Mercato auto 2006/2007 [postiamo tutto qui]

Prosegue la crescita del mercato dell'automobile in Italia. A febbraio le immatricolazioni sono state 223.504 e sono cresciute del 5,66% rispetto a un anno fa. Lo ha comunicato il ministero dei Trasporti. Nel primo scorcio di 2007 le nuove vetture messe in circolazione sono state in tutto 472.678, ovvero il 4,76% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2006. Per Fiat aumenta costantemente la quota di mercato, che passa al 32,54% dal 30,76%, registrata a febbraio dello scorso anno, ed e' in rialzo anche rispetto alle rilevazioni di gennaio, quando era stata fissata al 31,4%. Fiat Auto ha venduto a febbraio quasi 55mila vetture. Si tratta di un risultato che il Gruppo del Lingotto non raggiungeva dal febbraio 2002, quando la quota registrata fu pari al 33,2%. (Agr)
 
Alla grande il prestigiosissimo marchio Lamborghini: nel 2006 ha venduto 2087 auto, incrementando cosi’ del 30% le vendite del 2005. I ricavi del “ Toro “ sono cosi’ saliti a 346 milioni di euro con un incredibile +43%. Per l’ex casa italiana si prefigura per il futuro un modello nuovo l’anno, ed al prossimo Salone di Ginevra verra’ presentata la Gallardo Superleggera.
 
Undicesimo anno record consecutivo per Audi, che aumenta del 9,2% le consegne del 2006 rispetto all'anno precedente per un totale di 905.188 vetture. Il presidente Rupert Stadler, alla conferenza del bilancio 2006 ha detto che sia nel 2007 che nel 2008, la casa tedesca, facente parte del Gruppo Volkswagen, continuera' a salire in utili, fatturato e vendite. Il traguardo ambito? Semplice, il primo posto tra le auto del segmento Premium ( o piu' comunemente chiamato lusso ), ad oggi occupato dalla BMW ( la quale, a sua volta, lo ha strappato alla Mercedes agli inizi del nuovo millennio ) entro il 2015. Secondo i calcoli del presidente dei 4 annelli infatti, entro questa data l'Audi vendera' 1,5 milioni di auto all'anno su scala mondiale. In realta' pero', qualche successo della terza casa tedesca del lusso sulle prime due gia' si registra, come nel mercato cinese, dove vende di piu' della concorrenza domestica teutonica, ed addirittura divenuto il suo secondo mercato dopo proprio quello tedesco. Nel 2006, l'Audi ha realizzato un utile netto di 1,34 miliardi di euro, con un vertiginoso incremento del 63% sul 2005. L'utile operativo e' salito del 43,2% a 2,02 miliardi di euro, ed il fatturato, anch'esso aumentato, fa registrare un +17% con 31,14 miliardi di euro. Cifre sconvolgenti a dir poco, maturate grazie ai 12 nuovi modelli che sono stati graditi come non mai dalla clientela e da una serie di milgiorie nei cicli produttivi. In Germania, la quota di mercato attuale per l'Audi e' del 7,6%, la piu' alta mai registrata negli ultimi 26 anni, ed in altri 41 mercati sparsi per il mondo, l'Audi e' attualmente ai massimi storici. Questi positivi risultati si sono riflettuti anche sulla Lamborghini, di cui l'Audi ne detiene il controllo. Il breve resococnto dei conti del " Toro " lo trovate scritto nel topic immediatamente sopra. Per il futuro, ad incrementare ancor di piu' lo strepitoso successo dell'Audi, ci sara' anche una prossima vettura da posizionare sotto la A3 ( A1? ) che verra' prodotta provbabilmente nello stabilimento di Bruxelles, dove i dipendenti hanno accettato una riduzione dei costi del lavoro del 20%. Un'altra notizia interessante data dal presidente Stadler, e' quella della collaborazione con Maserati annunciata nel 2003 e di cui piu' nessuno si ricordava: ebbene non avra' nessun seguito e non c'e' nessun contratto siglato. Infine, una presa di posizione contro l'ambiente e le politiche ambientaliste europee del mondo automobilistico: " Siamo una impresa di mercato e non una stazione di pronto soccorso sociale: l'obiettivo di una media di 120 grammi di CO2 per chilometro non e' per noi assolutamente realistico. "
 
La Ferrari chiude il 2006 aumentando utili e ricavi. Le tre attivita' di Maranello ( vetture granjturismo, competizioni e gestione del marchio ) hanno registrato un incremento complessivo del fatturato con un +12,2%, portandolo a 1,447 miliardi di euro neo 2006. Questo grazie ai brillanti risultati di vendita dei modelli F430 e 612 Scaglietti, ma anche della nuova 599 GTB Fiorano pur presentata solo all'inizio della passata estate. Per la 612 Scaglietti e' anche in vista una preparazione speciale celebrativa dei 60 anni ferrari, con 60 modelli esclusivi. Nel 2006 sono state consegnate 5.671 macchine, con un incremento del 4,8% rispetto al 2005, in gran parte ottenuto nel Nord America ed in Svizzera ( +6% ), Germania ( +8% ) e nei mercati in via di sviluppo come il Medio Oriente, Asia e l'area del Pacifico ( +15% ). In Cina addirittura sono state vendute il doppio delle vetture vendute nel 2005 ( 121 nel 2006 ). Immancabile il commento di Luca Cordero di Montezemolo: " Sono particolarmente soddisfatto di questa ulteriore significativa crescita della nostra azienda, che sottoilinea l'importanza del marchio Ferrari per il Gruppo Fiat proprio nell'anno in cui ha riacquistato le azioni Ferrari che erano state trasferite alle banche. " I futuri piani triennali di Ferrari e Maserati sono ambiziosi, perche' prevedono di portare a 3 miliardi di euro il fatturato per il 2010, contro i quasi 2 fatti registrare al 2006.
 
Si apre piuttosto bene il mercato 2007 per il Gruppo Fiat, con quello interno che fa registrare alcune impennate attese da tempo, ed una piccola caduta assolutamente non preoccupante. Da questo mese si riporteranno anche i dati del mercato europeo, importantissimi per valutare lo stato di salute delle vendite su di un piano piu’ globale.

MERCATO ITALIANO – gennaio 2007

SEGMENTO A = Fiat Panda fa la parte del leone anche questo mese con un dato agghiacciante per tutte le concorrenti: le sue 17.356 unita’ consegnate fanno ben il 41,6% di tutto il segmento. Che sono pari a piu’ del quadruplo della seconda classificata ( che e’ la Fiat 600 con 4.408 consegne ), che valgono le vendite di tutte le concorrenti che vanno dal secondo al nono posto ( Fiat 600 – Citroen C1 – Peugeot 107 – Chevrolet Matiz – Suzuki Swift – Citroen C2 – Toyota Aygo e Kia Picanto ).

SEGMENTO B = Per la Fiat Grande Punto e’ sempre festa: prima solitaria a quota 16.737 consegne con una percentuale sul segmento di 19,7 punti. Questo mese seconda troviamo la Ford Fiesta ( 10.356 – 12,2% ) ed a chiudere il podio la Opel Corsa ( 9.888 – 11,6% ). Le altre due italiane Fiato Punto e Lancia Ypsilon rimangono ai margini della zona calda, con una percentuale sotto il 10%. La Toyota Yaris, che lo scorso mese si era piazzata seconda, battezza il nuovo anno con una brusca caduta all’ottavo posto ad una quota di appena il 6,3%. Stenta anche la nuova Renault Clio, che la segue a ruota, e che per ora non e’ riuscita a trovare nel nostro paese i consensi che invece hanno trovato altre nuove rivali, come appunto la Corsa e la Yaris. Il discorso, ancor piu’ grave ed accentuato, riguarda anche la Peugeot 207, che chiude la classifica del segmento con un miserabile 0,5% e 408 vetture consegnate.

