovrebbero essere le prossime generazioni di Punto e Y (anche a 5 porte) a dover fare i numeri nel segmento B.

Il problema di Alfa è nel raggiungere una massa critica di almeno 300.000 auto che, ad oggi, non vede nemmeno con il binocolo e non certo per colpa della MiTo che, a mio parere, non è stato un errore mettere sul mercato (ed i discreti risultati di vendita lo dimostrano).

E' inutile continuare a rigirare la frittata, i problemi di Alfa sono stati principalmente la lenta sostituzione della 147 e le vendite sotto le aspettative di 159 e simili che, tra l'altro, hanno subito un invecchiamento precoce a causa di pochi e piccoli aggiornamenti anche a causa del finito accordo con GM.

Quindi è inutile che, a turno, arrivi il manager di turno a dire "stupidate" (eufemismo...), ci si metta seriamente a pensare di allargare e migliorare la gamma, prima facciamo i numeri e poi la filosofia.
 
Vorrei alzare una riflessione...
Sappiamo tutti che in un marchio non ci può avere 2 classi di vendita nello stesso segmento (un pò come se WV avesse sia BMW che Audi: sarebbe una concorrenza interna inutile).
Se Alfa Romeo d'ora in poi si abbasserà al livello di WV, FIAT con chi dovrebbe competere? Con Dacia? Con Tata? Ah no forse con PegPerego: Bravo VS Gaucho!


Non era più semplice tenere 4 marchi automobilistici e diffondere al "popolo" l'idea di una suddivisione di questo tipo?
- 1 low cost;
- 1 marchio consumista e generico per far concorrenza da Citroen a Wv (il marchio che venderà di più) ovvero FIAT;
- 1 elegante come Lancia-"America";
- 1 sportivo Alfa Romeo
In questo modo si riesce a far girare le tecnologie tra questi 4 marchi:
- I motori nuovi si danno ad Alfa, poi a Lancia, ed infine a FIAT;
- Le nuove tecnologie-comfort si danno a Lancia, poi Alfa, ed infine a FIAT;
- FIAT in questo modo riesce a produrre vetture sia "per tutti i giorni", sia di alto livello dato che avrebbe la possibilità di usare sopo dopo 2-3 anni dall'uscita la "nuova chicca del marchio" e quindi fare una Bravo degna di concorrere con Golf.

Così il grande imprenditore si prendeva Lancia, il 30enne che vuole divertirsi Alfa, la mamma per fare la spesa o il giovane senza particolari richieste punterebbero a FIAT, e resterebbe un marchio low cost per far concorrenza alle varie Matiz, Logan, ecc ecc...


Non son un imprenditore, e so bene che non è così facile gestire un gruppo... Ma così sarebbe una cosa semplice, FIAT venderebbe un sacco (e i vertici sarebbero contenti), Lancia-America venderebbe sia in Europa che in America, e avremmo un marchio sportivo da far concorrenza ad Audi ecc...


Infine, se Alfa vende poco i motivi sono 3:
- 147 e 159 costruite in modo "pressapochista" e le voci girano!
- poco "ricambio"
- e quel poco ricambio ha una linea non troppo eclatante, anzi, ben poco condiviso (vedi MiTo e Giulietta)

Se il marchio ha problemi, non è che devono abbassare il livello... Devono CAPIRE cosa vuole la gente!
 
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il fatto è che lo sanno cosa la gente vuole (voleva) dall'Alfa Romeo, così come sapevano cosa voleva dalla Lancia...purtroppo non è quello che volevano loro.
 
Non era più semplice tenere 4 marchi automobilistici e diffondere al "popolo" l'idea di una suddivisione di questo tipo?
- 1 low cost;
- 1 marchio consumista e generico per far concorrenza da Citroen a Wv (il marchio che venderà di più) ovvero FIAT;
- 1 elegante come Lancia-"America";
- 1 sportivo Alfa Romeo

La crescita del marchio VW sia come contenuti che, anche meritatamente, come immagine rende non corretta questa tua segmentazione dei marchi, tra l'altro VW ha anche SUV, Coupè/Cabriolet o versioni interessanti come la Passat CC che mancano nella gamma del biscione.

Parallelamente alla crescita di VW c'è stata quella di Audi per cui, a parte il DNA sportivo, non è sbagliato dire che l'Alfa abbia come competitotor VW.

