Ho fatto le foto dell'alternatore del motore di una 164 Super, dove si nota nel rotore le placche dove vanno a strisciare le spazzole e lì poco distante si vede anche una vite in rame dove viene collegato il cavo che porta alla batteria del +.
Si vede anche i morsetti che pinzano le bobine e ci sono 6 poli con un filo spesso 1mm, quindi da lì ce ne passa di corrente prima che si brucia e vicino al rotore si vede anche una lamierina in rame e va a contatto con il D+ del regolatore alimentando le bobine-statore che vanno a massa sul la D-, quindi osservando il regolatore e come viene collegato il tutto con l'alternatore è il FLD dove si manda a massa, quindi ipotizzo un sistema NPN, perchè è sempre alimentata ma si gestisce la massa.
Maurizio sostiene che l'alternatore eroga fregandogliene della batteria, è provabile perchè il funzionamento giusto per citare un esempio un transistor in apoggio a un regolatore stabilizza sempre una f.e.m. dando più Amp rispetto al solo regolatore, solo che come lettura però il transistor lavora accendi/spegni, dove accende quando è sotto alla tensione prefissata e si spegne quando sale alla medesima tensione come riferimento con le più disparate fequenze, solo che con questo sistema ci vuole in appoggio una spugna e la batteria ha questa funzione cercando di contenere i picchi del rippler che si crea col sistema transistor/regolatore.


Se la batteria incomincia ad avere dei problemi di ricarica allora si creano dei alti e bassi a secondo del regime e può anche capitare che i vari circhiuti specialmente le centraline ne rsentono perchè hanno bisogno di una tensione fissa.

Tutte le auto hanno bisogno di energia, anzi hanno ne sono voraci di energia!
Ci sono tanti di quei dispositivi in una auto odierna che mangiano energia anche ad auto spenta tipo antifurti, rilevatori gps, orologi, sensori vari e chi più ne ha più ne metta.
Si pensa normalmente che la batteria basti per ogni evenienza ma non è così
Auto che scaricano la batteria anche da ferme sono all’ordine del giorno, ma basta metterle in moto che tutto torna a posto, questo perché ogni auto è dotata di un proprio l’alternatore.
Se ci fosse ancora stata la vecchia dinamo ci ritroveremmo sempre senza batteria, perchè bisogna dire che la dinamo era ben più efficiente dell’alternatore odierno, infatti la sua resa energetica era circa 0,8 contro lo 0,3 degli alternatori attuali, cioè per ogni kw di energia meccanica prelevato dal motore ne ridava 0,8 in energia elettrica.
Ma la dinamo aveva un grave handicap che il collettore, cioè la parte dove si raccoglieva l’energia elettrica, era lamellare, cioè a settori separati, collettore che lentamente mangiava le spazzole per via dell’abrasione che si creava, il che implicava una durata limitata delle spazzole di raccolta e una impossibilità a ruotare ad alto regime, era per questo che al minimo si accendeva la famosa spia della dinamo.
Però oggi ci sono anche altri problemi rispetto a anche 20 anni fà dove per spazio non si può più avere una cinghia per servizio, ma una cinghia per tutti i servizi per problemi di spazio e quindi si opta per le cinghie trapezoidali scanalate dove si trovano tante mini-cinghie trapeizoidali unite insieme per sopportare notevoli sforzi

Il problema che avendo serzo-sterzo elettrico, la pompa del clima, pompa dell'acqua e lavorano indimpendenti mettono sottosfrozo la cinghia e l'alternatore deve lavorare e non poco creando dei sbalzi e stressare la cinghia, negli ultimi c'è anche una frizione nell'alternatore

consiste in una molla precaricata che fa slittare il colettore rispetto all'albero aiutando sia l'alternatore che la cinghia, dove lo sforzo per creare corrente viene in parte regolata dalla frizione e la cinghia tende ad avere uno sforzo uniforme...
Però aspetto commenti perchè ho buttato sù parecchia carne al fuoco e forse ci sono delle imprecisazioni.