SEGMENTO C = Nulla di nuovo per l’anno appena cominciato: la regina continua ad essere la VW Golf, con 4.060 consegne ed una quota del 18,2% del suo segmento, ed a inseguire, invano ,a fieramente, la nostra Alfa 147 con 3.640 consegne ed una quota del 16,3%. Terza la competitiva Opel Astra con 2.255 unita’ consegnate, anche se il divario con la seconda e’ di quasi 1400 vetture. Poi Ford Focus, Audi A3 e Citroen C4. Sesta la BMW Serie 1 che pare proprio non abbia sfondato nel nostro mercato ( 975 soltanto le vendite ) e perde sistematicamente il confronto con le avversarie dirette. Si segnala l’entrata in classifica della nuova Fiat Bravo, che da questo mese, ufficialmente lancia l’attacco alla vetta della classifica. Le vetture consegnate all’esordio sono 448 e valgono il terz’ultimo posto dietro alla sorella Stilo, ormai in imminente pensionamento. Un accenno alla futuristica Honda Civic e’ d’obbligo, perche’ in questo esordio di inizio anno ha fatto segnare la sua miglior performance con un nono posto in classifica e 713 consegne. Se gli italiani la stiano capendo poco a poco si vedra’ nei futuri dati di vendita.

SEGMENTO D = Questo mese c’e’ da essere molto soddisfatti, perche’ la bellissima Alfa 159 non solo ha confermato la prima posizione, ma ha stravinto il confronto con al rivale BMW Serie 3: ci sono la bellezza di quasi 400 unita’ di differenza tra le due. L’alfa si piazza a quota 1.500 consegne e la rilevante percentuale del 33,5%, mentre la tedesca si ferma a 1.105 consegne con il 24,7%. Poi, il vuoto: La VW Passat, terza, consegna appena 340 unita’, seguita di poco dalla Audi A4. Una volta di piu’, nel nostro paese, segmento D significa Alfa e BMW.

SEGMENTO E = Ormai cronicamente fuori dalla classifica, l’Alfa 166 e’ un lontano ricordo per i dati di vendita di questo segmento. A tratti torna la Lancia Thesis, che nel mese di esordio del nuovo anno occupa l’ultima posizione con 94 unita’ consegnate. Davanti, per la prima posizione, si sbranano la BMW Serie 5 e la Mercedes Classe E, rispettivamente prima e seconda separate da appena 4 unita’ consegnate, sotto quota 400.

SEGMENTO F = Sappiamo che qui non abbiamo alcuna voce in capitolo. Non ci sono berline di lusso in produzione nel Gruppo Fiat. La bella Mercedes CLS e’ preferita alla sorellona Classe S. Poi Audi A8 e BMW Serie 7. I dati assoluti di vendita sono minimali, ma il segmento e’ decisamente remunerativo.

SUV E FUORISTRADA = Ecco la seconda bella notizia: finalmente la Fiat 16 stacca il primato assoluto del segmento ai danni della Toyota Rav 4, fino adesso regina pressocche’ incontrastata. E lo fa con numeri forti ed inequivocabili: 2.869 le vetture consegnate, 16,6% la quota di mercato e, soprattutto, + 653 consegne sulla rivale giapponese! Quanto le intere consegne, ad esempio, della Hyunday Santa Fe, che naviga nella parte medioalta della classifica. La terza classificata, ad un abisso di distanza dalle due che la precedono, e’ la BMW X3, con 1.082 consegne ed una quota di segmento del 6,3%. Comunque un gran successo per la tedesca, considerato soprattutto quanto costa. Si rileva anche il sempre piu’ crescente consenso ad una marca emergente come la Daihatsu che con la sua Therios si piazza buona quarta dietro alla Chevrolet Captiva, certamente altra sorpresa. Il segmento e’ affollatissimo di versioni di tutte le grandezze e di tutte le tasche: il bestione dell’Audi, la Q7 ( che costa un patrimonio ) ha messo le radici a meta’ classifica fin da quando e’ uscita ed e’ sicuramente un bel guadagno per la casa dei quattro anelli. Si viaggia quasi sempre sopra le 500 unita’. Ed anche la nuova Mercedes ML, che poco non si fa pagare, e’ da quelle parti. Singolare vedere come la gemella della Fiat 16, la Suzuki SX-4, abbia invece una sorte quasi all’opposto: 315 consegne ed una quota del segmento di solo 1,8 punti. C’e’ chi sta comunque decisamente peggio, ma la lista diventerebbe lunghissima.

SPORTIVE = Il segmento sembra essersi stabilizzato in un mix di alternanza tra la concorrenza straniera e quella di casa: prima la BMW Serie 3 Coupe’ con 533 unita’ consegnate ed una quota di mercato del 27,3%, seconda l’Alfa Gt con 490 consegne ed una quota di 25,1 punti, e terza la nuova Audi TT a quota 299 consegne con il 15,3% del segmento. Poi la Brera, che dopo l’iniziale fiammata e’ tornata ad essere messa in secondo piano rispetto alla sua sorellina meno onerosa, e stacca questo mese 266 consegne con il 13,6% del segmento. Chiude la Mercedes CLK.

SPIDER E CABRIOLET = continua a fare molto male la mancanza della presenza della nuova Alfa Spider in questa classifica. Certamente costosa, certamente un po’ demode’ con il suo tettino ancora in tela rispetto alle lamiere delle coupe’ cabriolet di oggi, ma terribilmente affascinante. Peccato: perche’ il segmento affolla un bel po’ di marche e modelli di varie taglie. Sempre prima la Citroen C3 Pluriel, questo mese e’ seguita dalla nuova Mini cabrio, con la biposto Mercedes SLK a chiudere il podio. I dati di vendita assoluti sono molto bassi per questo settore, e quindi piuttosto insignificanti. Pero’ e’ una questione innanzitutto di prestigio affermarsi nei segmenti di nicchia.

STATION WAGON FINO A 1600 DM3 DI BAGAGLIAIO = Il dominio della Ford Focus in questo segmento, ormai e’ assodato, oltre ad essere assoluto. Con la bellezza di 3.122 unita’ consegnate ed un distacco abissale di 1.261 unita’ di differenza con la Opel Astra ( seconda classificata a quota 1.861 ), si arraffa il 27,3% del segmento. Ma ( ecco la terza grande sorpresa gradita del mese ) finalmente e’ arrivata la 159 Sportwagon. Terza con 1.835 vetture ( in grado pertanto di insediare l’Astra secondo il dato di gennaio ) finalmente si piazza davanti alle SW del segmento premium, come la BMW Serie 3 Touring e l’Audi A4 Avant ( rispettivamente quarta e sesta ). Tra loro due, buona la performance della Fiat Stilo Multiwagon, sempre competitiva malgrado una linea discutibile. Ultima del segmento, vale comunque la pena di segnalare la mitica 156 Sportwagon che vende 146 unita’. Come dire……. Dura a morire!

