Fiat e la strategia per l'Alfa Romeo

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il bello è che anche le fiat non saranno più fiat, saranno una sorta di ibrido-americane....queste sono le "dure leggi" del mercato, come le chiama qualcuno....qualcun'altro la chiama globalizzazione, io la chiamo perdita di identità del made in italy in tutte le sue espressioni.


assolutamente straquoto:)....poi la fiat non mi venga dire che non compro macchine italiane che non rispetto il MADE IN ITALY ma se già la 500 e la panda sono made in Polonia e le sbandierano per auto italiane ma cosa, il progetto e il nome e basta... ti giuro una 500 nuova non la prenderei nemmeno se me la regalano:Indiavolato:
 
caspita che biografia, avvocato, commercialista...dirigente...negli stati uniti poi....che non è la stessa cosa che in Italia; uno così non può avere "a cuore" un Marchio, uno così non si lascia certo prendere dalle passioni, altrimenti non potrebbe essere quello che è, e, "giustamente" se ne frega dell'Alfa e degli alfisti, è un "capo" nel vero senso della parola, e come tale si fa come dice lui, nel bene o nel male (per l'Alfa), alla faccia della passione, degli appassionati e con buona pace nostra e delle nostre Alfa.

mmmm...non confondiamo la cioccolata con qualcos'altro: un "capo" di un'azienda automobilistica è un presidente e/o dirigente che grazie all'aiuto di un valido team riesce a migliorare la propria azienda grazie a capacità imprenditoriali e tecniche superlative (un esempio tra tutti Ferdinand Piëch, imprenditore, ingengere meccanico, ha sviluppato la trazione Quattro e il motore TDI in Audi, prese in mano Porsche quando stava fallendo e l'ha fatta diventare come la conosciamo oggi).

Tutt'altro è un avvocato commercialista finanziere che "risolleva" l'azienda per cui lavora grazie a incentivi statali, aiuti di stato etc etc etc.

E' sempre lo stesso discorso: noi abbiamo la punto e la 500 e intanto i tedeschi fanno ciao ciao con la manina all'italianen kartoffen e stanno davanti sempre più distanti.
 
...è uno che ha scelto di seguire una certa strada: ai marchi italiani le utilitarie, a quelli americani tutto il resto, salvo alcune "varianti"....bella la battuta dell'italianen kartoffen. :)
 
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Quando Marchionne arrivò in Fiat, i giornali lo presentarono immediatamente come un risanatore, un tagliatore di teste. Insomma, uno di quei manager bravissimi nel risanare un'azienda in procinto di fallire, facendo cacare sangue ai dipendenti e licenziando senza farsi il minimo problema. Una persona di questo tipo dovrebbe essere impiegata solo per risanare, non certo per gestire.
Si tratta di due cose nettamente differenti.
Non necessariamente chi sa fare una cosa è bravo anche nell'altra. Sicuramente, Marchionne non è in grado di gestire.
Ma, più di lui, mi disgusta Montezemolo. Fa tanto il papy del Made in Italy, starnazzando come un'oca l'importanza della Ferrari, della Fiat, dei marchi italiani.
Poi, sotto sotto, usa Marchionne per fare il lavoro sporco. Marchionne non si fa problemi a farsi schifare dagli italiani, grazie alle scelte impopolari di cui si fa portavoce e promotore.
Ma dietro di lui c'è Montezemolo. Lui è a capo di tutti, e su questa faccenda non ha preso una posizione chiara, inequivocabile. Non ha preso le distanze. Si è solo limitato a dire che "L'Alfa non si vende" un mese fa, e poi basta.
Intanto Marchionne continua a dire e fare, a smantellare con scelte e direttive la nostra amata, senza che dal capellone glamour arrivi alcun richiamo.
Intanto la Fiat delocalizza la produzione in Polonia, Brasile, Slovenia... e qui chiudono Pomigliano, Termini Imerese, il Portello...
Senza contare che si tratta di stabilimenti che la Fiat ha ricevuto in regalo dallo stato italiano, acquistando l'Alfa dall'IRI (Pomigliano e Arese) e tramite i contributi statali (Termini Imerese).
Non ha sborsato che quattro pidocchi, la mafia torinese, e adesso si permette anche liquidare migliaia di lavoratori che hanno sempre dato il sangue per il marchio (ripagati con beffe e noccioline) ed un marchio che il mondo intero ama ed ammira!
Secondo voi l'Alfa non è stata portata in USA dalla Fiat per quale motivo?
Negli States ci sarebbero centinaia di migliaia di persone pronte a dormire fuori da una concessionaria Alfa pur di accaparrarsi una berlina come la 159, un esempio di stile come la Brera, un'auto grintosa come la GT.
Ma alla Fiat non è interessato nemmeno compiere quel piccolo sforzo per omologare alle norme anti-inquinamento i motori Alfa per il mercato nordamericano.
Cosa che tutti gli altri costruttori hanno fatto senza problemi!
E, se pensiamo che i V6 sono stati progettati in collaborazione con la GM, la beffa è totale.
Gli USA sognano le Alfa, ma la Fiat non vuole esportarle! Questa è la verità!
Provate a frequentare qualche forum di appassionati di automobilismo USA, e vedrete quanti ancora sognano uno sbarco del Biscione negli States!
E noi qui a parlare di chiudere baracca e burattini!
Follia! Follia italiana allo stato puro!
 