Ribadisco... con una linea da "Alfa" ed i contenuti VW si avrebbe già un signor prodotto, competitivo a livello europeo ed oltre.
 
Quadrifolio91@ è grazie a quelli come te che Alfa Romeo perde 400 MIlioni di euro l'anno e non può investire in progetti migliorativi, potresti portare un pò di rispetto per chi come me e il 90% del forum ha comprato e mantenuto Alfa Romeo in vita fino ad oggi e lo farà per i prossimi anni.Fino a prova contraria creamo comunque lavoro in Italia, visto che la MIto,Giulietta,159,Brera,Spider,GT e 147 le costruscono qua e non a Monaco.

Sono al 100% d'accordo con te.
Un conto e' essere nostalgici di un'epoca e amare le Alfa storiche.
Un altro e' disprezzare le Alfa attuali e dare il marchio per morto.

Alfa e' sempre stato un marchio in piena evoluzione (ben prima dell'era Fiat) e un vero alfista non puo' non riconoscerlo.
 
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Quindi è inutile che, a turno, arrivi il manager di turno a dire "stupidate" (eufemismo...), ci si metta seriamente a pensare di allargare e migliorare la gamma, prima facciamo i numeri e poi la filosofia.

Pienamente daccordo. Come ho detto anche qualche mese fa sempre in questa discussione, la mia speranza è che le scelte attuali possano portare Alfa a vendere un discreto numero di macchine all'anno (300.000 ?) per poi investire e magari riaccostarci a quella che è la nostra STORIA.
Questa ovviamente è una speranza. Ma è l'unica ipotesi positiva per il futuro. Se Alfa non vende Alfa prima o poi chiude.
Ed io comprerò sempre un'Alfa. Anche se magari no avrò mai la fortuna di guidare una posteriore o una GTA. Non smetterò mai comunque di sognare che questo un giorno accada.
 
Ehm... mi permetto di ricordare che la 33 era comunque sostanzialmente l'Alfasud come pure l'osannata 75 era l'ennesima versione dell'Alfetta di oltre 10 anni prima, quindi non diciamo che con l'IRI si era nell'olimpo dell'auto.

Fine OT.

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Mica tanto OT ... la strategia Fiat qui e' criticata soprattutto perche' la si paragona a quella pre-Fiat.
E come giustamente dici, non era certo oro tutto quello che luccicava, anzi.
In pratica dall'inizio degli anni '70 l'Alfa della gestione IRI non ha piu' sviluppato nulla. L'Alfetta e la 33 sono stati gli ultimi prodotti realmente nuovi e innovativi, tra schemi transaxle per l'una e motore boxer per l'altra. Al limite posso aggiungere il V6 Busso usato sull'Alfa 6 e poi sulla GTV.
In pratica dal '72 al '86 c'e' stato solo riciclaggio spinto. Arrivando a superare la decenza come quando per la 90 hanno riciclato perfino le porte dell'Alfetta...

Tornando alla strategia Fiat per l'Alfa, ha almeno il merito di attaccarsi ai segmenti di mercato piu' grandi : segmento B 5 porte, C, C-SUV, D e D-SUV. Tutto il resto e' nicchia, coupe, spider e ammiraglie. Di soldi ne abbiamo pochi, per cui ogni lancio deve riuscire.
 
... se è per quello per la 75 han riciclato le portiere della Nuova Giulietta ...

... con la crisi industriale di fine anni '70 e inizio anni '80 non ci sono più stati i soldi per gli investimenti ... fino poi al fallimento ...


nel settore automobilistico l'innovazione è fondamentale ... e in Fiat di investire (sul settore premium) non se ne parla proprio ...
 
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... se è per quello per la 75 han riciclato le portiere della Nuova Giulietta ...


... con la crisi industriale di fine anni '70 e inizio anni '80 non ci sono più stati i soldi per gli investimenti ... fino poi al fallimento ...


nel settore automobilistico l'innovazione è fondamentale ... e in Fiat di investire (sul settore premium) non se ne parla proprio ...


hanno riciclato pure la meccanica già riciclata a sua volta dall'Alfetta...
diciamo che si sarebbero dovuti fare investimenti a suo tempo per proporre una nuova gamma moderna di Alfa Romeo, apripista per il futuro anzichè proporre auto totalmente estranee al concetto di "auto" proprio di Alfa Romeo.
 
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