STATION WAGON OLTRE 1600 DM3 DI BAGAGLIAIO = In questo settore troviamo l’unica nota deludente. Deludente si fa per dire, perche’ la Fiat Croma perde la testa del segmento a favore della VW Passat. La tedesca, che ha sempre vantato molti estimatori nel nostro paese, consegna 2.331 unita’ e stacca una quota del 31,3%, mentre l’italiana fa registrare 2.122 unita’ con il 28,4%. Oltre loro due, il vuoto piu’ assoluto: la terza classificata ( l’Audi A6 Avant ) vende appena 509 unita’, e la quarta ( BMW Serie 5 Touring ) 412. A seguire, con valori sempre piu’ bassi, il resto della concorrenza.

MULTISPAZIO COMPATTE = C’e’ sempre un certo rimescolamento di posizioni in questo segmento, in assoluto il piu’ affollato e competitivo di tutto il parco auto. Distacchi contenuti che, mese dopo mese, riescono a decretare in vetta alla classifica uno sparuto gruppetto di modelli che si avvicendano quasi sistematicamente: nel caso di questo mese, spetta alla Opel Meriva ( quella che con piu’ frequenza si piazza davanti alle altre ) la vetta della classifica., con 3.580 consegne ed una quota di segmento pari all’ 11,2%. Un risultato notevole se si pensa che la seconda classificata, la Fiat Idea, e’ staccata di ben 486 vetture. Terza e’ l’altra italiana Lancia Musa con 2.968 consegne. Le italiane si sono comportate comunque benissimo, se aggiungiamo anche la Fiat Multipla al quinto posto ( in mezzo un’altra Opel, la Zafira ) con 2.099 consegne. A meta’ classifica si segnala sempre il Fiat Doblo’, con 747 consegne, sempre primo assoluto tra le pari tipologia ( Renault Kangoo, Citroen Berlingo e Peugeot Ranch ) debitamente tenute a distanza senza difficolta’. Non ha mai sfondato la versione monovolumica della Golf ( la Plus ) che ha sempre navigato a meta’ classifica e non fa eccezione nemmeno all’esordio del nuovo anno, mentre dopo l’exploit della Mercedes Classe A di dicembre 06, a gennaio ora si trova appena nona in classifica, seppur con un dato di vendita significativo in 1.644 consegne.

GRANDI MONOVOLUME = La classifica si allunga per effettuo di nuovi modelli da poco entrati: Il Ford S-Max si conferma leader con 1.047 consegne ed una quota del 26,4% di segmento. Segue il futuristico Citroen C4 Picasso con 633 consegne ( per cui parecchio staccato ) e terza classificata e’ un’altra Ford: la veterana Galaxy a quota 421. Con l’occhio alle italiane, notiamo la Lancia Phedra in sesta posizione a quota 274 consegne, e piu’ indietro di due posti il Fiat Ulysse con appena 138 unita’ consegnate.



MERCATO EUROPEO – gennaio 2007
Con solo riferimento alle quote di mercato, ecco la classifica in percentuale per gruppo automobilistico ( dvanti il totale di gruppo ):

VOLKSWAGEN 18,6 ( Vw 9,4 / Audi 3,9 / Seat 2,4 / Skoda 2,8 )
PSA 13,6 ( Peugeot 7,1 / Citroen 6,5 )
FORD 11,1 ( Ford 8,5 / Volvo 1,8 / Land Rover 0,5 / Jaguar 0,2 )
GENERAL MOTORS 10,3 ( Opel 8,6 / Chevrolet 1,2 / Saab 0,5 )
RENAULT/NISSAN 9,3 ( Renault 7,3 / Nissan 1,7 / Dacia 0,3 )
FIAT 8,7 ( Fiat 6,6 / Alfa Romeo 1,1 / Lancia 0,9 )
TOYOTA 6,1 ( Toyota 5,8 / Lexus 0,3 )
DAIMLERCHRYSLER 5,6 ( Mercedes 4,5 / Smart 0,4 / Chrysler 0,7 )
BMW 3,7 ( Bmw 3,0 / Mini 0,7 )


Le percentuali delle marche non contemplate ( es: Rolls Royce fa parte del Gruppo BMW ) sono state imputate direttamente alla capogruppo ( nell’esempio fatto, BMW )
 
MERCATO EUROPEO: VANNO FORTE SOLO FIAT E TOYOTA

In marzo Fiat ancora sugli scudi nell'Europa a 25 secondo i dati Acea, l'associazione continentale dei costruttori. Il Lingotto batte decisamente il mercato con un +6,3% e tiene testa a Toyota, che corre alla stessa velocità (+6,2%). Il costruttore giapponese, tuttavia, è il vero dominatore tra i big del mercato, con un +13% e 263 mila unità vendute nel trimestre che non lascia spazio a dubbi.

Meglio, in termini percentuali, fa soltanto un'altra grande casa giapponese, Honda, con il +17,6% (+20% a marzo), ma le auto vendute sono soltanto 86 mila. Continua il crollo delle francesi, afflitte da evidenti problemi di gamma, Renault in particolare (-9,4%). Il gruppo guidato da Carlos Ghosn resiste con estrema fatica all'assalto torinese, mantenendo nei primi tre mesi la quota di mercato dell'8,3% (ma era al 9,2% un anno fa), alla pari con Fiat, che dodici mesi fa era al 7,8% e attualmente è quinta in Europa dopo Volkswagen, Psa (Citroën-Peugeot), Ford e Gm-Opel. Perdono terreno anche le due tedesche Bmw (-5,4%) e DaimlerChrysler (-6,3%), mentre la numero uno in Europa, Volkswagen, mostra segni di ripresa mettendo a segno un +2,2% a marzo che basta per riequilibrare (+0,1% a 797 mila unità) la performance del primo trimestre 2007.

Più in generale il mercato delle auto nell'Europa a 25 mostra un andamento piatto. A marzo le immatricolazioni, anno su anno, sono scese dello 0,3% a 1,822 milioni di unità, complice anche un giorno lavorativo in meno. Nei cinque mercati principali hanno avuto performance negative Germania (-6,6%), Francia (-3,8%), e Spagna (-0,4%), mentre hanno visto una crescita l'Italia (+2,4%) e la Gran Bretagna (+3,1%). Tra i segni positivi spiccano Grecia (+10,8%), Irlanda (+8,1%), e Svezia (+7,5%). Forti cali per Danimarca (-18,8%) e Belgio (-8,9%).
 
TRIMESTRE RECORD: + 149% SUGLI UTILI!

Il gruppo Fiat ha chiuso il primo trimestre 2007 con un balzo dell'utile netto, salito a 376
milioni di euro, in crescita di 225 milioni rispetto allo stesso periodo del 2006 (+149%).
Il primo trimestre del 2007 si è chiuso con un risultato operativo positivo per 595 milioni di euro, gli oneri finanziari netti sono stati pari a 57 milioni di euro (135 milioni di euro nel 2006) e includono il beneficio di 91 milioni di euro (33 milioni di euro nel primo trimestre 2006) derivante dagli utili su due equity swap correlati ai piani di stock option. L'utile ante imposte è stato pari a 574 milioni di euro, due volte e mezzo il livello del 2006 (pari a 232 milioni di euro). Il miglioramento di 342 milioni di euro è originato in massima parte dalla crescita del risultato operativo per 272 milioni di euro, nonché da minori oneri finanziari netti per 78 milioni di euro. L'indebitamento netto industriale del gruppo è sceso al di sotto di 1,3 miliardi, con un miglioramento di circa 500 milioni rispetto a fine 2006. La previsione per fine anno è che cali al di sotto di un miliardo di euro. La liquidità del Gruppo al 31 marzo 2007 era di circa 7,6 miliardi di euro (8,0 miliardi di euro alla fine del 2006).