Secondo il mio modestissimo parere Marchionne è un grandissimo manager, ma dubito che sia in grado di rilanciare un'industria automobilistica. Bravissimo a tagliare e a massimizzare i profitti, ma in difficoltà quando si tratta di avere una visione imprenditoriale.

Un grande imprenditore ha cervello, ma anche cuore. La cosa triste di Marchionne è che è perfettamente a conoscenza di ciò, ma usa il linguaggio tipico di un carismatico capo industria solo in maniera strumentale. Quando ha parlato di Alfa Romeo come di un bambino da curare ha espresso un concetto giusto: Alfa Romeo è qualcosa di estremamente prezioso che per ora non sta bene. Un bambino non si lascia morire, per salvare un bambino solitamente si arriva a rovinare l'intera famiglia, ci si riduce a mangiare pane e cipolla per anni per pagare medicine e specialisti e sperare che torni a sorridere e correre.

Marchionne, però, cinicamente, dice l'esatto contrario di ciò che pensa: l'Alfa è un peso e va messa nelle condizioni di non nuocere.
Punto.
La stessa tecnica di comunicazione l'ha utilizzata oggi: dicendo di non aver bisogno degli incentivi ha veicolato al Governo il messaggio che se non arrivano i soldi dallo Stato accellererà l'americanizzazione della FIAT. In poche parole non c'è più alcun motivo per tenere in piedi neanche Pomigliano o stare a sentire quei rompipalle di Arese. In pratica l'ennesimo ricatto mascherato da messaggio distensivo.

Sinceramente dubito che la strategia di Marchionne sia vincente. Gli Italiani non compreranno le Chrysler rimarchiate Lancia, e gli Americani non compreranno le 500 e la Delta. Secondo me siamo ad un passo dalla catasfrofe.

Ritornando all'Alfa, io comprerò la Giulietta (anche se la mia 147 è ancora piuttosto nuova). Farò di tutto per tenere vivo il marchio. Di fronte alle vendite record della Giulietta Marchionne dovrà inchinarsi all'unico padrone che riconosce, il mercatp, e far ripartire gli investimenti.

Scusate il post logorroico amici.
 
a questo punto qui resta un unico "difensore" del made in italy.

molti mi insulterrano per quello che sto per dire, me ne diranno di tutti i colori etc etc etc.

ma l'unica persona che può cambiare il destino dell'auto italiana in italia è una persona che abbia i soldi. e tanti. e che abbia una mentalità imprenditoriale vincente. dove mette le mani lui tutto torna a luccicare (milan , mediaset, etc etc)

berlusconi

si può dire tutto quello che si vuole su di lui, ma che non sia bravo a gestire un'impresa (anche col cuore) nessuno può negarlo.
 
Ultima modifica da un moderatore:
"anche con il cuore"....non commento....Evitiamo la politica dai e parliamo seriamente.
Vendite record della Giulietta? Me lo auguro ma lo dubito. Venderà solo in Italia e quanto profitto potrà farci non lo so. Qui in Germania le Alfa ne vedo a dire tanto un paio a settimana. In Inghilterra lo stesso. A Gennaio in Italia Alfa ha immatricolato quanto? Mi sembra sulle 5000 autovetture...e chè? La maggior parte sicuramente MiTo...ma quando uscirà l'audi A1 sicuramente si mangerà quei pochi str***i a cui forse poteva interessare. Guardate quanto audi ci sta già sbomballando con teaser vari in tutto il mondo e Alfa di promozione se ne sbatte. Tira fuori mezzo video fatto col cellulare e con un travestito che dice minchite. Marketing e promozione zero, ma in finale hanno congelato tutto. Verdremo i numeri ma non mi aspetto chissà che cosa.
 
Alexael una curiosità, io saranno da circa 8 anni che non vado a Stoccarda, ora in germania l'Alfa come è vistà?
 
a questo punto qui resta un unico "difensore" del made in italy.

molti mi insulterrano per quello che sto per dire, me ne diranno di tutti i colori etc etc etc.

ma l'unica persona che può cambiare il destino dell'auto italiana in italia è una persona che abbia i soldi. e tanti. e che abbia una mentalità imprenditoriale vincente. dove mette le mani lui tutto torna a luccicare (mediaset, milan, etc etc)

berlusconi.

si può dire tutto quello che si vuole su di lui, ma che non sia bravo a gestire un'impresa (anche col cuore) nessuno può negarlo.

Guarda , molte pagine fa abbiamo già affrontato questa eventuale "soluzione" berlusconiana, però rilevare un azienda come L'alfa romeo o qualsiasi casa automobilistica non è mica comprare un giocatore .. di soldi ne servono , ma tanti , tanti e troppi , e poi penso che non accadrà mai
 
non è vero :)
provate ad andare a vedere quanto la pagò la FIAT per prenderla dall'IRI....
 
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