Auto e Iveco determinanti per i risultati positivi
I ricavi del Gruppo Fiat nel primo trimestre del 2007 sono stati pari a 13,7 miliardi di euro, in aumento dell'8,9% sull'analogo periodo del 2006 grazie principalmente al contributo dei business dell'Automobile e dei Veicoli Industriali. Con ricavi pari a 6,8 miliardi di euro, infatti, i business dell'Automobile sono cresciuti dell'11,2% rispetto al primo trimestre del 2006. Tutti i settori, segnala il Lingotto, hanno contribuito alla performance positiva: Fiat Group Automobiles con un fatturato di 6,3 miliardi di euro, è cresciuta del 10,2%; anche Ferrari e Maserati hanno registrato un miglioramento significativo. Iveco ha registrato ricavi per 2,5 miliardi di euro, in aumento del 20,1% grazie al forte incremento dei volumi di vendita e ai migliori prezzi. Le Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni (CNH) hanno realizzato ricavi per 2,7 miliardi di euro, grazie a un mix più favorevole e migliori prezzi. Il fatturato dei business Componenti e Sistemi di Produzione è stato di 3,2 miliardi di euro. Il lieve incremento (+1,2% rispetto ai primi tre mesi del 2006) è il risultato di andamenti diversi tra i vari settori. I ricavi sono cresciuti dell'8,2% in Fiat Powertrain Technologies e del 2,7% in Magneti Marelli (+7,4% a perimetro omogeneo). Per contro, i ricavi di Teksid sono scesi del 10% (per la debolezza dei mercati USA); si riducono del 25,2% i ricavi di Comau, scontando il calo strutturale degli investimenti nel mercato di riferimento.



Le vendite di autovetture

Nel primo trimestre del 2007 il business dell'Automobile del Gruppo Fiat ha realizzato ricavi per 6,8 miliardi di euro, con una crescita dell'11,2%. In particolare Fiat Group Automobiles, nuovo nome dal 1 febbraio 2007 di Fiat Auto e che raggruppa i marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Professional (nuovo nome del brand veicoli Commerciali), ha chiuso il trimestre con ricavi per 6,3 miliardi di euro, in aumento del 10,2% rispetto ai primi tre mesi del 2006. Con 541.200 unità vendute, i volumi di Fiat Group Automobiles sono miglioratidell'11,6% sebbene il primo trimestre del 2006 riflettesse già l'impatto del lancio della Grande Punto, mentre il primo trimestre 2007 non ha ancora beneficiato dell'effetto dell'introduzione della Bravo, nuova vettura del segmento C. In Europa Occidentale sono state vendute circa 355.600 unità, con un aumento del 6,7%. Fiat Panda è stata la più venduta nel segmento A e Punto si è collocata tra i modelli più richiesti del suo segmento (B). Fiat Bravo, lanciata a febbraio in Italia e a marzo in Francia, ha superato la quota di 29.000 ordini, mentre le unità vendute nel trimestre sono state circa 11.000.
Il mercato dell'auto in Europa Occidentale, intanto, ha presentato una flessione dell'1,1% rispetto al primo trimestre 2006 poichè ha risentito della riduzione della domanda in Germania (-10%), in Francia (-1,4%) e in Spagna (-0,7%), controbilanciata dalla crescita in Italia (+4,1%) e Gran Bretagna (+2,9%). In Polonia il mercato è cresciuto del 24,5% e in Brasile del 17,4%. Le consegne di Fiat Group Automobiles hanno mantenuto livelli di crescita elevati, superando il trend dei mercati in tutti i principali paesi europei.
In Italia i volumi sono aumentati dell'8,2%, in Spagna del 19,4%, in Francia del 13,4% e in Gran Bretagna dell'8,3%. In Germania, le consegne sono calate del 3,9%, molto meno della discesa del mercato. Fiat Group Automobiles ha confermato il trend di crescita della propria quota di mercato, raggiungendo il 31,8% in Italia (+ 1,2 punti percentuali) e l'8,5% in Europa Occidentale, (+0,5 punti percentuali), recuperando dopo circa sei anni il quinto posto tra i costruttori di auto europei. In Brasile le consegne sono aumentate del 25,1% e la quota di mercato ha raggiunto il 24,8% (+1,1 punti percentuali).
In Polonia le consegne sono aumentate dell'1,4% e la quota di mercato è cresciuta al 10,9% (+ 0,6 punti percentuali). Per quanto riguarda i soli veicoli commerciali, sono state consegnate complessivamente 94.100 unità con un incremento del 28,5% rispetto al primo trimestre del 2006. In Europa Occidentale, dove il mercato è cresciuto del 3,9%, le consegne sono aumentate del 21,3% a 59.400 unità. La quota di mercato dei veicoli commerciali è risultata pari al 10,6% in Europa Occidentale (+0,6 punti percentuali) e al 42,0% in Italia, invariata rispetto al primo trimestre 2006. Maserati ha realizzato nel primo trimestre 2007 ricavi pari a 167 milioni di euro, con un incremento del 38% rispetto allo stesso periodo del 2006. L'aumento significativo è attribuibile principalmente al buon andamento della nuova versione automatica del modello Quattroporte, lanciata a gennaio, che sta riscuotendo successo in tutti i mercati.
Nel trimestre le vetture consegnate alla rete sono state pari a 1.841, il 38,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2006. I più elevati volumi e le maggiori efficienze realizzate sui costi hanno portato il risultato della gestione ordinaria del trimestre in sostanziale pareggio, con un netto miglioramento rispetto al risultato negativo di 19 milioni di euro del corrispondente periodo del 2006. Ferrari ha conseguito nel trimestre ricavi per 381 milioni di euro.
La crescita del 20,2% rispetto allo stesso periodo del 2006 si deve al buon andamento delle vendite del modello 599 GTB Fiorano e delle versioni coupé, spider e challenge del modello F430. Nel trimestre 2007 le consegne alla rete sono state pari a 1.596, il 26,1% in più rispetto al 1 trimestre 2006. Ferrari ha chiuso i primi tre mesi del 2007 con un risultato della gestione ordinaria positivo per 31 milioni di euro, in netto miglioramento (+20 milioni di euro) rispetto al primo trimestre 2006.

Confermati tutti gli obiettivi del gruppo per il 2007
Tutti gli obiettivi del gruppo Fiat per il periodo 2007-2010 sono confermati. In particolare per il 2007 è previsto un risultato della gestione ordinaria di gruppo tra 2,5 e 2,7 miliardi di euro, utile netto tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro e utile per azione tra 1,25 e 1,40 euro. Gli obiettivi 2007 sono confermati «al più alto dei range indicati». Inoltre, sulla base del consistente cash flow industriale netto del primo trimestre, l'indebitamento netto industriale è previsto a fine esercizio a livello inferiore a un miliardo di euro (escludendo l'impatto del riacquisto di azioni proprie), meno della metà rispetto all'obiettivo di 2 miliardi di euro precedentemente annunciato. Per raggiungere questi obiettivi il gruppo «proseguirà nella strategia delle alleanze mirate, con il fine di ottimizzare l'impegno di capitale e ridurre i rischi».
 
MERCATO ITALIANO – febbraio 2007

Queste le consegne effettuate suddivise per segmento:

CITYCAR ( A ) = La coppia italiana Fiat Panda/600 domina come di consueto il mercato con un complessivo 50,5% del suo segmento ( 16.415 vetture per la prima, 4.115 per la seconda ). Terza, a grande distanza, questo mese si piazza la Citroen C1 con 2.964 unita’. Nessuna delle rivali straniere di questo segmento, nemmeno i modelli piu’ recenti, hanno mai messo in discussione la supremazia delle due versioni italiane. Degni di nota sono comunque i valori di vendita, sempre alti, della veterana Matiz ( un tempo Daewoo e piu’ recentemente Chevrolet ) questo mese al quarto posto con 2.765 consegne ed una quota del 6,8%.

BERLINE PICCOLE ( B ) = Fiat Grande Punto sempre protagonista indiscussa con il 18,4% del segmento, a quota 14.343 unita’ consegnate. Lancia Ypsilon e Fiat Punto “ old model “ sono purtroppo fuori dal podio, rispettivamente quarta e quinta ( ed insieme detengono il 17,5% del segmento ) e che seguono la Ford Fiesta ( seconda con 8.899 consegne ) e la Toyota Yaris ( 7.216 ). Dalle retrovie ( sesta ) cominciano a farsi sentire anche i numeri della nuova Opel Corsa, che questo mese piazza 6.549 vetture e si candida per il podio nei mesi a venire.

BERLINE COMPATTE ( C ) = Questo mese le due prime della classe fanno registrare dati di vendita piu’ consistenti che in passato: la VW Golf, prima con il 19,1% del segmento, segna un bel 4.331 consegne, mentre la 147 ( 16,4% la quota di segmento ) stacca 3.718 unita’. L’Audi A3 e’ molto lontana, terza con 1.992 consegne, mentre la BMW Serie 1 continua ad arrancare a centroclassifica con numeri davvero modesti: abbondantemente sotto le 1000 unita’ ed il 3,9% del segmento e’ appena nona. E la Fiat Bravo si avvicina alla candidatura come futura regina del segmento: questo suo secondo mese di presenza in classifica l’attesta al sesto posto con 1.511 unita’ consegnate.

BERLINE MEDIE ( D ) = Alfa Romeo 159 in testa con 1.151 vetture consegnate ed una quota del 27,3%. Le tedesche inseguono: la BMW Serie 3 con 1000 consegne tonde tonde e quota del 23,7%. La VW Passat berlina e’ terza con appena 292 consegne, ed ancora peggio fa l’Audi A4 con 278. A seguire ci sono la Skoda Octavia e la Mercedes Classe C. Quest’ultima e’ di imminente sostituzione ed a breve giro certamente aumentera’ consistentemente le sue vendite.

BERLINE SUPERIORI ( E ) = Questo mese si rivedono le italiane Lancia Thesis ed Alfa 166. Neppure con risultati disprezzabili visto che insieme detengono il 15,5% del segmento ( la Lancia con 163 consegne e l’Alfa con 137 ). In testa troviamo la Mercedes Classe E ( 494 unita’ ), seguita da BMW Serie 5 ( 366 ) ed Audi A6 ( 254 ). Poi le nostre.

GRANDI BERLINE ( F ) = Segmento ad elevata redditivita’ dominato dalle case straniere: prima l’ammiraglia Classe S Mercedes ( 233 consegne ), seconda la cugina “ sportiva “ CLS ( 220 ) e terza l’Audi A8 ( 75 ).

STATION WAGON – capienza del bagagliaio fino a 1600 dm3 = In Italia c’e’ una sola dominatrice, ed e’ la Ford Focus SW che stacca distanze elevatissime nei confronti di tutta la concorrenza. Questo mese ha il 22% del segmento consegnando 3.152 unita’. Purtroppo la nostra bellissima 159 Sportwagon non ripete il dato positivo di gennaio, e finisce nuovamente dietro a BMW Serie 3 Touring ( seconda con 1.585 unita’ ) e Audi A4 Avant ( 1.495 ). L’Alfa piazza comunque 1.419 vetture che non sono poi poche, soprattutto nei confronti dell’Audi che rimane sempre a tiro. Per la cronaca, settima e’ la Fiat Stilo Multiwagon che, per quanto brutta, si piazza sistematicamente alle spalle concorrenti di riguardo.

STATION WAGON – capienza del bagagliaio oltre 1600 dm3 = La Fiat Croma torna in testa alla classifica dopo la parentesi di gennaio al secondo posto. Detiene il 26,% del segmento con 1.807 unita’ consegnate. E la VW Passat Variant non puo’ quindi che essere seconda, con 1.787 consegne ed una quota del 26,3%. Poi un abbisso di oltre 1000 vetture di differenza, con al terzo posto l’Audi A6 che si pizza a quota 751 vetture, ed ancora piu’ arretrata la BMW Serie 5 Touring a 433.

SPORTIVE = L’Alfa finalmente riprende il comando della classifica: lo fa con la GT, che consegna 545 esemplari ed una quota del 29,5% del segmento di appartenenza. La BMW Serie 3 Coupe’ segue a quota 489, e poi la bella Audi TT con 273. L’Altra Alfa, la Brera, dopo i mesi iniziali alla sua uscita non pare riuscire a contenere i nuovi prodotti della concorrenza, ed e’ quarta di molto staccata a quota 172 davanti alla vetusta CLK della Mercedes con 103 unita’.

SPIDER E CABRIOLET = E’ con sommo gaudio che in questo mese fa il suo esordio in classifica la nuova Alfa Spider! E lo fa anche con molta visibilita’, in quanto si piazza quarta in classifica con 133 consegne ed una quota del 7,9%. Prima rimane sempre la Citroen C3 Pluriel ( 294 – 17,4% ), poi c’e’ la Mercedes SLK ( 167 – 9,9% ) e terza la Peugeot 307 CC ( 143 – 8,5% ). Poi, come detto, l’Alfa Spider ed a seguire la nuova Mini Cabrio. Questo mese in classifica non compare la VW Eos, ma., all’ultimo posto, la New Beetle con appena 60 unita’ consegnate. La BMW Z4 e’ a quota 78 vetture.

SUV E FUORISTRADA = La toyota Rav 4 si riprende la testa della classifica e si tipizza davanti alla Fiat 16: per la giapponese i numeri parlano di 1.865 consegne contro i 1.724 dell’italiana. Entrambe si attestano sopra il 10% del segmento e staccano la concorrenza con numeri abbastanza marcati. La BMW X3, terza e parecchio piu’ costosa delle due rivali, e’ a quota 1.183 consegne, quarto il nuovo modello della Honda CR-V ( e’ hia’ un successo ) con 1.053. La Daihatsu Therios fa sempre piu’ breccia nei cuori degli italiani e si piazza quinta con 776 vetture consegnate. A parte la BMW, gli altri segmenti premium li troviamo all’ undicesimo e dodicesimo posto ( Mercedes Classe M ed Audi Q7 rispettivamente con 496 e 479 consegne ) ed all’ultimo con la Lexus Rx ( 132 consegne ).

MULTISPAZIO COMPATTE = La Opel Meriva si conferma in testa anche questo mese, piazzando 3.056 esemplari con una quota di 9,6%. Seguono a ruota i prodotti nazionali Lancia Musa ( 2.833 – 8,9% ) e Fiat idea ( 2.617 – 8,3% ). La Renault Scenic fa registrare forse l’unico acuto di tutta la sua carriera, posizionandosi quarta con 2.355 consegne. Le altre italiane sono la Fiat Multipla ( sesta dietro alla mercedes Classe A ) ed il Fiat Doblo’ ( sedicesimo ). Sempre piu’ notevole il flop della peugeot 1007, terz’ultimo di una classifica lunghissima con appena 225 consegne.

MULTISPAZIO GRANDI = Primo anche questo mese e’ il Ford S-Max con 885 consegne ( 22,9% ) vero dominatore del segmento, ed alle sue spalle si piazza la Citroen C4 Picasso con circa la meta’ delle vendite ( 478 – 12,6% ). Terza la Mazda M5 con 444 unita’ consegnate. Questo mese le veterane italiane vedono settima la Lancia Phedra e penultima il Fiat Ulysse: in due fanno un onorevole 12% netto del segmento di appartenenza.

MERCATO EUROPEO – febbraio 2007

Questa la classifica in percentuale per gruppo automobilistico ( davanti il totale di gruppo ):

VOLKSWAGEN 19,6 ( Vw 9,6 / Audi 4,1 / Seat 2,6 / Skoda 3,3 )
PSA 14,4 ( Peugeot 7,6 / Citroen 6,8 )
RENAULT/NISSAN 10,4 ( Renault 7,9 / Nissan 1,6 / Dacia 0,9 )
FORD 10,2 ( Ford 7,9 / Volvo 1,7 / Land Rover 0,4 / Jaguar 0,1 )
GENERAL MOTORS 10,1 ( Opel 8,2 / Chevrolet 1,4 / Saab 0,5 )
FIAT 9,4 ( Fiat 7,1 / Alfa Romeo 1,2 / Lancia 1,1 )
TOYOTA 7,3 ( Toyota 6,1 / Lexus 0,2 )
DAIMLERCHRYSLER 4,9 ( Mercedes 4,0 / Smart 0,3 / Chrysler 0,6 )
BMW 4,4 ( Bmw 3,6 / Mini 0,6 )
 
Dal Sole 24 ore

È lanciato a tutto gas il mercato dell'auto in Italia ad aprile. Il mese scorso infatti - ha reso noto il ministero dei Trasporti - le immatricolazioni di autovetture nuove hanno totalizzato 205.442 unità, in rialzo del 9,56% rispetto alle 187.509 registrate ad aprile di un anno fa. A marzo la crescita del mercato era stata del 2,36%. Globalmente, nei primi quattro mesi del 2007 sono state immatricolate in Italia 940.046 auto nuove, in progresso del 5,43% rispetto alle 891.614 unità dello stesso periodo del 2006.

Brilla Fiat, La Stilo entra nelle Top Ten. Alfa Romeo in discesa

Dati positivi per Fiat nel mercato dell'auto ad aprile in Italia: sono state vendute oltre 66 mila vetture - rileva il Lingotto - per una quota del 32,3% del mercato. Nel confronto con i risultati ottenuti nell'aprile 2006 sono aumentate sia le vendite (+14,5%), sia la quota (+1,4 punti percentuali). Fiat Group Automobiles cresce più del mercato: complessivamente in Italia ad aprile sono state immatricolate oltre 205 mila vetture, il 9,6 per cento in più rispetto allo stesso mese di un anno fa. Nei primi quattro mesi del 2007 la quota di Fiat Group Automobiles è stata del 31,9%, 1,2 punti percentuali in più nel confronto con il 2006.
Positivo anche il saldo delle vendite, in crescita del 9,5%, a fronte di un aumento della domanda complessiva del 5,4%. Il marchio Fiat ha venduto in aprile circa 52 mila vetture, il 18,1% in più rispetto a un anno fa. In termini di quota il brand ottiene la miglior performance dal gennaio 2002: 25,2%, 1,8 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. Fiat Punto (19.600 mila esemplari immatricolati in aprile) e Fiat Panda (15.000 mila) si confermano al vertice della classifica delle vetture più vendute in Italia.
Entra tra le Top Ten la nuova Fiat Bravo che ha venduto nel mese di aprile circa 5.400 mila unità con una quota del 17,3% conquistando la prima posizione nel segmento C. Grazie alla Bravo, il brand Fiat con una quota del 18,8% ha ottenuto nel segmento C il miglior risultato dal dicembre 2003.
Alfa Romeo invece è in netta discesa: il marchio del Biscione lascia sul terreno il 14,06% di immatricolazioni, ma secondo una nota del gruppo il dato è stato fortemente condizionato dai 15 giorni di forzata inattività dello stabilimento di Pomigliano (dove sono prodotte tutte le Alfa con la sola eccezione della 166) con evidenti ripercussioni sulle consegne. Per questo motivo la quota del marchio in aprile è stata del 2,5%, scendendo di 0,7 punti percentuali rispetto a un anno fa.
Lancia invece registra un rialzo del 16,2%. I numeri restano bassi (9.262 vetture per un market share del 4,21) ma è comunque un segno positivo stante anche la gamma ridotta all'osso e priva di una vettura media e contraddistinta da un lato di gamma (Thesis) non competitiva. Il risultato è tanto più degno di nota in quanto ottenuta in assenza di lanci di nuovi prodott

Peugeot al decollo. Bene anche Ford e Volkswagen.

Del boom di immatricolazioni hanno beneficiato molti costruttori: Ford ha messo a segno un rialzo del 15,54%, Peugeot vede una crescita delle vendite pari al 64,62%, mentre la sorella Citroën registra un incremento delle vendite del 7,94%. Male Renault: la Regie - infatti – sostiene un calo delle immatricolazioni pari al 13,31 per cento. Volkswagen corre grazie a un rialzo dell'11,38%, mentre il lusso Made in Germany è in discesa (Bmw –2,11; Mercedes –4,92), come conseguenza dei problemi "Iva" sul mercato delle flotte aziendali. Bene anche Opel che vede aumentare le mmatricolazioni di oltre il 10 per cento.

La Classifica

La Hit parade dei modelli a benzina vede sul podio Fiat Punto, seguita da Panda e dalla Ford Fiesta. mentre la graduatoria Diesel vede una doppietta al secondo e terzo posto di Ford con Focus e Fiesta che inseguono la Fiat Punto, mentre la Stilo è in rampa di lancio al quarto posto ed è oggetto di una guerra dei listini attuata a suon di campagne promozionali dalla casa dell'Ovale Blu

L'analisi dell'Anfia

Secondo Anfia sulla forte crescita delle immatricolazioni hanno pesato anche fattori di calendario che segnalano come "si potrebbe evidenziare un ritardo degli effetti positivi sulle registrazioni ad opera degli incentivi governativi". L'associazione della filiera italiana dell'automobile segnala che facendo un confronto a parità di giornate lavorative (un giorno in meno nell'aprile 2006), la variazione positiva si riduce ad un +3,8%. "Visti questi dati - spiega l'Anfia - si potrebbe evidenziare un ritardo degli effetti positivi sulle registrazioni ad opera degli incentivi governativi. Infatti, se si prendono a confronto gli incrementi a due cifre che si verificarono con la campagna di rottamazione del 1997, i risultati ottenuti in questi mesi sono distanti dalle aspettative. Da sottolineare però, che il mercato dell'auto negli ultimi anni si é attestato su volumi decisamente più elevati rispetto a quelli ante 1997, pertanto, seppur in presenza di contributi governativi, risulta difficile ipotizzare tassi di crescita come quelli realizzati durante tutto il periodo della precedente campagna".
Unrae: bene il mercato, ma preoccupa il calo delle auto aziendali
"Due sono le indicazioni che emergono dai dati di vendita delle auto nuove nel corso del mese di aprile – ha dichiarato Gianni Filipponi, Segretario Generale dell'Unrae, l'Associazione che rappresenta le Case automobilistiche estere operanti in Italia. - Innanzitutto che il numero delle immatricolazioni, superiore a quello della raccolta ordini, conferma che le Case automobilistiche stanno riducendo i tempi di consegna, inizialmente allungati dall'accresciuto flusso di domanda favorito dall'incentivo alla rottamazione e dalla necessità di incrementare le forniture.
In secondo luogo – ha aggiunto – che il sensibile calo delle immatricolazioni delle auto aziendali, già registrato nel 1° trimestre, è letteralmente "esploso" in aprile, con una riduzione del 7% in volume e con una quota sul totale mercato che si riduce dal 30,2% dell'anno scorso al 25,7% di questo anno. Ciò è evidente conseguenza delle misure fiscali adottate con la Finanziaria a danno delle auto acquistate dalle aziende. In queste condizioni – commenta Filipponi – il mercato non può esprimersi compiutamente ed è necessario intervenire immediatamente per fermare questa emorragia e per recuperare il naturale trend di vendita di un settore così importante, con un trattamento fiscale per le auto delle aziende, dei loro dipendenti e dei professionisti più vicino a quello che avviene in tutti i principali Paesi europei". Il quadro descritto emerge dalle immatricolazioni in Italia di auto nuove che nel mese di aprile, secondo quanto comunicato dal Ministero dei Trasporti, sono state 205.442, con una crescita del 9,6% rispetto all'aprile del 2006, quando si registrarono 187.509 unità, il che porta le immatricolazioni dei primi quattro mesi dell'anno a un totale di 940.046, con un incremento del 5,4% rispetto alle 891.614 del quadrimestre iniziale dello scorso anno.

Per quanto riguarda gli ordini, in base ad un primo scambio di informazioni fra Anfia e Unrae, in aprile la raccolta ha registrato un volume vicino alle 195.000 unità, circa l'8% in più rispetto all'analogo mese dello scorso anno. Nel complesso dei quattro mesi, gli ordini risultano essere superiori a 1.005.000, con una crescita del 14,5% nei confronti della raccolta dei quattro mesi iniziali del 2006. Il raffronto fra i due dati concretizza l'inversione di tendenza e conferma come la parte iniziale dell'anno sia servita alle Case per trovare il ritmo giusto delle forniture di fronte ad una notevole crescita della domanda in Italia. Dall'analisi mensile della struttura del mercato, va sottolineato il progressivo rallentamento della domanda di vetture diesel, passate da una quota del 58% dell'aprile 2006 al 53,5% dello stesso mese dell'anno in corso, mentre nel 1° quadrimestre i diesel hanno rappresentato il 55,2% del mercato a fronte del 57,6% del gennaio-aprile 2006.

Tale flessione è evidentemente da correlare, come sottolineato anche dagli analisti dell'Unrae, al fatto che gli incentivi alla rottamazione vanno a favore soprattutto dei segmenti di ingresso (A e B), che registrano una quota di vendita dei modelli diesel nettamente inferiore alla media generale del mercato. L'analisi dei segmenti, oltre ad evidenziare gli effetti degli incentivi (il segmento A è cresciuto nel quadrimestre dal 14,5% al 16,2%), mostra in modo chiaro quanto danno stia facendo il nuovo trattamento fiscale delle auto aziendali.

Il segmento C, infatti, è calato nel 1° quadrimestre dal 26,1% al 25% e quello D dal 13% all'11,9%. Per quanto concerne l'analisi delle carrozzerie, la flessione delle auto intestate a società ha come conseguenza la riduzione di quota di mercato delle tipiche vetture aziendali: le station wagon hanno, infatti, perso oltre 2 punti percentuali di quota nel primo quadrimestre, raggiungendo attualmente il 9,3% del mercato.

Da sottolineare, inoltre, la crescita delle immatricolazioni di fuoristrada (dal 5,6% del gennaio-aprile 2006 al 7,5% dello stesso periodo dell'anno in corso), dovuta certamente alla piena disponibilità di molti modelli nuovi, soprattutto nella fascia più bassa del mercato, ma probabilmente anche alla nuova normativa sugli "autocarri fiscali" che, riducendo le categorie di veicoli considerati autocarro e, conseguentemente, soggetti a detrazioni fiscali, ha indirizzato gli acquisti verso l'immatricolazione come autovettura.

L'analisi delle immatricolazioni fatta dall'Unrae evidenzia un fatto interessante anche per quanto riguarda le aree geografiche. "Il Nord-Ovest – sottolinea Filipponi – nel quadrimestre è passato dal 28,8% al 31,4% del totale Italia. E' un incremento davvero notevole, probabilmente dovuto in gran parte al fatto che le limitazioni alla circolazione urbana si sono concentrate soprattutto in quell'area. Come conseguenza, molti automobilisti, anche approfittando degli incentivi statali, hanno scelto di acquistare subito una nuova vettura Euro4, portando in rottamazione una vecchia Euro0 o Euro1, proprio come il legislatore si proponeva". Quanto, infine, all'usato, l'andamento del mese di aprile e quello del 1° quadrimestre sono abbastanza simili a quanto registrato per le auto nuove. Infatti, in base ai dati del Ministero dei Trasporti, i passaggi di proprietà (minivolture incluse) in aprile sono stati 396.031 con una variazione positiva del 12,4% rispetto ai 352.326 dell'aprile 2006 e nel 1° quadrimestre 1.694.340, in crescita del 4,1% rispetto ai 1.627.003 del gennaio-aprile 2006.
Il commento di Promotor
L'immatricolazione di 205.442 vetture in Italia nel mese di aprile rappresenta «un dato decisamente positivo, soprattutto se si considera che il mese che si è appena concluso non ha certamente favorito le attività economiche e tra queste neppure l'acquisto di autovetture. La Pasqua e le numerosissime possibilità di 'pontì hanno infatti ripetutamente interrotto il ritmo delle attività produttive». Lo rileva il Centro Studi Promotor. «Il risultato di aprile - aggiunge Promotor - è dovuto in larga misura agli incentivi alla rottamazione che, sia pure con tempi più lunghi del previsto, cominciano a produrre significativi incrementi anche per le immatricolazioni, oltre che per la raccolta di ordini. L'effetto degli incentivi è in realtà più forte di quanto appaia dal dato complessivo di aprile in quanto sul totale incide negativamente l'andamento dell'auto aziendale». Dall'inchiesta congiunturale di aprile del Centro Studi Promotor emerge inoltre un quadro ancora decisamente positivo del mercato automobilistico, ma vi è un certo peggioramento rispetto ai mesi precedenti. In aprile, sulle valutazioni degli operatori hanno influito certamente il succitato calendario del mese, ma probabilmente pesano anche gli elementi non positivi che cominciano ad apparire nel quadro economico. In particolare i concessionari interpellati dal Centro a fine mese lamentano soprattutto una bassa affluenza di visitatori negli show room con ovvie conseguenze sull'acquisizione di ordini. Il 76% dei concessionari in aprile prevede comunque per i prossimi mesi domanda stabile o in aumento. La percentuale corrispondente era però del 78% in marzo e del 97% in febbraio.
 
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Dal sito del Sole 24 Ore


Auto, in lieve discesa il mercato europeo. Fiat in controtendenza conquista l'8,5%

Quasi stabile. In lieve calo. Anzi calma piatta, fatto salvo per il risultato di Fiat che sulla scia delle immatricolazioni domestiche è in controtendenza. Ecco, in sintesi, la radiografia del mercato automobilistico europeo. Secondo i dati elaborati dall'Acea, l'associazione dei costruttori continentale, le immatricolazioni hanno evidenziato un lieve calo, pari allo 0,6%, nel mese di aprile con 1.291.634 unità immatricolate contro 1.298.884 di aprile 2006. Nella UE a 15 Paesi la diminuzione delle vendite è pari ad un -1,5% con 1.116.958 unità contro 1.180.120. Tra i principali Paesi, secondo le rilevazioni dell'associazione continentale dei costruttori, la domanda è cresciuta del 9,6% in Italia e del 4,3% in Gran Bretagna mentre è in contrazione in Germania (-7%), Spagna (-6%) e Francia (-5%). I Paesi della Nuova Europa sono invece in positivo con vendite a + 12,9%. Nel cumulato gennaio-aprile le vendite nella UE a 25 + Efta sono a -0,2% rispetto al primo quadrimestre 2006 con 5.519.936 unità contro 5.529.285. Nella UE a 15 Paesi + Efta la domanda è a - 1% ma con l'Italia a +5,4% e la Gran Bretagna a +3,1% mentre la Germania è a 9,2%, la Francia a -2,3% e la Spagna a -1,9%. I Paesi della Nuova Europa sono invece a +14,2%.
Il gruppo Fiat, forte del rialzo di immatricolazioni evidenziata ad aprile sul mercato italiano, continua a crescere: il market share si è attestato all'8,5%, arrivando dunque al quinto posto tra i costruttori automobilistici, in decisa crescita rispetto al 7,9% di un anno fa. Oltre 440 mila, invece, le vetture vendute, il 6,3% in più rispetto al 2006, contro una domanda di mercato calata dell'uno per cento.
Il brand Fiat ha venduto in aprile oltre 79 mila vetture, il 10,4% in più rispetto ad aprile 2006. La quota è stata del 6,7%, ovvero 0,8 punti percentuali in più rispetto all'anno scorso. Nel quadrimestre sono quasi 337 mila le Fiat immatricolate (+6,8% sullo stesso periodo del 2006) per una quota del 6,5%, in crescita di 0,4 punti percentuali. Escludendo il mercato italiano, quasi 52mila immatricolazioni, sono state vendute nei Paesi europei quasi 30 mila vetture e poiché la nuova Bravo, che rapidamente sta scalando le classifiche di vendita, non è ancora distribuita in alcuni mercati vi sono buone prospettive di ulteriore crescita.
Lancia ha visto un rialzo delle vendite del 15,5% ma in questo caso il dato è fortemente influenzato dal mercato domestico. In totale il marchio ha immatricolato 10.839 automobili, ma di queste ben 9.262 sono state targate in Italia. In Europa dunque sono state vendute 1.577 macchine con lo scudo Lancia sul cofano. Una conferma delle limitate dimensioni del brand e della ancora troppo forte connotazione nazionale. In Germania le immatricolazioni Lancia sono cresciute del +50% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso e in Francia addirittura +77,7%, ma si tratta di volumi comunque limitati.
Alfa Romeo vede le immatricolazioni calare del 13,8% per un totale di 10.638 vetture. Il risultato ottenuto in aprile dal Biscione è stato fortemente condizionato dai 15 giorni di forzata inattività dello stabilimento di Pomigliano (dove sono prodotte tutte le Alfa con la sola eccezione della 166) con evidenti ripercussioni sulle consegne. Quasi 11 mila le vetture vendute nel mese e quota allo 0,9%: era l'1% un anno fa. Alfa Romeo chiude il primo quadrimestre all'1% di quota (stabile) e con i volumi in crescita dell'1,9%.
Per quanto riguarda i singoli mercati Fiat Group consolida la propria quota in Germania (+0,1 punti percentuali) e in Spagna (+0,3 punti percentuali), è stabile nel Regno Unito ed è in lieve flessione (-0,2 punti percentuali) in Francia. Volumi in crescita del 6,7% nel Regno Unito e del 5,3% in Spagna». Nel progressivo annuo il gruppo «è stabile in Germania e Francia ed in crescita in Regno Unito e Spagna, rispettivamente di 0,1 e 0,3 punti percentuali. In questi ultimi due mercati crescono anche i volumi: +7,7% nel Regno Unito, +6,8% in Spagna».
Tra le principali case, il gruppo Fiat è dunque quello ha registrato in Europa il progresso maggiore (+8%), seguito dal +2,6% (a 64.020 unità) del gruppo Bmw, dal +2,4% del gruppo Ford (a 129.778 unità), dal +1,5% del gruppo Psa Peugeot Citroen (a 172.042 unità) e dal +1,3% del gruppo Toyota (a 75.577 unità). La flessione più accentuata, invece, l'ha segnata il gruppo Renault (-10,5% a 121.215 unità), seguito dal gruppo Gm (-4,7% a 127.776 unità) e dal gruppo DaimlerChrysler (-4,6% a 72.409 unità). Da segnalare che il marchio Chrysler è stato l'unico in controtendenza nel gruppo con vendite in progresso dell'8,8% (a 8.906 unità). Mercedes, invece, è scesa dell'1,3% (a 57.580 unità).
L'analisi del Csp
Il lieve arretramento delle immatricolazioni di auto in Europa in aprile (-0,6% mensile, -0,2% nei primi quattro mesi su base annuale) appare fortemente condizionato dal risultato della Germania, che lo scorso mese ha accusato un calo del 7% a causa dell'aumento dell'Iva dal 10 gennaio. Così il Centro Studi Promotor (Csp), che sottolinea i decisi rallentamenti del mercato tedesco da inizio 2007 (-10,5% a gennaio, -15,1% a febbraio, -6,6% a marzo e -7% ad aprile). Nonostante questo andamento, aggiunge Promotor, la Germania recupera comunque in aprile il ruolo di maggior mercato nazionale del continente, che aveva ceduto all'Italia nel primo trimestre di quest'anno. Al netto della Germania il mercato europeo avrebbe comunque fatto registrare una crescita dell'1,3% in aprile e del 2% nel primo quadrimestre. Promotor definisce così i risultati «positivi, ma certo non particolarmente rilevanti, anche perchè sull'andamento delle immatricolazioni hanno probabilmente influito le incertezze del quadro congiunturale di inizio anno». Tra i cinque maggiori mercati del continente - continua Csp - quelli che hanno dato il maggior contributo ai risultati sono stati l'Italia, che in aprile fa registrare una crescita del 9,6%, e il Regno Unito (+4,3%), mentre la Francia accusa una flessione del 5% e la Spagna del 6%. Significativi i risultati relativi ai Paesi nuovi membri dell'Ue per i quali sono disponibili dati (mancano Cipro e Malta). Nel suo insieme l'area registra una crescita del 12,9% in aprile e del 14,2% nel quadrimestre, con un andamento positivo che interessa praticamente tutti i paesi, ad eccezione dell'Ungheria. Anche se l'incidenza complessiva sulle immatricolazioni europee di questa area è intorno al 7%, è importante che, dopo alcuni anni in cui le immatricolazioni hanno fatto registrare cali o incrementi molto contenuti, le vendite di auto nuove tornino ora a crescere con tassi elevati. L'andamento fiacco degli ultimi anni era dovuto al fatto che il processo di motorizzazione in atto in questa regione si era valso (e continua a valersi) in misura importante di vetture usate provenienti da altri paesi dell'Ue. I dati del 2007 mostrano ora che stanno ritornando importanti anche i prodotti nuovi nella diffusione dell'auto nei nuovi membri dell'Ue. Secondo Csp le previsioni per il secondo semestre dell'anno per il mercato complessivo del continente sono positive. In particolare la Germania dovrebbe superare l'effetto dell'aumento dell'Iva, il mercato italiano dovrebbe accelerare ulteriormente per l'andata a regime degli incentivi alla rottamazione, la crescita dei paesi nuovi membri UE dovrebbe continuare e in tutta l'area le incertezze della congiuntura economica generale emerse all'inizio del 2007 sono in via di superamento.